G15 MDXXYI, SETTEMBRE. # 616 vendo partirsi ; qual si partirà con oplimo nomo. Diman si pagarà 7 compagnie, loca a nui da 6 mi-lia ducali el più. 408 Di Feltre, di sier Bernardo Baili podestà et capitanio, di 12, hore 22. Come era zonto uno suo sialo in Trento zorni do. Dice come de li se aspetta il vescovo di Trento con zente assai, el che si preparano li alozamenli, et che li canonici de li si reducevano per far uno capitolo el trovar 4 milia fiorini che a loro tocavano pagar. Et che 200 fanti erano tornati, et preso il conte Andrea di Lodron et menato lì in Trento era sia posto in castello, nè si sa la causa, el si dice voleno venir verso Verona, et che ’1 conte Girardo di Arcbo intende lutto quelo si fa in Verona, et avisa, el ha per amici li conti di Serego etc. Fu posto, per li Savii, una lettera in campo al procurator Pixani zerca il castellan di Mus et li Oratori nostri, rhe’l debbi far il tutto per laliberalion di quelli, et laudar quello hanno deliberato di far al ditto castellan, et si fazi presto ; con altre parole. Lettera notata per Alvise Sabadin secretano. 178, 5, 1. Fo ledo una lettera, fo per Collegio spazà in campo senza balotar al provedilor zeneral Pexaro in risposta di soe. Come, inteso il bisogno di li danari voi, se li ha mandalo. Prima ha recevuto 5 milia, poi 5 milia beri sera, et questa sera 3500, sichè bara il tutto, computi li 4 milia di Brexa, che non bisogna renderli. Perlanto debbi sollicitar, et desi-deremo veder la fin di quella impresa ; con allre parole, aspectando quello ha ditto il signor Capitanio zeneral, che havendo questi danari si bavera la (erra. Et lieenliato Pregadi a Imre una di notte, restò Conscio di X con la Zonla et lexeno una lettera dri-zata ai Cai dal provedilor Pixani. 408' A dì 14, fo la Croce. Non senla li officii, ma perla terra si lavora. Alditeno la diferenlia di Con-tarini«per il conti di Zaffo, et parlò per sier Toma- io primogenito domino Petro di Oxonicha doctor, et fo rimesso aldir l’altra parie hozi da poi Conseio. Vene I’ oralor di Ferrara, et have audientia con li Cai di X in materia di acordarsi col Papa et esser capitanio di la liga ; ma inlesi non si fida del Papa, voi il re Christianissimo el la Signoria nostra prometti. Et fo mandato per il Legato episcopo di Puola et il Baius oralor di Pranza quali veneno et fono in Collegio etiaw con li Cai di X sopra questo. Bi Franza, del Bosso secretar io, di Am- iosa, a dì 28, 29 et 2, tutte in zifra, qual sono de importantia. Il sumario dirò poi. Di campo, di Lamlrà, del proveditor Pexaro, di 12, hore 3. Come heri vene qui in campo uno messo del magnifico Vizardini nominalo Nicolò Machiavelli per Iratar di la impresa di Ze-noa, havendo hauto lettere dal Papa, come è di attender a quella impresa con bon numero di zenle et non indusiar, et atento francesi non siano zonli, saria bon levarsi di questa impresa et andar con zenle in bon numero verso Zenoa, dicendo voler di questo parlar al Capitanio zeneral. Unde lui Provedilor lo desuase a dirli questo, cfie saria un disturbar il suo bon voler, unde lui disse li parleria questa malina come (per) dimandarli'conseglio di la ditta impresa. Et cussi andato esso Provedilor dal Capitanio questa malina, lo trovoe esso Nicolò lì, el qual li disse ut supra da parte dpi Vizardini; ma prima esso Proveditor scrive trovò el Capitanio di mala voia, dicendo per molti vien disturbala questa impresa, però voi mandar uno suo a la Signoria nostra, et al dillo Nicolò disse voleva consultar prima con li capitami, poi li rispenderia. Scrive veder soa excellentia ben disposto a ultimar questa impresa di Cremona, nè si aspecta altro che polvere et danari, perchè de li guastatori zà hanno cominziato a zonzer, sichè spera che poi in pochi zorni si finirà. Scrive,havendo mandato Zorzi Sturion con la compagnia per pren ler uno Nicolò Palavesin era in Bona, qual deva polvere el altro a quelli di Cremona come scrisse per le altre voler far, el qual andato non P havendo trovato, mirato nel castello ha trovato polvere in certe cestelle et solfere, qual in Cremona ne è gran bisogno perchè di salnitri si fanno in ditta terra, et quesle cose voleva mandarle lì ; il qual loco si lenirà per esser de importantia et si fornirà; et hanno morto uno qual feva archibusi, Gol di uno maistro lavora in Cremona archibusi. Scrive, haver hauto li ducati 2 milia del numero di 5 milia se li mandava, el li rectori di Brexa rete-neno li 3 milia impreslono, ma poi li hanno dilli 3 milia remandati, scrivendo essi rectori haver hauto commission di mandarceli. Di campo, di Lamlrà, del proveditor Pisani, date a dì 12, lwre 5. Come hanno questa notte expedito uno conira il maichese di Saluzo, con dirli fazi la via di Piasenza, sichè si fa il conio al camin convien far, fin 10 zorni sarà zonlo qui in campo. Item, si aspetta li 2 milia grisoni quali è stà mandati a solicilar vengino presto, et bisogna adatar quel tristo del caslelan di Mus con pagarli