511 MDXXVI, AGOSTO. 51-2 quello che il «ilarissimo delibererà perchè son qui senza la compagnia nè cosa alcuna. Volenteri resterò et volenteri andarò, perchè dove più servo et più operar possa, là sto più volenteri. De le cose di sopra, essendone ritornalo quello mio comesso che teneva a Veza ad ricever li a visi quanto mi riporla, benché sia certa vostra signoria haver li avisi molto più freschi, per mio debito mi è parso mandar a vostra signoria, a la quale quanto posso humilmenle mi ricomando. De la Magnificenlia Vostra servilor Camillo Orsini. Vene lo episcopo di Biiusel l’oratordi Milan et ebbeno audientia con li Cai di X ; etiam vene F orator del duca di Ferrara et ave audientia con li Cai di X. Di sier Zuan Moro proveditor di l'armada, data in galia a Bilia, a dì 5. Come, a dì iscrisse da Corfù il partir del proveditor Armer con le galie per ponente, et che ’I doveva levarsi per andar a Napoli di Romania insieme con do altre galie per le (uste eie. Hor per rechiami hauti di danni (atti a nostri subditi, et questi per quelli di Rulla, et haver preso una barca carga di ogi di uno Zorzi..... da Corfù per valuta di ducali 70, andò li, et inteso quelli del ditto caxal esser di pessima natura, et ch’è il padre di Ambrain bassà qual è capo nè li poi dominar et sono perlinazi conira di loro, unde zonto fece cazar fuogo in do case di poca valuta, et preso il papa et uno vechio li mandò a Corlu, per far satisfar li danni volendo rescatarsi, et haver li delinquenti in le man. Item, diman va a la Parga, poi verso Napoli. Di sier Bernardin Contarmi retor a Na-.poli di Romania, sier Gasparo Zane et sier Marco Antonio Manolesso cotisieri, di ultimo Zugno. Come è solilo de li da Nadal et da Pasqua asolver alcuni banditi per caxi extra sanguinem ; del che quelli cittadini ècomparsi davanti di loro, pregando si lievi tal cosa mal falla, qual dà fomento a quelli voleno far mal, unde hanno fatto una terminatimi di levar tal cosa. Prega sia conBrmala col Conseglio di Pregadi, et mandano la terminatione inclusa in la lettera. De li ditti, di 10 l.uio. Come hanno hauto lettere di Conslantinopoli di F orator Zen zerca mandar le fuste a Negroponte, per messo a posla con le robe. Scriveno, prima le robe fu poste in uno magazen, et il Proveditor di F armada ha le chiave, poi le fusle è al passo ¡navigabile, a conzarle bisogneria spexa de ducati 200 el si staria do mexi, poi per le fuste di Malta non è sicuro il mandarle, qual si manderia a Negroponte con spexa de ducati 500: quella camera é povera, non si pono pagar di loro salari, non che far tal spexa. Hanno scritto al pro-vedilor di I’ armada et al chadi di Negroponte scusando non le poter mandar per dubito di dette fuste maltese. Da poi disnar fo Pregadi el lettere di Napoli 338* sopradelle. Fu posto, per li Consieri, confirmar la ditta ter-mination falta per li rectori di Napoli di Romania, ut in ea. Ave 11 non sincere, 4 di no, 171 di sì. E fu presa. Di Vicema, di sier Zuan Contarmi podestà et vicecapitanio, vene una lettera, data osi a dì 50, hore 12. El manda uno reporto haulo di Trento el di le cose superior molto vario de li altri avisi; sichè non é quelle molimi di zelile. La copia è qui sotto. Da Udine, del Locotenmte, di 29. Come 339 non è zonte altre zenle nove a i lochi di cesarei, imo di quelle vi sono se parteno per non haver danari. Item, manda questa lettera : Magnifico et clarissimo signor nostro. Da poi la debita reverenlia et humilima contendanone etc. Anchor che se rendamo certi che vostra signoria sia per la volta de Lubiana, et per altri mezi assai ben informala de le cose de la Ungaria, non però resteremo scriver a quella quello che nui intendemo. Heri sera zonse de qui uno mercadante milanese, qual vien da Buda, et dice che il Signor turco ha occupato tutta la Scrimia, et è venuto con lo exercito suo in la Ba-regna, dove ha tolto uno luogo nominato Fulhacf, et succedendo in la victoria verso una abatía nominata Bache, loco di grande devolione et assai forte, li hongari l’hanno abandónala, dove loTurcho ha messo gente per custodia di quel luogo, et cum Io exercito se ne vien verso le Cinquechiesie, che sono de qua da Bache 20 miglia. El dice che per il viazo venendo a Viena inlese che Ongari haveano derelido ancora le Cinqueehiexie, in modo che’l se ha poca speranza de la Ongaria. Ben se dice che lo re de Ongaria habia da 60 milia persone sparse in più luogi, et che la persona del Re se alrova a Tona cum pocha zenle, et che la Rezina é a Buda et tien aparechiale da 40 carete stagando in ala