397 MDXXVI, AGOSTO. 398 veder che vadino in Cremona, et di tal aviso subito ha dato notitia al signor Malatesta aziò el possi star vigilante et proveder al bisogno. El clarissimo domino Alvixe Pixani procurator, Domenega, a dì .... da sera zonse in campo molto honorata-mente, et da tutti quelli signori et capitani et soldati fo visto et acceptato cum gran satisfattane. Da Cremona si ha che per nostri sono in castello é sta tolto el cavo de la trinzea de inimici, che è verso il bastión sive cavalier dove bate li nostri, et si spera di bene. Et per uno venuto dal campo di Lambrate, si ha il clarissimo proveditor Pexaro doveva andar iu campo a Cremona cum domino Antonio da Castello capo decolonello cum le sue compagnie. Heri non fui a visitation del signor Duca ' perchè li vene un poco di mal di corpo ; non se lassò visitar ad alcuno. Hozi son stato a visitar Soa Excellentia ; spiera di bene et è de uno bon voler verso la Signoria nostra,dicendo «voglio sempre esser suo bon fio! ». Et ricordandoli pur de li oratori nostri sono in Mus, rispose «nelio uno dolor intollerabile, et da nui non mancherà di far ogni nostro poter per la liberation soa ». Die 16 Augusti 1526. In Rogatis. Ser Faulus Donato. Ser Bartolomeus Contareno, Sor Nicolaus Bernardus, Consiliarii. Ser Leonardus de Molino, Ser Melchior Natalis, Capita de Quadraginta. Ser Dominicus Trivisanus eques procurator, Ser Faulus Capdlus eques procurator, Scr Georgius Cornelius eques procurator, Ser Franciscus Bragadenus, Ser Fetrus Landus, Ser Andreas Trivisanus eques, Sapientes Consilii. Ser Zaccarias Bembiis, Ser Johannes Natalis Salomonus, Ser Benedictus Delphinus, Ser Franciscus Maurocenus, Ser Franciscus Contarenus, Sapientes terrae firmae. Vedendosi chiaramente li gentilhomini nostri prompti in coadiuvar il Stato cum oblation di danari per le presente importantissime occorrenlie, non se die pretermetter de darli materia che possi-no far il medemo nelle eleclion che per il nostro Magior Conseio si hanno ad far del Conseio nostro di Pregadi, et però : L’anderà parte, che per tutto il mese presente di Avosto et Septembrio proximo solamente et non più, sii in libertà de cadauno che sarà tolto del Conseio nostro di Pregadi poter offerir a la Signoria nostra per li urgentissimi bisogni presenti quella summa de denari che ’1 vorà, essendoli obligata a la restitution di quelli la imbotadura de Treviso cum tutti quelli modi et condition che fanno li altri che hanno prestà et prestano sopra la ditta imbotadura, dechiarando però, che possino etiam esser baio* (adì quelli che non offerirano. Et li danari si bave-ranno per ditto conto, siino obligati a le presente occorenlie el non ad altro. Et la presente parte non se intendi presa se non sarà posta et presa nel nostro Magior Conseio. -- 80 - 90 Ser Marinus Cornelius, Ser Nicolaus Venerius, Consiliarii. Ser Hironimus Quirinus, Caput de Quadraginta. Tolunt che dieta eleclion si fazi iusla il consueto senza oblation de danari, ma che quelli che romanerano siino tenuti fra termine de giorni 8 da poi sarano romasti, lassarsi intender se vorano prestar ducati 200 per cadauno, da esserli restituiti ¡usta la continenlia di la parie predilla. Et quelli che non vorranno imprestar, passati ditti 8 giorni sii facto in loco loro con le condilion soprascritte. f De non 75--109 Non sincere 3 - 10