733 MDXXVl, SETTEMBRE. 734 parla più di questo. Et ossi noncii, maxime quel del Papa, feno la richiesta al He solitili il re di An-glia a mirar ¡11 la liga. Disse lo faria et l’liu fallo, ma non si haverà altro che parole ; voi veder giocar et lui esser iudice del gioco, si lo pensava, ma da lui non si kuveria un soldo. Poi disse haver da uno suo fidato, che è in Spagna, zoè di Barzelona, che li lanzinech non voleno venir in Italia se prima non hanno le page dieno haver, qual è per ducati 120 milia, overo scu li Poi disse, el principe di Oran-gie con 200 cavalli volea vegnir a Milan ; ha provisto el non passi. Disse haver manda lj milia scudi per la terza paga. Item, ha lettere del marchese di Saluzo, era passa Aste et Novara. Item, di l’armala, di 5 nave di grano di zenoesi prese, dicendo bisogna far questa altra armata per obstar, volendo quella di Cesare passar in Italia, et meleria suso 5000 fanti da esser pagali per mila; la qual armata si fa a Marseia el sarà ad ordine per lulto el mexe, et ha mandalo uno zenthilomo a solicitarla. Spera fra 15 over 20 zorni sarà compita, el quella di Ce- * sare non poi esser avanti tulio Octubrio, dicendo andasseno al Conseio che intenderiano il tutto. Et pur sollicilando il nonlio il He a la impresa, disse il Papa non feva couto di conciederli cosa che era nulla, zoè la decima e cruciala, el lui voi far di più di quello è uhligato, et di danari Irarà voi dar una parie al Papa, zoè el quinto, che mai alcun Papa dimandò a li reali passati alcuna parte, et questo voria la mità, non li voi darli. Poi ditto nonlio li dimando se li preva si facesse acordo fra il Papa et Colonesi, Soa Maestà disse 1’ ha zà fallo, et di la armala mandandola in Sicilia chi saria capo? pareva al Papa el signor Uenzo. Soa Maestà disse li piaceva, el qual andarà prima a Roma, ma di questo vo-rà consultar con la liga qual impresa si dia tuor, o del reame o di la Cicilia, purché ’1 signor Renzo vadi, è contento; el qual è a Paris, li scriverà vengi qui a la corte. Ilor poi esso nonlio nostro Rosso li comunicò le nostre ledere di 23, di voler perseverar a la impresa. Soa Maestà disse: « La Signoria ha più corazo che ’I Papa » et ha fallo provision di danari di la terza paga, et zerca luor l’impresa del regno, nulla disse, ma che si attendesse a quella di Milan. Et vedendo occasioti, esso Rosso li disse quanto quel spagnol li disse, come scrisse per le altre. Soa Maestà restò sopra di sé, el disse: « E homo di fazon, el hessendo a Madril preson li disse alcune cose scerete che ’I non poleva haverle sapute da altri che da Zuan Aleniauo » et ordinò che li dicesse che ’1 parlasse a Ruberlet. El quanto al coudur del Dolfin in Italia, Soa Maestà disse etiam lui vegneria in Italia con 40 milia fanti el lauze 2000, come ca-pitanio di la liga, però clie’l non voi alcun Slado in Italia contra voler del Papa et di la Signoria, ma veniva p r liberar Italia et eombaler con l’Impera-tor, el poi moriria contento. Però disse havia ordinalo al suo Conseio facesse provision di danari. Scrive soderanno al Conscio, el il Gran caiuelier li parlerà in consonaiilia. Del ditto, date a dì 10, liore 4. Come erano lutti doi st.di nel Conscio quel zoruo, et il Gran canzelier li disse di la spexa voi far il Re per meler fanti su l’armala si la a Marseia, el bisogna si pagi per terzo, overo di scudi 20 milia voi dar di più il Re. Item, disseno che ’I signor Renzo andando in Sicilia voi melerla a sacho. Ilor il noncio pontificio disse non li pareva che di 20 milia scudi di più si dava al Papa per l’impresa da terra del regno si spendesse in far questa uova armala, et il Papa voi il Re fazi lui la spexa per difender la libertà ecclesiastica. Il Gran cauzelier disse il Papa doveva dar al Re la decima et iubileo, et li danari il Re spenderà coni ra inlidclli et in quelle cose parerà a la liga, el quanto si vorà Soa Maestà farà. Il Gran canzelier disse: « Se Plmperador vien in Italia, cerio il Re voi venir.» Zerca Colonesi nulla disse il Re quando li lo parlato, che non è bon seguo. El dimandalo quando parliria monsignor Rochaforle per Roma, disseno saria qui fra G zorni, el lo ex pedi ria uo. Item, disse il conte Lodovico Belzoioso esser parlilo per Lombardia, el si tieu sia acordalo con inimici per serv:r Cesare, pertanto la Maestà del Re voi sia bru-sato Belzoioso si questo è, et se li toy il Slado. Scrive haver haulo lettere del Provedilor di P armata noslro, di 13, da Porlofìn, per il ritorno di monsignor de ... . stillo a Marseia. Scrive, il Re va a Paris, sarà per tutto il mexe; la corle va in più pczi, sicbè non polrà scriver eie. Del ditto, date a dì 11, tenute fin 12. Come fono chiamali dal Conseio. Il Gran canzelier li disse haver nova il Re che il re di Portogallo, olirà la dola, dava etiam altri danari a P Imperalor per venir in Ilal:a, et navilii per far armala; el dillo Re li dà conira la pace hanno insieme con Soa Maeslà et questo Christianissimo re. Et che voleno chiamar in Conseio il suo oralor presente, essi oratori di la liga, et dirli come per la costa di Berlagna et Normandia si feva danni etc. da soi navilii, quali non li lasserà più navegar ; et che quel nonlio di esso Re | voleva portar danari iu Hongaria, era per portarli I in Lombardia coulra la liga; però non li voleva dar