649 MDXXVI, SETTEMBRE. 650 ^30 1526 die XVIISeptrmbris in Consilio X. È inlrodulla nel Collegio nostro una perieulosa et perniciosa corruttela, ohe a le volte per uno de Collegio vien comanda et fato che non se lezano nel Conseglio nostro de Pregadi littore drizale alla Signoria nostra per diversi loro rispetti, over fallo lezer parte di quelle et parte non come li pur; d che far non se doveria salvo de ordine della Signoria nostra, et consulto de tulio il Collegio ; unde essendo da rimover una cussi mala consuetudine ; L’anderà parte, che se accader;! che la Signoria nostra con il Collegio vorrà relenir alcuna litera over parte di essa che la non si leza al Consiglio de Pregadi, essendo tuli d’acordo lo possano far; se veramente non fusseno d’acordo, debasi ballolar nel Collegio predilo, et non havendo i do lerzi di le ballotte in quella opinion non si possi relenir litera o parte de quella quominus la se debba lezer al Consiglio de Pregadi, el non possa alcun secrelario notar non legatur, nisi servalo l’ordine soprascritto, sotto pena de privation della Cancellarla nostra. Et siano similiter fatte lezer sempre nel Con-seglio de Pregadi tulle le lettere sì del Capetauio come del Governator nostro generai che fosseno Ielle in Collegio, sì drizale alla Signoria nostra come alli loro cancellieri, ita che la lettura de alcuna di esse al Senato non si possa prohibir salvo nel modo et cum l’ordine soprascritto. Et la presente parte sia letta doman da matina, el ogni mese una volta in Collegio a l inlelligentia de tulli. 430* 1526, die XVII Septembris, in Consilio X. Essendo sia provisto a molle cose nelle eleclion del Mazor Conseglio che producevano molti inconvenienti, tamen per obviar eiiam che i cancellieri et officiali dei rettori nostri non fusseno dati per i piezi di essi rellori nè per altro illioilo mezo, fo statuito per questo Conseglio, et cussi se osserva, che i vengano alla presenlia dei capi di esso Conseglio a zurar la osservanza de ditle leze ; et perchè si atrovano molli piezi che dicono non se haver impaziito in tal cose per haver permutà la vose, et qualche volta se permutano per terza et quarta mano, per modo tale che l’antcdilla bona delibe-ralion se pò facilmente defraudar, et però ; L’anderà parte, che salve tutte altre parte alla presente non repuguanle, de coetero se alcun elec- tionario vorà permutar alcuna voxe d’acordo cum un altro sia in facultà sua di farlo, cum questa con-diction che quello habia ad esser nota el strida piezo di colui che sarà tolto per la voxe che rilaverà hauto a l’incontro de la sua, el versa vice, el medesimo se debba fare in quello cum quale 1’ bavera cambialo. Et perchè,quando se fa più de nuove voxe vien a toccar ad alcun più de una voxe, possano questi tali permutar una over luledoe le voxe a loro toccate sotto la forma ahtedilta, vidclicet de esser notà et strida piezi cadauno de quella voxe che l’bavera liauta all’ incontro della sua, et de quella che non cambiasse resli piezo cadauno per la forma ordinaria de lutti li altri electionarii. El se P accaderà che per una voxe sola siano date all’ incontro più voxe, quello de la una voxe sia notado et publicato piezo de lulte quelle voxe che li saranno slà date per la sua; et de essa voxe sola sia nolà et slridà piezo uno di quelli da chi rilaverà habule esse più voxe, secondo che fra loro saranno d’acordo. Et la presente parie sia publicata nel primo Mazor Conseglio, et tenutane copia in tulle le eleclione di quello. A dì 18. La malina vene P oralor di Ferara et ave audienlia con li Cai di X, in materia di la pratica di l’acordo col Papa; ma si tien el sia acordalo con P Impera lor. Di campo sotto Cremona, delproveditor generai Vexaro date a dì 15 liore 4. Come ha ri-c vulo nostre di 13 con l’aviso esserli slà previsto a tulio quello che ha richiesto, siebè cussi è la verità; gt di guastadori sono a suficientia, el hozi sono zonti li padoani. Si mette ad ordine tulio, et lauda il signor Capetanio a le provision eie. Et zonto uno mezo canon, qual si condurrà sopra uno cava-lier in castello per baler la trinzea de inimici. Etiam è zonta una colobrina mandata da Brexa; li danari et polvere assai ben; è bon mandar di P altra polvere in loco di questa. Hozi li inimici hanno scoperla una nostra mina dove hanno posto il foco ; siehè sono maislri di guerra. Del ditto, di 16, liore 2, venute hozi poi di-snar. Come è stato col signor Capilanio, qual li ha dillo Marti a di 18 over Mercore si principierà ; et è zonli cara 100 per portar legnami et altre cose bisogna per far le facende per haver la terra. Item, scrive si spera di ben ile P impresa. Da poi disnar fo Pregadi per li frali el per la terra; et redulo, domino Alvise da Noal dolor avocato per la Signoria iu favor di la sententia di Pro-