53 MDXXVI, LUGLIO. 54 era gionto alla Nalta verso Saragosa. E1 corsaro Moro con 26 faste et Baptista Vacaro con el galion di don Guelmo di Bellomo preseno uno na-vilio di tre prima haveva preso ditte fuste ritornando a Zerbi, et le fuste da un’ altra parte preseno uno altro gallion veniva da Tripoli ; et affermano ditto Battista et lo Bclomo voler passar in Levante. Le do barze francese sono partite 6 zorni fa per Levante; del che a Corfù ho dato largo aviso per via de Napoli et da Messina a quelli clarissimi rectori, a fin provvedino a quel potria succieder per ditti gaiioni e barze. Fomenti a tari 12 a Xiacha a contadi, a tari 16 a termine la miglior sorte. Valenza richiede; par habbi hauto poche acque, et di Andalusia et Ca-stiglia le Irate già erano chiuse, e in questo regno è roba assai e bona. In Granata lo fermento meglio delli anni passati. Lo illustrissimo Viceré afferma il partir suo. Le nave sono in porto, et non dà principio a cargar per anco. Se stima aspetti novo ordine. 11 morbo a Zerzenta fa progresso assai, cussi a la Licata et a Terranuova et in alcuni lochi infra el regno. A Xiaca si stà bene, cusì verso Catania et i Saragosa, a Dio laude, el qual suplico conservi et prosperi Vostra Serenità ad vota, in la cui gratia jier sempre raccomandomi con il fradelo e padre mio. A dì 7. La matina fo lettere del Provedador ¿onerai, data a S. Martin a di 5, hore 19. Et poi rene un’altra posta con lettere del ditto Prove-litor di 5, hore 4. Il summario dirò poi. Vene in Collegio l’orator di Milan per saper di ìovo, et disse haver inteso di certe lettere inter-eple, intervenendo il castello. 11 Serenissimo li tìisse era vero, ma fu, subito tratte di zifra, mandale In campo. È da saper. Per lettere di campo fo mandato Ili qui una lettera in zifra intercepta con un bel biodo da una nostra spia, qual trovalo costui portava la lettera in Milan, inteso questo, fense esser Jdel campo spagnol, et la notte in letto lo amazò «t li tolse la lettera et la portò al Proveditor zelerai etc. La qual lettera di Roma scrivea don Hugo di Moncada al protouotario Carazolo, et li mandava autorità come lui ha da Cesare di poter acordar il dueha di Milan, et prometterli quanto el vuol, pur habbi il castello, facendoli intender come questa liga è fatta a suo danno per tuorli il Stado di Milan et darlo al re di Franza. La qual lettera subito per Collegio fo mandata in campo, nè fo letta in Pregadi come la raxon voleva. Et in le lettere di campo di hozi è solurn di scaramuze fatte con inimici, di quali è stà morti 20 et presi 20. Di rectori dì Bergamo, di 5. Zerca sgui-zari etc. Da poi disnar fo Conseio di X con Zonta, ma 31* prima semplice assai, poi chiamala la Zonta dentro fu balotà tre parte. Fu preso dar certi danari per expedir sier Marco Antonio Venier el dolor, va Orator in An-glia, iusta il solito, et do altre parte non da conio per salnitri et fomenti, non da far nota. Et licentiata la Zonta restò etiam un poco Conseio di X semplice. Fu fatto una crida a San Marco e Rialto da parte del Serenissimo e Capi dell’ Excellentissimo Conseio di X, che havendosi da matina a publicar la liga, non sia alcun che vengi in^iaza con arme sotto pena di la forca. Beni, la sera che si farà fuogi niun rompi alcuna bottega in piaza, nè altra cosa per far fuogo, sotto la inslessa pena. Et la sera fo principiato a conzar il palazo et atorno la piaza con tapezarie, et erano molti che lavoravano, et cusì tuta la notte si stette su quel conzar. A di 8 Domenega. Zorno terminato a publicar la liga. S’intese, heri sera a hore 2 zonseno lettere di campo. Del proveditor generai Pexaro da San Martin, date di 6, hore 20. Come haveano consultato da matina anderano sotto Milan per dar assalto a la terra ; et per li cavalli lizieri pontifìci erano stà presi alcuni spagnoli, ut in litteris. Da Udene del Locotenente. Manda queste let- 32 (ere haute di 6 Luio da Venzon : Magnifice et clarissime maior honoran-dissimc. Hozi è zonto uno nostro citadino de Villaco, et è stato a trovar lo reverendo abbate de Fitrino, et dice haver parlato con sua signoria. Dice dia andar a trovar el Principe uno di questi zorni, et dice che nella dieta s’è trattado de trovar danari al Principe et lui ha dato per sua rata ducati 300 de raines, et dice che dieno far zente contra villani et lui haver mandalo 3 cavalli per sua rata benché li tocò più, ma per la summa hanno deliberalo mandar questa sia la sua portione. Et del soccorso de città de Rostot ; et dice che sono morti più de 500 de quelli del vescovo, et che quelli di la terra us-sirono fora, che se non fosseno ussiti tutti i erano