459 MDXXVI, l’armala di galie 16 et 4 gaiioni sariano in ordine col capitanio Pietro Navaro, et a di 6 Avosto partiriano per andar verso Zenoa, sperando incontrar la nostra armada el quella del Papa. Et le zente sono zà zonle in Piamonle. Poi disse che era nova da Lion che il conte Lodovico di Bel-zoioso era acordalo col duca di Barbon, et segura che Zuan Fermo Triulzi et Marco Antonio da Cu-sago soi parenti lo seguiriano. Dimandando quello a loro paresseno di far, li risposeno non lassarli andar, et scriver a Lion fosseno retenuti, et cussi disseno scriveria. Poi zerca la impresa del reame 306' ¡1 Sanga solicilando la risposta, disseno che’I He daria prima 12 milia poi 20 milia al mexe. Item, parlono a Ruberlet, però che ’1 He con il Gran »Maestro era andato a la caza. Et soa magnificentia disse si parlasse a monsignor di Lutrech, et parlando si ’I Re voleva parte in Italia, esso Rubertet disse il signor Alberto da Carpi non scrive di questo niente, el tien che si sarà offerto al Re che lo aceterà. Poi andono da Lutrech dicendoli etc. Disse era stà contrario a la liga ; poi eh’è l'ala è sta sempre propizio il Re fazi, et cussi si offerisse di far. Il Sanga non si contenta di la risposta fre-da di questi el si voi partir per Anglia. Et lui secretano ha fatto intender questo a dilli doi, quali disseno fariano il tutto, zonto sia il Re, per inter-tenirlo in la liga eie. Di campo, di sier Alvixe Pixani procura-tor, date in campo a Lamòro, a dì 21, liore 5, di notte. Come questa mattina è stali il signor Ca-pilanio, el magnifico Vizardini et lui sopra li capitoli di grisoni fati per il Grangis. Quanto a la promessa per il castellan di Mus, se li risponde non si poter farlo per il presente, et zerca lidacii che per le guerre non si potrà mandar mercadantie, però per questa causa il Papa et la Signoria nostra se li darà promission che non pageranrio nulla. Item, quanto a tuor 2 milia di loro grisoni, si è terminalo mandarli ducati 2 milia per adesso con intertenerli, et cussi hanno scrilto al Grangis mandandoli lettere sottoscritte per il Capitanio zeneral, magnifico Vizardini et lui. Et bisogna ratificarli avanti 20 zorni. Doman aspeetano li sguizari in campo, qual zonli si manderà li 1000 fanti pontiticii a Cremona. 11 signor Duca capitanio zeneral nostro è pur indisposto. Hozi è stato in letto con febbre. Non si voi me-dicinar, dicendo qui in campo non si poi medicinar convenendo levarsi achadendo, che disturberà ogni medicina 1’ havesse tolta. Scrive si mandi danari, però che do compagnie di sguizari voleno ducati agosto. 460 18 mila e 500, che per la nostra mila è ducali 9250. Scrive è venuto fuora de Milan quel zenlilhomo scrisse dovea venir per soe di heri, qual ha diio del tratato era in Piasenza con quel conte Piero di Bel-zoioso.il qual mandalo a chiamarlo per il Vizardini, hozi è venuto qui in campo, et dice che Galeazo da Birago, Cesare, Carlo et Orlando Palavicini con 2 307 milia fanti doveano intrar in Parma, et par sia stà preso per li cavalli del signor Alvixe di Gonzaga alcuni spagnoli erano in Pavia, quali hanno confessato era trattato in Piasenza, dove non era provista et eravi solum 100 fanti. Il magnifico Vizardini hascritloete. Fo letto alcuni avisi hauti per via del marehexe di Manloa, zoè : Lettere di Spagna, del Soardin, date in Granata, a dì 29 Luio. Item, di Milan, di Jacopo di Cappo, di 18 di questo. La copia di quali saranno qui avanti scritti. Ma prima fosseno lede diete lettere venute hozi, fo lecto uno brieve del Papa, dato a Roma, a dì 17 Zugno passalo, drizalo al Doxe et Dominio veneto, avisa haver eleclo episcopo di Torzdlo domino Hi-ronirno Fosca ri di sier Marco, pregando li dagi il possesso. La copia del qual brieve sarà scripto qui sotto a nolilia di tutti. Et poi : Fu posto, per sier Polo Donado et sier Bortolo-mio Contarmi consieri, li Savii del Conseio et Savii di terra ferma dar il possesso del vescoado di Tor-zello a domino Hironimo Foscari eie. Et nota. Sier Mariti Corner, sier Nicolò Bernardo el sier Nicolò Venier consieri non volseno metter la parie, nè li Capi de li XL però che sier Marco Nadal cao di XL fo butà vice consier in loco di sier Lueha Trun amalato, qual nulla volse metter, nè sier Lunardo da Molili cao di XL. El lecla la parte, sier Marco Foscari padre del dillo episcopo andò in renga iuslificando che lui non ha hauto questo episcopato come oralor. Era partido di Roma, et fé lezer 2 lettere del Venier oralor, come a dì 18 Aprii passato partì, el a dì 17 fo scritto a Roma il Papa seguendo la morte facesse uno nostro prelato. Et letto la lettera di 19, che ’1 secretarlo di l’Orator andò dal Papa a dirli questo, promesse farlo ; qual havia promesso al Cardinal Campeze per lo episcopo di Feltre suo fratello era Legato qui. Disse che ’1 Papa li mandò drio uno palafrenier a dirli si ’1 voleva. Tolse rispetlo a risponderli. Zonto de qui volse veder le leze, nulla era che li obslasse ad haverlo havendo compito la sua legalion. Comemorò era tre anni Orator a Roma, el tutte le sue operalion falle a beneficio del Stado, et che ’1 Papa poi ge lo dette per suo fiol