331 MDXXVI, AGOSTO. 332 gadi et Conseio di X etiam loro prestaseno. Sichè molti veneno con opinion a non far passar, tamen non poteno tanto che riinaneno 4 rimasti altre llade. Fo stridalo di far podestà a Chioza, provedador al Zaute, provedador a la Zefalonia, conte a Liesna, patron a 1’ Arsenal et provedador sora le Camere. Di Hongaria se intese, esser aviso per uno venuto da Ragusi, qual è sta fallo diponer et dice molte cose, come il Turco era passà la Sava, et era a campo a Petravaradin ; con altri avisi. Il su-mario scriverò di sollo. Nota. In questa sera, a hore 2 di notte vene lettere di campo del Provedador zeneral, di 5, et una drizata a lì Cai di X, per il che il Serenissimo desideroso intender quello era, niandoe per sier Polo Nani cao di X sta a San Zane Novo, qual vene a palazo per aprir la dilla lettera, et intender quanto eh’ el scrive. 216* A dì 7. La mattina fo gran pioza, fo lettere di *) campo de Lambro, del Provedador zeneral Pexaro, di 5, hore 14. 217 Da Crema, del Podestà et capìtanio, di 4, hore 9. Essendo andato heri a visilar la Excellentia del signor duca di Milano, et parlando cum Soa Excellentia, mi disse : « Magnìfico podestà, ho mandato da vostra magnificenlia per intender la opinion sua, dove poteria andare et stare sicuramente. Io ho rispetto alle cose de la illustrissima Signoria nè voria alcuna sua incomoditade ». Parlando sempre di voler esser bon fiol di la Illustrissima Signoria, nè mai esser per parlirse del voler di quella. Dicendomi voria andar a Bergamo, el ivi riposare sino che vedesse come andasse le cose. Risposi a Soa Excellentia, che Bergamo non era loco securo per quella; ma che Brexa et altri lochi sariano più al proposito per quella, et staria comodato et quieto. Soa Excellentia mi disse : « Diceti il vero, ma io considero, Brexa, Verona et altri lochi sono civili, mi trovo ne li termini che sum, mal vestilo et cum pochi danari, et invero se’1 non fusse il magnìfico Provedador zeneral che mi ha servito di ducati 2000 non haveria il modo di poter vivere; sichè ho rispecto andare in dicti lochi. » Io risposi a Soa Excellentia : « L’è ben nolo non solum a questi lochi, ma a tutto il mondo de li sinistri, danni et incomodi patiti per Vostra Signoria, et de l’ussir suo fuori di castello, che se polle dire di presone, et poi che quella non si può prevalerse delle cose sue. » Alora Soa Excellentia disse: « Io starò a veti) La carta 216 è bianca. ' der come andarà le cose de Cremona, et poi deli-berarò quello bavero a fare.» Io vedo Soa Excellentia staria volenliera in questa terra. El signor Malatesta se accostò a Cremona cum lo exercito, et pense le arlellarie apresso la terra et le fantarie, et questa notte sua signoria dia metter le arlellaria et far la baltaria. In castello die metter fra li altri capitani el capitanio Marcello, et Macone, come mi ha dilto il mio nuntio stato de li. Et che soa signoria sperava infra Ire giorni far bona operatione. Facevano far fasine et legnami per condur in castello, per poter impir le trinzee facte per li inimici atorno il castello. Scrive, in questa hora ho auto una lettera di soa signoria per la qual richiede li mandi 217* trombe, balle di foghi artificiadi et polvere, le qual cose subito le ho expedite nè di cosa alcuna richiesta li ho manchato. Il qual mi scrive di breve sperava haver vicloria. Bora, hora uno altro di campo me dice che li nostri feceno una grossa sca-ramuza cum li spagnòli, et che alcuni capitani del Duca sono sta amazati, ma non sapè dir il nome, et che li nostri penseno li inimici fino ne li borgi de Milano et forno amazati molti spagnoli, i quali ebeno la pezor. Di Bergamo, dì rectori, dì 4. Mandano questo riporto. Per il ritorno di domino Christofo-ro di Marcheti mandato per il locotenente del Papa in sguizari, rifferisse come Gaspar Guidi era acordato con 2000 fanti con 20 per 100 di avantazo, et quando li tesorieri sono stati a Chiavenna li ha sforzati a volerli prometer che serano apontali in quel modo che sono apontati li svizeri, che hora sono in campo del canton di Urani, et ha voluto che li sii dato 1000 scudi sopra la paga, facendo tenir in cima dilli teshorieri la notte alle case dubitando che se ne fugiseno, et lui vene cum fanti zerca 1500 cum le sue bandiere. Quale crede siino et haverà sotto ditte bandiere zerca 1500 fanti ; ma ben dubita che sarano più di 200 page false, quale, fatta la mostra se ne lornarano a casa per esser zente tolte ad imprestedo nel passar di grisoni. Lì è etiam uno capo de Valese el qual ha fatto la monstra de 884 fanti, et ha havulo il suo pagamento integro cum 30 page de avanlagio per 100. Et da poi che hebbe habuto il suplimento integro di la paga, mandò alli teshorieri per voller altri 1000 scudi imprestedo a conto di la paga che venirà. Dice ch’el dubita forte, che avanti eh’ el si conduca in campo vorà che gli sia prestala la ditta summa. Gli è ancora uno capitanio del canlon di Urani, qual crede habbia 900 fanti, ha fallo la monstra et è saldato