389 MDXXVI, AGOSTO. 390 vostra signoria, alcuni dicono sono 300, alcuni nome 150, et dicese ne dia vegnir fin al numero de 1000. Item, in questo medesmo giorno è passato de qui uno ebreo qual vieu da Buda, et dice che il Turco ha hauto il castello di Pertemberge et ha morto da 8000 hongari, et fra pochi giorni se dubita de pezo, che Dio noi voglia. Vemoni, die 11 Augusti 1526. Sottoscritta : Dominationis Vestrae servidì deditissimi Capitaneus et Comunitas terrae Vensoni. Bel ditto, di 12. Scrive haver mandato uno Donado di Berloladi di Zara vestilo da corvalo a Postoyna per saper del conte Cristoforo si erazonto li, per esser fama è sta mandato in Hongaria con zenle conira turchi. 11 qual Donado ha scontra il dillo conte Cristoforo, che veniva in qua, et manda il ditto Donado a la Signoria nostra azió si togli da lui la sua relation. Unde ha mandato Zuan Batista da Caslro con li soi cavalli a Treviso, et lato restar li per bon rispetto. Et dovendo mandar in campo do capi di fantarie con loro compagnie, zoè Aldro-vandin di Ravena et Bernardin di Roma el ha su-speso la loro andata. Et cussi vene il ditto Donado di Bartoladi dal Serenissimo menato da sier Antonio da Mulla fratello del Locotenente, et fo tolto la sua relatione qual fo lecta in Pregadi. c>54* A dì 16, fo San Bocho. Vene l’orator di Franza et ave audienlia con li Capi di X. Vene l’orator di Anglia solecitando la risposta di capitoli, et si mandi li mandati in Anglia etc. J)a Vicenza, di rectori, di 15. Come hanno hauto risposta zerca li lanzineeh venuti de li di mandarli in campo, et cussi hanno exequito. Dicono saranno da numero 300, et che erano fatti sotto il capitanio Zorzi Fransperg, qual non li ha dalo danari, unde sono venuti a trovar il capitanio Michiel Gosmeier. Di Brexa, di rectori, di 15. Come hanno hauto lettere da Lover del signor Camillo, di 14, hore 22, et una lettera del Grangis da Coyra et lettera del capitanio di Valcamonica qual mandano. Del signor Camillo, di 14, hore 22, da Lover a li rectori di Brexa. Manda lettere haute da Frobio, di Sigismondo, di 13. Li scrive il capitanio Zorzi Fransperg esser zonlo in Trento, et fatto uno consulto, nè par sia movesla di guerra, et li lanzineeh erano in Val Venosla vanno a Maran. Del Grangis, da Coyra, di 11, a li rectori di Brexa, mandata per il signor Camillo per esser a lui drizata. Come questi signori grisoni non darano il passo a li lanzineeh, et inteso erano adunati per passar, hanno mandalo 300 fanti a li passi, et scritto a li preti di Agnellina stiano in arme sichè loro non passino, perchè era risolta la dieta et risposto a li oratori di l'Archiduca non voler darli il passo. Et scrive, li 2000 sguizari che vien in campo, dovendo far la via di Chiavenna, ha fatto vadino per la Berlina per scontrar essi lan-zineeh venendo. Item, si farà una dieta, et scrive qui è sta poste le poste eie. Di Andrea del Duca capitanio di Valcamonica, date a dì 14, hore 4, scritte al signor Camillo a Lover. Come hanno compilo uno ba-stion a li passi di San Zuane, et inteso venir 5 bandiere di svizeri, li manda contra do di primi di la valle, nominati in le lettere, per alozarli el provederli di victuarie. Li lanzineeh par siano partili. Non è più peste in la valle, solo in la Sagna 4 caxe, in Edolo non è mal alcun, qui a Bre’ uno si amalò et guarise. Di Franza, di Andrea Roso secretano, 255 date in Ambosa, a dì 2 Avosto, 5 et 6. In su-mario, come erano lellel-e, di 13, di Granata, in li oratori pontifici. Come a dì 11 era zonto il Viceré venuto di Franza, ben visto et acarezato molto da Cesare. Et che erano sta fatti 5 del Conseio di più di quelli erano, de spagnoli zoè il duca di Al va, il duca di Belger, lo arzivescovo di Toledo, lo aizivescovo di Bari, et lo episcopo di Osmo confessor regio. Item, con quelli grandi di li il Re fa ogni demonstratione di benivolentia. El Soa Maestà ha trovato ducali 100 milia per mandarli in Italia con lettere a Zenoa. Et ha fatto reternir le nave, et si manda il Viceré in Italia con 6 milia fanti, zoè 3 milia spagnoli et 3 milia lanzinechi di quelli erano in Italia, et si lieti smonlerano in reame; poiria etiam andar per le cose di Siena. Item, per lettere di 18, di P orator del Papà, pur di Granata, scrive si fazi presto quello si ha a far, et il Cardinal Sai-viali esser parlilo heri, a dì 17, per andar a Roma, farà la via di Franza. Item, Porator nostro li scrive etiam quasi questo a lui secretario nostro, et come di Aprii in qua non ha hauto lettere nostre. Fonno dal re Christianissimo, el li monstro-no le ditte ledere. Soa Maestà disse havia etiam lui lettere del suo orator ticn apresso Cesare, et