23# MDXXVl, LUGLIO. Di me, Dio sa monsignor che non so quel che fare. Se il Re si mette in rota non so come sia ho-norevole nè sicuro seguirlo per li monti ; solo ho-fiorevole non sarà, perché si diria che io li donai tal consiglio mal securo, perchè senza un dubio, o in-felligentra- habhi il vayvoda cum il Turco o non, il Re* se non scampa, capiterà male in mano de li po-puFi sni, perchè apertamente ogniuno dona la colpa di la perdila del regno a la Maestà Sua et a quelli che lo1 consigliano. Se la Maestà Sua esce in campo insino al Oravo, non porà uxire se non disordinatamente. Et vedo che ultra lo periculo de li inimici, pò ci è lo periculo di la seditione intestina, per essere ognuno mal contento del Re, et per la intelligenti» che si suspetta che have il vayvoda, et scià consttetta la Maestà Sua di fare de là quello che flon farà di qui, cioè ftigire : et in ogni eventu andare cum il Re et andare in perditione manifestissima. La Santità Sua et li reverendissimi monsignori mei insieme cum vostra signoria forse misurati la Maestà del Re cum il re di Spagnia, di Franza et de Ingilterra, parendoli che il nome regio sia di tanta autorità, che in qualsivolia loco che sia la Maestà rea1! si fazi far bonore; ma non è poi così, imperocché (cum tre bine de ziffare (con tre linee di cifra) ............... Io mi temo che presto presto la necessità ci costringerà tutti, primo a la Maestà Sua, poi al resto di pigliar ogniuno partilo per sé ; nel qual caso vólontier voria esser resolulo da la Santità Sua quello haverò da fare, se haverò ad venire mi in Italia o andar sequitando il Re per li monti, et se (cum tre bine de ziflare) . . . . Io ne ho rechiesto Fucari, et ne ho risposta. Ne ho rechiesto Belzeri aneora, et non telino pigliarli (cum mezza bina di ziffare) ..... Et mal sieuro (cum irna bina di ziffare) .... lo me confermaria in quel parere, che venuti che saran fi pedoni qui che son pagati per (tn mese et mezo, io li pagi per l’altro mese et mezo, come sono obligato, et poi pigliasse licen-tia da la Maestà Sua et me ne venisse cum Dio, se potesse, quando alla Santità Sua et a li signori paresse, pagati li fanti. Che fo io più qui, monsignor reverendissimo ? Già è parso per lutto lo mondo efré Sua Santità bave facto più del debito suo, have donato losubsidiosuo. Li altri principi han revocato li soi ambasiatori et han lassate queste cose come disperale, solo Sua Santità le have curato (in qui et ha ben facto ; ove se al presente sono in dispe- ratione, che ci pò far Sua Santità più, nè li homeni suoi ? Vostra signoria mi dirà che io servo molto a 154* dar consiglio. Monsignor reverendissimo, vostra signoria creda che ove non si conosce il bon consiglio et li consegli sono confusi, et ove si va cum disordine, quelli che saperian consegliare et porian ordinare alcuna cosa son costretti di seguitare li consegli confusi et li disordini de li altri. Che consiglio si pò dare uno bon marinaro, quando la nave senza consiglio suo è stata girata da uno triste nochiere in alto mare alla tempesta senza limone, senza carta et senza vele ? Nissuno altro al mio parere se non perire cum li altri, poi che una volta è intrato in nave. A me porà intravegnire quello et questo de più pegio, perchè a quello marinaro li rema» pur alcuna speranza, che se Dio li facesse gratia di poter scampar sppra alcuna tabula del naufragio, aspetta giongerne al lito di trovare homini che hab-bino compassione. Io ancor in questo caso porto lo periculo meco, havendo fama che ho danari del Papa infra gente così avara et sediliosa. Et se Dio ci fa gratia che se conservi questa parte del regno che è di qui di la Drava, a me par aneora che io non servo più qui in cosa alcuna, maxime non havendo più Sua Santità dinaro qui come non ha-verà, et in quello caso desideraria esser aneor resoluto da la Santità Sua che ho da fare, et se Sua Santità si risolve in revocarmi voria intender ancora (cum 2 bine di ziffare . . . . ) Sua Santità che si lassino qui mi scriva vostra signoria, nè poter di cui (cum mezza bina di ziffare).....serà cum periculo (cum una bina di ziffare) .... Non posso dire perchè non so le spese che haverò, et tal poria esser la necessità (cum una bina di ziffare) ..... pagati li quatro iriilia fanti che se li donino per tre mesi et la gente che è in Petrovaradino per tutto Avosto porian (cum una bina di ziffare)....., secando lo bisogno che sarà. Cum li 3 milia dico che mandò a pagare Slrozi, che non sono stali pagali, che non è bene che per adesso vegnino, se sarano bisognio troverò forse modo di valermene, se non sarà bisogno meglio è che siano lì che qui. Missier Filippo Slrozi, de la summa de li 25 milia have mandalo a pagar qui per ditta a certi suoi debitori tre milia ducali, li quali non son stali pagali et forse sarà stato mal per bene. Monsignor, io adomando resolutione di casi mei in tempo, che temo non sia constrelto di risolvermi 155 itranZi che la presènte lettera pervegni a le man de vostra signoria reverendissima, non che ne habbi