DIARII I LUGLIO MDXXVI. - XXX SETTEMBRE MDXXVI. 1 Del mexe di Luio 1526. A dì primo Luio, Domenica, fo San Mar-eilian, nel qual zorno, se non lasse Domenica si celebrarla, nè offici senla per do vittorie haute in vari tempi in tal zorno. Introno in Collegio Savio del Conseio sier Al-vixe Pixani procurator, però che sier Domenego Trivixan el cavaller procurator, sier Piero Landò che erano di Zonta, introno ordinari ; et Savii di terra ferma sier Zuan Nadal Salamon et sier Francesco Morexini, però che sier Zacaria Bembo inlroe la matina seguente che ’1 rimase, perchè il luogo vacava. Introno etiam Cai del Conseio di X sier Alvixe Gradenigo, sier Lazaro Mocenigo et sier Lunardo Emo, tutti tre stali altre Date. Vene il patriarca di Aquileia domino Marin Gri-mani, et parloe zerca la sua dlferentia 1’ ha con quelli di la Patria di Frlul, videlicet di San Vido, zerca la sua iurlsditione, però che quelli del loco voriano far raxon in civll et criminal. Vene l’orator di Ferrara per cose partlcolar, nulla da conto. Vene I’ orator di Milan per saper di novo, et parlò zerca dar soccorso al castello mirando nostri in Milan per la piaza di San Francesco, al despetlo de li cesarei. Del provedador zeneral Pexaro, date in campo a Lodi vechio, a dì 29, hore 17. Come in questa malina per tempo lo illustrissimo signor Capitanio zeneral el il conte Guido Rangon, con altri capi et compagnia, andono verso Marignan per veder li passi et ordinar le spianade et ponti. Andò con sua excellentia domino Antonio da Castello con assà guastatori ; i quali ancora non è ritornali. Inimici sono in Milan et par 11 voleno star, non escono fuora el stanno su le sue. 11 conte Ludovico Belzo-ioso è stato qui dal Capilanlo zeneral, et poi li tumulti di Milan par più non possi exequirelc. Et vo-ria luor Alexandria di la Paia, dicendo è facile impresa. Et richiede a far la impresa 2000 fanti et •200 cavalli lizieri, et voria se li desse danari. Et parloe etiam al magnifico Vizardini, qual si ha contenta di haver solum 2000 fanti et è contento darli danari per mila, sichè lui voi dar uno scudo per uno a li fanti et poi se li darà il resto di la paga reussendo la cosa ; slchè queslo costerà a la Signoria nostra per adesso solum ducati lOOO.Scrive, praticò prima questa impresa di Lodi con monsignor Longavilla, tamen 11 Vizardini è di opinion [ si alendi a questa di Belzoioso, però aspecla risposta nostra di quanto l’habbi a far. Scrive, zà un mexe in la pratica di Lodi fo dato a li fanti ducati 140, et a Malatesla Baion per dar in do parlide ducati 225, sichè poi costar a la Signoria ducali 280 in zerca. Et non volea metter a conto nulla, non essendo reussila. Horach’eseguita,ha fallo che’l reverendo Verulano aconlenta di dar la sua mila, et tanto è stà avanzato. Scrive, ha richiesto .... piche di franine per li sguizari, qual è molto a prò-