605 MDXXVI, SETTEMBRE. 606 valli lizieri del Viceré et del Leva, et il capetanio Zucharo sopraditlo. 401>) Copia di una lettera scritta a sier Agustin da Mulìa luogotenente di la Patria di Frinì. Magnifico signor Luogotenente. Molle sono le cause che me riducono ad scriver a vostra signoria, et per lai modo conciliarmi il ¡usto favor di quella, et tra molte ragione doe sono precipue: la vostra heroica boutade et magnanimi, tale, et lo ofìlio mio ver lo inclito Stalo Veneto, et la dolce patria. Adonque, quanto intendo de le no-vitade ung;iricale eomumcharò a voslra signoria: se ha scritto de Veradino castello fenitimo a li turchi, qual al presente é obsidialo dal bassa Hibraim, già principiando essa obsidione zorca la festa de la visi-tatione de la deipara Vergine, che signor ditto bassa passò el Danubio per la Siva con 20 milia ho-mini. In lo secondo di da poi la festa de Ladslao re, et eh' è lo primo de quelli ditto per nome Set-tim bassi, ussito subito di la nave fo talmente raplo da lo violente cavallo, che da le proprie arme transfi xo la sua vita trapassò. Olirà de ciò, da certo exploratore se ha inteso in lo exercilo turcale ha-ver pioula pioza sanguinolenta, misedala cum cera et pegola, in tanto che molti sono morti per grande sete el puza ; et che cerli astronomi hanno predillo li antedetli turchi non esser per ritornar a casa. Li quali astronomi fece morir esso Cesare turco per li suo tristi presagii, in li quali dicevano ancora, ha-vendo prima intesi) l’animo cesano de andar a Buda, lassato sotto Varadino lo vayvoda de Natòlia cum grande exercilo, che Cesare guasti la Palinodia, che do vayvodi, lobosinense.Mustar senj vadano cum li finitimi officiali ad Zaban, el fina a Za-grabia, el passino la Sava circa Lusidoara.doveli ex-pecterà lo exercilo de lo vayvoda Zelembegio. Itetn; havevano già dillo prenominati astronomi,che circa la festa di Maria Magdalena certissimo lo castello Va-radino sia obsesso, el che le copie lureale de Cesare seriano verso Buda qualro miliari, et che in la festa de Anna Mustar senj andaria fina a la cilade 401 ’ Chrysiense per mezo Schiavonia; ma lo bassa Bos-nense teneva più gente per lo assenso del Savo, et (1) La carta 400* è bianca. cossi non seriano congionli lidoi exerciti.//wi,che poi veneria Zelembegio circa la fesla de la deipara Vergine di la neve ad lo vado Lunzeduara et me-nani ivi, non trovarla questi vayvodi, seria profila- lo per le gente del principe Ausino el sarà preso, et che Buztar serij seria amazato per li regnicoli rustici, et die ’1 bosnense bassà fugeria ad Sabaz, poi saria grandissima occisione circa Chrysio tra li regnicoli da poi la protligatione del Vayvoda prediclo circa la fesla de la neve zà dieta ; in lo secondo giorno ivi ancora saria occiso un grande signor in quello regno, el più de 20 milia homeni; veniriano dapo’ la gente del Vayvoda Iransilvano sotto Varadino, el combalenano cum lo bassà de Nalolia ; ivi li magnati ungari seriano occisi infiniti ; che in la feria quarta dopo quella de la neve seriano li Ungari profligati, el preso seria lo castello. Presto tornaria ad quel castello lo Cesare turco; che ’I Re ungarico interim demoraria circa Tona, et che alfine lo summo Dio daria grande strage a li turchi in nova gente quale per li sopradilli nuncii voriano mirare in Transylvania; in sto mezo seria deva* stado tulio lo regno. Che ’I Cesare turco zerca la feria de la assumplione de Maria, tolto lo exercilo in nave andaria verso Buda ; lo Re ungarico verso Slrigonia, però che alora la gente del duca Ausino descenderiano per lo Danubio. Lo bassà bosnense desfaria lo regno Sclavonico fino ad Warardo; alora li signori croati obleneriano il castello Bocbez cum Jaza. Lo Cesare turco metterà campo in Campo Ra-cha'os, el pigliaria Pesto cilade oposta a Buda ; da-poi manderia lo Imperatore germanico moltissime gente con le quale insieme cum li Bohemi lo Re ungarico descenderà verso Buda; lo Vayvoda tran-silvano se recoglieria interim, el con valente gente del re Polono, et de do Vayvodi ascenderia per li campestri luogi a Roehos; lo Cesare turco baveria in Danubio molle nave. Ivi predisseno li astronomi molti mali al Cesare turco, il perchè forono da esso 402 ad mortem destinali. Si ha ancora divulgato che grande fame patisseno li turchi, et che la saela celeste in lo lerilorio di esso Cesare turco è pervenuta adesso. Se dice che esso Cesare turco è ritornato in Nandor alba ; che la regia maestà de Unga-ria è ussito horamai de Buda per obslare a li barbarici insulti, et ha bello, bon el numeroso exercilo. Li Bohemi ancora si aspectano ogni di, et è molto desiato el signor conte Christopboro Frange-pan dal Re et da tuli li regnicoli. Voslra Signoria accepli il bon alfecto per effecto. Prego l'Omnipo* tenie prepari ogni cosa a Voslra Signoria, a la quale