297 MDXXVI, AGOSTO. 298 minciano a calare, et domani ne saranno sa questo territorio cinque bandere; hanno da esser tutti decemilia. Le gendarme francese sono passate li monti et vengono. Spagnoli, per quanto si ha da quelli vengono da Milano, stanno cum paura an-chor che habbino el castello nel qual non hanno trovato polvere nè ballotte, et hanno carestia grande. Cofhe siano questi sviceri in campo si faranno altre provisioni. ¡laverete inteso il caso del nostro magnifico messer Marco Antonio, del qual è doluto sopra 191 modo a tutta casa nostra et a me fra li altri, perchè ci amavano da fratelli. Dio habbia l’anima sua. De questo se può contentar et lui et nui, che la morte sua è stata victoriosa et laudabile, poi ha hauto tempo de reconciliarse cum nostro Signor Dio, che è morto in (anta bona dispositione et intelletto che non si potria dir più. Dio del tutto sii laudato. Intendo che il magnifico cavalier suo et mio fratello ha mandato lì perchè quella compagnia resii a suo figliolo, al qual credo che la illustrissima Signoria la darà, essendo cusì il dover, et per dar exempio alli altri ; anzi quando el bisogni cosa che si possi dal conto nostro in favor suo, adoperative come faresti per me. Et essendo lì homo suo fateli intendere quanto vi cornetto per questa, che pur che questa compagnia resti tra noi questo mi basta, et cussi ho falto intendere al predetto magnifico cavalier. Scritto fin qua, ho receputo la vostra di 29 del passato. Laudo l’officio facto per voi cum el cavalier del Serenissimo, et voria che facesti intendere a Sua Serenità, che io la prego che piacendoli se volgi degnar de far opera che questa compagnia resti a’ detlo figlio!, et che quando non paresse cussi a Sua Serenità nè a quelli signori excellentissimi, che si vogli dignar raccordarsi di me ; et a quella mi raccomando. Da Bergamo, al dì primo Agosto 1526. Essendo deliberato de far la impresa de Cremona et mandarli lance 300 et fanti 4 in 5 mila, è stato scritto a questi signori rectori che faccino che questi cittadini et contadini provedino de guardia per questa città et ripa de Ada, et che io vada alla detta impresa de Cremona cumW altri. Li va il signor Malatesta capitanio. Credo partirmi fra quattro dì alla più longa. Baptista Martinengo. Lista delle sente deputate alla impresa di 1921) Cremona, capo il signor Malatesta Baion. Homeni d’arme. El signor Malatesta Baion, homini d’arme . 100 El signor Julio Manfron.......100 Domino Pietro Longena.......50 La compagnia fo di domino Marco Antonio Martinengo..........50 300 Cavali linieri. Li cavalli lizieri del signor Malatesta ... 50 Domino Zuan di Naldo.......80 Jacomo de Vigovaro........40 El cavalier Averoldo........50 Bernardiu da Roma........50 Zorchi Busischio capo di stratioti ... 40 330 Fanti. El marchexe Malaspina.......200 Hannibal............200 Bino Signorello..........200 Angelo da Perosa.........200 Paulo.............200 Guido di Naldo..........300 Feracin............200 Hironimo Tadino.........200 Lodovico da Bruna ........ 160 Zanin Albanese..........200 Zorzi di Vaylà..........300 Octavian di Vaylà ......... 100 Zan Moro...........200 Octavian Provaro.........200 Graliadio Schiavo . . .......210 Zuan Andrea da Parma ....... 200 Capifanio Alexandro Marzello.....200 Zigante Corso..........350 Antonio di Santo Antonio......200 Macone............300 Batista Corso....................200 192* Feramolin................100 Vicenzo Corso..........200 Zorzi Sturion ..........300 Martin Corso..........200 Summa 52C0 (1) La carta 191* è bianca.