81 MDXXVI, LUGLIO. 82 martel a Muda, perchè se intese esser zonti 6000 fanti in circa, eh’ è de là de Traburco forsi da miglia 16 de le nostre. Dove volesseno andar non se sa, ma la nostra comunità ha giandato a veder per saper el vero del tutto; sichèaviserò Vostra Signoria come saperò la cosa al modo per messo aposta. Di quello ho inteso aviso vostra signoria, a la qual sempre mi ricomando. In Tuìmezo, a dì 7 Luio 1526. Sottoscritta : Servitor de Vostra Signoria Alexandro Bertolin. A tergo : Al magnifico signor Julio Savorgna-no, patron mio honorando. Magnifico signor mio. Aviso vostra signoria, come è zonlo un’altra spia, la qual dise esser zonti da 7000 fanti a Deie-lach et a Sanpier de Charsi, et tutto uno eresio (?) li qual lui ha visti et stato con loro. In questi sono 3000 schiopettieri et non sono lontani da noi, zoè da Tolmezo, da milia 50 per la più longa, sichè senio deliberati meter le zente in su li passi, et per questo aviso vostra signoria se voglia proveder et far bona provision al monte ; et come le cose ande-rano, subilo in persona o con messi mandarò a vostra signoria, et per caso, ben io non sia sufficiente, vegnirò in persona a servir vostra signoria cum tutti li mei et abandonar caxa mia. A vostra signoria sempre mi ricomando. De questo la nostra comunità ha scritto al magnifico Locolenente in pressa. Se al presente voi sete manzi avisato per mi (sic). A tutti voi signori mi ricomando sempre. In Tolmezo a dì 7 Luio 1526, a bore 23. De questi fanti ne sono zonti qui in Tuìmezo et per cerca, li quali dizeno esser discazato per la gran furia de li zentilhomeni. Io intenderò el tutto et come saranno le cose ve notificherò subito per messo a posta, o in persona. A voi sempre mi aricomando. Sottoscritta : ut supra. A tergo : ut supra. Et sul tardi vene lettere di campo mollo desiderate. Delproveditor zeneral Pexaro, date in campo al Paradiso, a dì 7, hore 2i. Come fina hore (1) La carta 47* è bianca. I Dtarli di M, Sanuto. — Tom. XLI1. 22 quel zorno li exerciti erano stali in arme et sca-ramuzato con li inimici ussivano fuora, et hanno do boche di sacri con li qual trazeno al campo, et nostri li corrisponde, et li hanno levato li leti overo zochi di le arlellarie loro, sichè non poleno più Ira-zer a nostri, ma dubitano la notte non li metteranno su li cavalieri, quali li hanno lassa de fora. Scrive, per 4 venuti fuora di la terra hannohauto aviso inimici haver lassà poca guardia al castello, et tutti esser venuti a difender le do porle, porta Romana dove è nostri et porta Comasena dove è le zeute pontificie. Scrive, per Carlo da Soiano capo di cavalli lizieri è stà preso su la strada di Pavia uno del ducha di Barbon, qual ha ditto heri intrò in Milan il signor ducha di Barbon con il capitanio Zucaro, et che di Spagna non ha conduto zente nè danari portati, ma pur ha hauto a Zenoa da ducali 100 milia et quelli portati in Milan. Scrive, è zonto a Melz do bandiere de sguizari numero 600 quali poi diman saranno in campo, et del castellan di Mus hanno lettere che i saranno 2000 et poi si haverà altri 3000. Conclude, da matina si apresenterano in bataia a la terra. Da Udene, del Locotenente, di 8. Come per l’altra sua scrisse di le zente todesche venute mia 5 lontan di Venzon in uno loco dillo la Muda, et non si sapea che zente fusseno. Hora avisa sono reliquie di villani rotti da nobili. Di Venzon, di 8, al Locotenente. Come hanno nova da Tolmezo che a la Muda erano zonli 4 mila lodeschi. Dubitano non siano zente del conlà di Tirol, o di Cargna,o Chiusa, o la Trevisa per venir a Goricia non voriano i passasse. Ha scritto a la Chiusa non li lassi passar, et bisognando si darà aiuto. Scriveno è zonti qui fanti 7. Dicono queste zente sono di quelli è stà rotti da le zente del vescovo di Salzpurch et di nobeli, quali a dì primo di questo 19 bandiere ¡ntrorono a Rostot et in Spica, et il campo di villani capitanio uno nominato Gasparo era stà rotto, ut in litteris. Item, per una altra lettera pur di 8, ditti di Venzon scriveno che le zente zonte a la Muda sono numero 2000 lanzinech erano in campo di villani, et che li nobili vanno brusando la Spica. Del ditto Locotenente, pur di 8. Come erano 43* capitati lì a Udene do soldati venuti di le parte di sopra. Dicono che a la Psica erano stà rotti villani dal campo di nobeli, et che durò la bataglia hore 5 et nobeli ebbero la vittoria, pur è restati ancora certo numero di villani verso Rostot, et par vogliano refarsi. 6