109 MDXXVI, LUGLIO. 110 nissimo Principe, il Capitanio non ha alcun pensier di questo, perchè se l’havesse hauto haria mandato altri che mi a far questo officio con vostra Serenità ». Et con tal et simile parole tolse licentia. Di Roma, di l’Orator, di 10, hore 6. Come fo dal Papa, qual li disse haver lettere da Milan, zoè apresso in campo, di 7, del Vizardini, come volevano dar P arsalto a Milan per soccorrer il castello che non poteva durar più. Et disse Sua Santità pareva pur fusse qualche inimicitia in li capi etc., et poi ha hauto che non hanno dato lo arsalto et sono reirati, dicendo è mala cosa. Esso Orator disse non sapeva nulla. Poi venuto a caxa il Datario, li mandò a dir il Papa haver hauto lettere li exercili esser retrati da Milan et tornati a Marignan senza dir : nulla a li soi capetanei del suo exercito, pertanto bisognava sostenir il Pontefice. Et si dichi di mandar P armala in Puia per divertir, unde scrive da-matina anderà dal Papa et li parlerà. Scrive, in col-loquii hauti col Papa, Soa Santità li disse haver che el Baius orator del re Ghristianissimo era stato a Ferrara et nulla havea potuto operar con el Ducha. Scrive, la Signoria lei non manca di far aziò el se acordi. Item, li disse del conte Piero Navaro sia capitanio di P armata, come voi il re Chrislianissi- Imo. Soa Santità disse: « Ho contentà sii sopra Andrea Doria.» Poi dimandò Parmada per andar in Puia, el li comunicò le lettere di Frauza. Di campo, da Marignan, del proveditor generai Pexaro, date a dì 10, hore 2, replicate. Come ricevete lettere nostre di 6, prima zerca il ducha di Barbon, qual per esser zonto, non accade far altro. Item, accordar grisoni col castellan di Mus. Scrive haver scritto di questo in bona forma per l’altra lettera. Si manda la poliza portata per quel zenoese, et di questo parlò al Capitanio zeuera], qual disse non poter parlar di questo al Vizardini perchè P arziepiscopo di Salerno è mio parente, et cussi il signor Doxe presente, dicendo: « Parie vui al Vizardini» unde mandò il suo secretano a parlarli, qual li disse non voler assentir per niun modo. Scrive, Cesare Fregoso, che è condutier nostro, li ha ditto bastarli P animo, andando con zente verso Zenoa, far bon frutto. Item, scrive haver hauto lettere di rectori di Bergamo del passar Ada de inimici di Trezo a San Gervaso, et haver fallo danno, unde il Capitanio zeneral manda il Cagnolin con 300 fanti et do capi di cavalli lezieri, et da-;>.i- malina parlirano per custodia di bergamasco a le rive di Ada. Item, in Verona manda il Piatelotto con la soa compagnia, in loco di Feramolin da Brexa levato de lì. Da Milan, per uno qual partì questa malina a hore 14, ha che’l ducha di Barbon havia mandalo una lettera al Ducha in castello, et havia hauto la risposta, ma non sa la continentia, et che hanno comenzato a scuoder danari da milanesi. Et principia a dar danari a le zenle, et che fortificano il borgo di porta Romana et hanno sachizato il monastero di Santo Anzolo et P hospedal di Santo Antonio, et hanno sachizà et ruinà el monasterio del Paradiso, frati di P bordine dì Servi, fuori de li borgi, et brusale alcune caxe, et che fanno uno bastion di terra fuora del Porton. Del ditto, date a dì 11, ìiore 20. Come mandò con il Cagnolin in bergamasca Lombardin de Trico et . . . Frasina, eh’è li soi cavalli corvati, in tutto numero .... et in custodia del brexan hanno terminato col Capitanio zeneral dar il cargo al conte Bortolomio da Villachiara, qual a comun spexe del Papa et nui sia pagato et obsli a li inimici 64* volesseno far danno sul brexan. Et scrive, ditto Villachiara è bon servidor di questo Stado. Scrive, attende a far la risegna di le zente, de li qual per quello si ¡ha visto non manca 300 fanti ; siché nel campo sono da 25 in 30 milia persone, computà li vivanderi et altri. Et scrive, il disordine seguilo soto Milan del partir di fanti è stà bona causa da li pon-lificii, come apar per lettere del proveditor di Orzi, et per quello ha ditto domino Alexandro Marzello, che era in Lodi. Di Milan non ha hauto altro di quello beri scrisse; ma ben questa nolle si ha hauto segni con artellarie del castello, qual ha risposto a le nostre trattoli, che si poi sperar si tegnirano, perchè cussi era stà mandato a dir facesse tal segno essi del castello, et aspetterano di esser soccorsi. Et zonli siano li sguizari, si farà qualche bona deli-beralion, come scrisse. Item, ha hauto lettere dal castellan di Mus et Zuan Andrea da Prato, come erano arrivate tre bandiere et saranno da 800 fanti zà sul lago, et che atenderà a spazar il resto fino al numero di 3000, ai qual è stà provisto di danari per pagarli, et per la nostra parte ha mandato ducati 16 milia, et al tra tanti li ecclesiastiei ; pertanto scrive si mandi danari eie., et di quelli li è stà mandati ha rendeslo ducati 1400 a Bergamo, 1000 a Brexa, et 500 fo relenuti a Verona, poi bisogna pagar 1000 fanti al capitanio di le fantarie, et è principiato li pagamenti di le fantarie ; sichè si mandi danari etc. Di sier Zuan Alvixe Dolfin proveditor di Urei inuovi, date a dì 8, drieate al Proveditor generai. Come erano passati de lì molti fanti ve*