129 MDXXVI, LUGLIO. 130 Marina acompagnar il Serenissimo con li oratori a Santa Marina. Fu posto, per li Savii del Conseio et terra ferma, una lettera a l’Orator nostro in corte, come semo per far tutto con il Papa, et quanto a tuor l’impresa del reame et mandar 1’ armada, digi a Soa Santità semo contenti darli li corpi di le galie fornite et Soa Santità le armi, qual haverà comodità dizurme, et contribuir a la spexa. Et di questo Soa Santità parli col signor Alberto da Carpi. Item, semo contenti dar (ducati?) 200 al mexe al conte Piero Na-varo capitanio zeneral di 1’ armada, et Soa Santità darà altratanto. Item, fazi Cardinal il Gran canze-lier. Item, si comunica come è stato qui il signor Alvise di Gonzaga vien di campo per nome del Capitanio zeneral, qual ha iustiiicà la levata esser stà fatto benissimo et con raxon di guerra. Et per lettere si ha di campo, spagnoli di Milano non è mossi nè hanno fatto alcuna movesta, et nostri voleno con li exerciti tornar sotto Milan zonti siano li sguizari 78* che si aspetta in campo, et tenimo il castello si te-gnirà ancora, però Soa Santità vogli solicitar francesi vengano presto. Et di le cose del ducha de Ferrara nulla si scrive, perchè per il Conseio di X con la Zonta è stà scritto. Et andò in renga sier Francesco Morexini savio di terra ferma, dicendo è stà messo in parte senza domandar l’opinion sua, et non è di opinion di darli l’armada, né tuor per adesso l’impresa del reame, per le raxon dille per lui. Et li rispose sier Alvixe Pixani procurator, savio del Conseio, che non si fa per tuor l’impresa del reame, ma per inter-tenir il Papa. Et sier Luca Trun consier, sier Francesco Morexini savio a terra ferma messe voler la lettera, excepto il capitolo di le galle per l’impresa del regno. Et il Serenissimo si levò suso dicendo, il Legalo in Collegio haverli parlà di questo et mostrà lettere del Datario che è il cuor del Papa, et quasi li è stà promesso di darli, et bisogna intertenir il Papa aziò non si acordi con Colonesi. Li rispose sier Luca Trun il consier. Andò le do opinion, et in quella di Savii intrò el Serenissimo, sier Marin Corner, sier Polo Donado, sier Nicolò Bernardo con-sierl, li Cai di XL et Savii ai ordeni ; et sier Barto-lomio Confarmi et sier Nicolò Yenier consieri nulla messeno. Andò le do opinion : 3 non sincere, 50 del Trun et Morexini, 152 del Serenissimo et altri nominadi, et questa fu presa. 79 A dì 15, Domenega. Fo lettere di campo, di 14, hore 24, et di Crema, il sumario di le qual lettere scriverò di sotto. 1 Diarii di M. SanuTo. — Tom. XLII. Vene il Legato del Papa, eféaml’orator di Milan, quali insieme è admessi in Collegio, et parlono di la impresa, et il Legato del Papa monstrò lettere del Vizardini da Marignan, di 14, in conformità di le nostre; ai qual fo letto quanto nui havevamo di novo di campo. Fo letto una parte fatta notar per alcuni di Collegio, di dar per ducati 300 a l’anno di pension sora li vicariadi et zudegadi nostri a Andrea Rosso secretano nostro in Franza, qual voleno metter in Pregadi. Fo li officiali a le Raxon nuove, presenti li Cai di X, a lezer una scrittura di alcuni debitori richi di dacii persi a loro officii, che si hanno sottoscritto di pagar ducati 30 contadi, il resto di Monte nuovo in certi termini. Et qui fo parlato, et alento la parte non si poi meler gratia di debitori nel Conseio di X, ma si voleno gratia dieno andar per i Coniegli, fo rimessa et ordinato si mandi debitori a palazzo ; et il libro era 11 et fo publicà a Gran Conseio vadino a pagar. Fono sopra la exation di le decime del clero con li Governadori. Fo scritto per Collegio in Franza, avisandoli le occorrentie di qui, et sollicitar mandi presto li pressidii etc. Veneno sier Sebastian Justinian el cavalier et sier Lorenzo Bragadin vanno oratori in Franza; tolseno licentia, partirano damatina, con i qual va secretano Hironimo da Canal. Heri partite sier Alvixe Donado va proveditor in Cadore. Fo mandato a Mestre sier Francesco Morexini savio a terra ferma a far la monstra a fanti 200 fatti di Hironimo Manaro, si mandano in Friul. Et prima fo expedito il Gatin da Bologna pur in Friul con fanti 150. Di campo, da Marignan, del proveditor generai Pexaro, di 13, hore 3. Come era stato con il magnifico Vizardini per le cose de sguizari, qual ha spazà uno suo zentilhomo a domino Chapin et al secretano Sabadin per sollicitarli si habbi li 8000 sguizari, con li 40 milia ducati del re Chri-stianissimo. Poi hanno hauto lettere di Zuan Andrea da Prato, di 11. Scrive del zonzer do bandiere di fanti, et che ’1 castellan di Mus vien driedo con 3000 sguizari, et li scrive che aspecta li danari per dover pagarli, et li avierà subito in campo, et che se si vorà 10 milia sguizari si potrà haver, perchè al presente tutti voriano venir, linde li hanno rescritto solliciti il camin et vedi di haverne di altri. 9