69 MDXXV1I, SETTEMBRE. 70 ^ Item, si convene che li dilli lanzinech non pos-sino portar alcuna delle robe di cittadini di la città, nè de altri abili in essa, nè artellaria, nè moni-tione che vi sia per artellaria. Né per altro. A dì 16. La matina fo lettere di sier Alvìxe Pixani procurator proveditor zeneral, date a Sterpetto sotto a Sise, a dì 13. Come hanno, inimici, maxime lanzinech, haver hauto danari et mettersi in ordine, et è venuli di qua di l’acqua Negra per venir in Lombardia. Scrive altre par-ticularità, ut in litteris. Vene l’orator di Franza monsignor di Baius, et ave audientia con li Cai di X. Nescio quid. Item, partito, li Cai di X fono con il Collegio zerca biave, atento è pochissime farine in Fontego, et fo per avanti deliberato metter 3000 stera di farine di orzo in Fontego a lire 5 il staro, acciò il popolo non patissa, con danno un ducato il sler a la Signoria, però che la farina vai lire 12 soldi 8, el tormento eresse, vai il menudo lire 12, soldi 12 il staro, perchè per lutto il mondo è gran carestia et da mar non vien. Da poi disnar etiam fo Collegio con li Cai di X in materia di le biave, et sleleno longamente su questa cosa. Di campo, da Marignan, di sier Domenego Contarini proveditor zeneral fo lettere, di 13, con questo aviso. Una spia soa, qual partì di Milano in questo zorno, venuta in questa hora 24, referisse esser stà fallo bando che sotto pena di la forca tutti quelli che vanno a Milano, quali si parleno dal campo di la Maestà Christianissima, over da questo campo nostro, debbano avanti che vadino in altro loco apresenlarsi alla presentía di Antonio da Leva, et tulli quelli che li daranno recapito et non li vadano a palesar, incorino in la medesima pena, et li siano spianate tutte le loro caxe. Item, che tulli li soldati hanno expresso ordine di menar tutti li capi di casa dove sarano alozati a li suo’ co-lonelli, et si iudica che questo sia per causa di la conlribulione. Item, dice, Antonio da Leva haver fatto intender a quelli di la terra di Milano voler al tutto 3000 scudi, et quelli haverli risposto esser impossibile che lo possino far. Dice insuper, che terzo zorno, il conte di Belzoioso con li soi fanti italiani esser andati a Pavia, et che se partile da Milano con non poca discordia de li lanzchenech. 4g, Di Ravena di sier Alvixe Foscari provedi- (1) La caria 47* è bianca. tor, di 15 particular. Come heri aviai alla expu-gnation di Codignola tre canoni, tre sacri et dui falconeti. Et questa matina, per quanto nui sentimo hannS comenzato a batterla, et iudicasi, se non si è impediti da quelli del signor duca di Ferrara, che le cose procederanno bene, benché uno spagnol che heri fu preso dica il contrario per esservi dentro 180 homeni da guerra ben disposti, et esser la terra ben fortificata. Ditto spagnol ussite cum dui altri per quanto poi mi ha ditto questa matina per andar dal Commissario del Duca a Lugo per intender se Sua Excellentia voleva tuor la deffensione sua, che quando la tolesse, erano per lenirsi et non mancar dal debito. Se ancora non lo voleva far, volevano far a noi la dedition, salvo le persone et lo havere. Mi ha fatto scriver a domino Zuan di Naldo, che quando li piaza mandar per lui el farli uno salvoconduto per uno alferas che ussite heri con lui che debbe esser a Lugo, el qual venirà a lui; et non volerido la excellentia del Duca socco-rerli, si offeriranno far essa deditione. A dì 17. La mattina fo aldito per la Signoria 49 una diferenlia di certa condanason fatta per li Pro-veditori a le biave et li Auditori vechi, voleno esser zudexi di le appellation stante alcuni caxi seguiti nel suo officio; unde la Signoria terminò da poi che.............. Di campo, di Alexandria, di l’orator Pexaro di 13, hore .... Come era stato insieme con monsignor di Lutrech exortandolo a passar Po, et non perder tempo, etc. El qual disse voler 1000 guastatori, 30 pezi di artellarie con la polvere, che li nostri 8000 fanti siano in campo in esser, et che la Signoria li scrivi il suo parer s’el dia passar Po et Texin, et qual impresa dia tuor. A le qual rechiesle esso orator Pexaro disse che li guastatori si haveria, et di le artellarie se li darà 20 pezi, et che le nostre zenle saranno in ordine iusla li capitoli. Vene monsignor di Baius orator di Franza, qual ave audientia con li Cai di X, et il Serenissimo li parlò zerca queste richieste di monsignor di Lutrech etc. Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonta. Da Constantinopoli, di sier Piero Zen vi-cébailo, di 20 Octubrio le ultime. Come a dì 11 zonse il magnifico Imbraim bassa conira il qual li altri do bassà li andò contra do zornate, et introe molto honoratamente come se fusse stà il Signor, et quando el vene niuno li cavalcava apresso da