479 MDXXVIII, GENNAIO. 480 goni andasse a la Porla, perchè el voi conzar la sua armada et ussir questo Mazo, si dice per Puia. Scrive, perchè a .... il tormento valeva .... Ila lassa ducali 5000 al proveditor del Zante aciò li fazi comprar, el lo lauda assai. Item, come 34 na-vilii con tormenti ha falò comandamento vengino a Venelia. Di sier Agustin da Mula proveditor di la armada, dal Zante, di 3 Zener. Scrive il suo zonzer lì, et è stato in Candia et a Napoli di Romania, et quello ha operato, ut in litteris. 1 Nolo. Eri in Pregadi fu posto per li Consìcri, essendo vacada la prepositura dì San Filippo et Jacomo di l’ordine di Humiliati in Crema, il Papa l’ha data a domino Hironimo episcopo Vasconense suo secretarlo et maestro di casa. Per tanto li sia dato il possesso. Fu presa. Ave : 120, 28, 27. Noto. Zonse in Istria la nave Liona, patron Marco DoKin. Vien di Cypro, carga de gotoni et sali .... Parli a dì 13 Decemhrio da Saline. Refferisce il scrivan venuto in terra con le lettere di Cypro, come era venuto lì uno navilio parli 4 zorni di Alexandria ; riportava le galìe erano carge et aspe-tava tempo di levarsi .... Et come le do nostre galle bastarde che fu prese di ordine del Signor turco erano sta cargale, una di salnitrio et una di fomenti et fave, et le mandava a donar a la Signoria. Di Cypro, fo lettere, di sier Silvestro Minio locotenente et Consieri, da Nicosia, a dì.... Deccmbrio. Zerca fermenti, et sono gran sechi, el non ha pioveste. Scrive, hi ver mandalo moza 72 milia fermenti, 16 milia orzo ; nè più potrano mandar. Item, che lui sier Zuan Balista Donado con-sier al primo partiva per andar per l’isola a far il pratico, che del 1502 in qua non è sta fato; il Sinico voleva farlo lui, et saria dano de la camera perchè l’utilità saria tutta sua. Da Famagosta, di sier Zuan Alvise Na-vaier sindico, di ... . Dcccmbrio. Zerca quelle occorrente de lì, et di soldati quali fanno gran danni, alozano a deserition in caxe. Però voria farli tre habitation in cerio loco, come una in cittsdela, et tuor li danari deputati a la fabrica, zoè parie, pe-rochè li citadini dariano le opere. Scrive zerca a quele fabriche, ut in litteris. Da Cassan, di sier Tomà Moro proveditor generai, di ll,ore5, venelettere. Comeognizorno si strìngono più le victuarie a li inimici di Milano, el ogni giorno si fanno molti pregioni de loro, ita che sono roduti in extrema necessità et paura ; et se già molli giorni ussivano de Milano, per far scorta a li sacomani 10 cavali, per la paura hanno ora de li nostri che ogni giorno li sono a le spale, vanno in scorta 50 cavali con 300 fanti, et non osano li cavali slargarsi da le fantarie perchè vieneno presi da li nostri lezieri. Scrive, si mandi danari per pagar le gente a li soi tempi, perchè li soldati si fugono, et qneli che restano perdono la devotione et vigoria. Mamla una lettera haula dal signor Cesare Fregoso de le cose di la Ilumelina. Da Milan, quanto a le conlribution, per nou trovarsi più gran fatto chi eontribuissa, sono calale a la mità de quanto 311 prima solcano ; per il che queste gente che sono ussite di Milano ultimamente, da le qual si ha etiam aviso che si hanno alogiato a Busto, a Mazenta et Rebecco verso Tesino, si intende che l’hanno fallo per scaricar Milano più presto che per altro effeclo. Antonio da Leva si dice star in letto con gotte et febre, et che è rimasta poca g(4!le in Milano ; ma forsi lo fanno con securtà perchè etiam nostri è rimasti pochi li a Cassano ; ma spera un zorno si troveranno inganati. Copia di la lettera del signor Cesare Fregoso, da Gambalò a li 8 Zenaro, scritta al Proveditor generai preditto. Clarissimo signor patron mio observandissimo. Questa mattina io son parlilo da Torriiello et gionto a bon hora a Gambalò dove sono venuti missier Paolo Luzasco et missier Hannibal Pizinar-do. Dimane, queli di Mortara hanno promesso tuor dentro una banda di la Excelentia del signor Duca ; la qual intrata, spero mirargli cum tutte queste gente. Queli de la Excelentia del signor Duca anda-rano a Vigevcno dove si ritroveranno queli di Bia-grassa, exceplo 200 fanti che gli resteranno. Li Inimici cum l’artellaria sua sono intrati in Novara. Spero, fatti questi alogiamenti di andare a trovarli. Havevamo deliberato questa notte di andare a bru-sar il suo ponte qual è sopra Tesino apresso Olezo; ma siamo restali per bon rispello. Come per le prime mie vostra signoria intenderà, noi de qui stiamo con grandissima penuria di pane, el io non . manco, nè ho mancato di soleciludine di haverne ; ma gli è invero assai trista provisione. Ben prometto a vostra signoria, non mi essendo mancalo cossi di vìctualie come di altre cose promesse, di riportar a quela bona resolutione di questa impresa. Io non reslarò di novo replicar eie.