639 MDXXVIH, FEBBRAIO. 640 Filippo Torniello dia lomar in Milano et lassar in Novara soìum 500 fatili, cl che parlendosse el dillo lassando soìum quel ninnerò, li basleria l'animo, havendo polvere el hessendogli pagale le genie, far quella impresa ; ma non essendo pagale non poterle operar perchè non votano far factione senza danari. Item, si ha da Milano, che'l signor Antonio da Leva ha deliberato insir in campagna et rilrar di Lornelina le genie, lassando come è dello soìum 500 fanti in Novara. Item, (;oine l’ha gilado uno taion in Milan, In mila si paga in due parte, zoo • una parie con panni di seda el I’ altra parie con panni di lana, el l’altra mila in danari. Gl che’l dava danari al conte Lodovico Belzoioso per far fanti, ' 1 ingrossale. Et dicono, dillo signor Antonio haver deliberalo andar sul bergamasco ancor lui, ma non si crede; pur si fa le provisión debile. Scrive, ensendo dillo Leva in campagna, nui non senio bastanti a star a lo impeto in campagna per esser assai mancho di loro, cl poi questi soldati è mezi inviliti per non esser pagali. Item, si ha di Lomelina, come di lanzinech lo dillo veniva del soccorso di Franza non è vero, come ha da uno suo 431 mandato di là: anzi par si dica il soccorso di Ale-magna a li inimici prepararsi, ma non poleno esser fra dui mexi in Italia. Dal Castellano di Mus si ha per lettere di 24, come li inimici sono a Suenza el anduvano verso Cautarino, et per più avisi l’ha da Milano come in quel giorno et il sequenle, ch’è hozi, dieno insir de Milano grandissimo numero de fanlarie per andar a soccorer Lecho. Item, da ogni parie si ha li inimici desegnauo venir avanti et (presto?) con certezza si baveri. Scrive esso Proveditor, è sia consultato di far andar il signor Cesare Fregoso cum quelle genie verso Biagrasso, eh’ è apresso Milan ; et questo per divertir et romper li desegni di ditti inimici, benché con grandissima dificulta si potrà condili' quelle fanlarie senza darli danari. Beri andò domino Antonio da Castello con bon numero di fanti et alquanti homini d’arme sollo Trezo, et introno in lo borgo el sachigiorono quello el conducendo via maxime vini cum cari; et li sleteno per cinque bore sempre scara muzando con quelli del' castello. Levándose le genie el retirándose, spagnoli sallorono fuora et si comenzó una bella scaramuza de archibuseri et moscheti, el loro • cum archibusi, etiam i moscheti el sacri, et durò da una hora et meza, el li rebalerono nel castello, et ne morse da ogni parie et feriti, circa 14 morti, feriti da 20. Et nostri partirono con il botino el pregioni falli di quelli di la terra di Trezo. Et bes- sendo lontani da cerca uno miglio, gionse a Trezo da 50 cavalli de spagnoli venuti da Milano, quali non volseno venir più avanti, ma passorono sul bergamasco el preseno da 50 cavi de animali. Et li slralioli nostri erano a Ponlerol, li dele la calca et rescoseno li animali et ne preseno di loro, el se tutti li slralioli si alrovavano de li, perchè ne era venuti qui a Cassano el a Trevi, non scampavano alcun de inimici el erano lutti pregioni. Item, el conte di Caiazo con domino Zuanhatisla da Castro beri andorono sollo Milano, et trovorono do bande di homini d’arme spagnole, et tolto soìum 30 di soi cavalli li andono a trovar, el loro non volseno aspelar, pur ne fu preso dui o tre, et per quanto si ha fu feriti li lochilenenli di esse gente spagnole, et se aspeclavano, si lieu eram o morii o presi. Sicché eri in Ire loci si scaramuzò. Però si mandi danari, clic non é tempo che questi soldati fazino 60 di la paga. Domenica fu lato una festa a Trevi ; vi fu il signor Gubernator, lui Provedilor et quasi lutti li capitani. Fu posto, per li Savii, la expedition di sier Carlo Contarmi va Provedilor zeueral, videìicet paga per doi mexi ducali 280, per coverte et forzieri ducati 30, per cavalli ducali I4U, per il secretarlo ducati 30, ut in parte. Fu presa. Ave : 147, 27, 1. Fu posto, per li Savii del Conscio et lerraferma et ontani, una lettera a sier Zuan Moro provedilor di P armada, el datoli l’ordine di passar in Puia subilo con P armada in caso el Capilanio generai non si trovasse de li, aziò non si dimori; el dalo tutla la Commissione lo data al Capilanio zeneral di mar. Fu presa. Fu posto, per sier Lunardo Emo savio del Conscio et li Savii di terraferma, che da li Procuratori sia tolto ad impresiedo ducali 10 milia, videìicet di quella di dira 5000, de supra el ultra 5000 per irritò, et dati a li Proveditori sopra P armar et mandati a P armada ; el siali restiluili del deposito del sai Decembrio 1528, et se mancasse, di quel di Zener, i qual depositi fu ubligati a la restilution di la (ansa et bora è liberati; el se li Procuratori non havesse li danari, li possino tuor a cambio per Lion perquesla prima (¡eradi la Resureclion a danno di la Signoria nostra. Fu presa. Ave : 132, 54, 19. Fu posto, per sier Lunardo Emo savio del Conscio el li Savii a lerraferma exerpto ster Gabriel Moro el cavalier, uno impresiedo a le terre di lerraferma con certe condilion ut in parte. La copia sarà qui sottoscritta. 421*