437 KDXXVIt, DICEMBRE. 438 ha promesso venir et portar la corona, adeo che compila ditta dieta si farà la coronation solene ad Albaregale gloriosamente, che la città di Buda è tutta disfilla et brusata, nò ha caxa che habbia coperto, nè ante ad fanestra, nè valve a porte, che par esser in le Filine di Babilonia. Nè crediate che quei rabufali et rozi hongari, homeni barbari et bestiali anzi mera barbaries cosi rabufati et incompositi che non si poiria desiderar più idonea forma per spaventagi da ucel', facessero ponti 4 asse a coprir, pur una busa da dormire, de modo che le ten ie et trabache non manco sono utile et necessarie dentro da Buda che al campo. Mirabil cosa è a veder la diligenti» usata da turchi in quele chiexie in cavar ochii, taiar teste, braze et gambe et mnrlurizar un’altra volta tulle le statue et pycture di santi et sante ; el ancor si advertise che dove erano effigiati solto le croce et altre pycture homeni in abito turchesco, come spesso occorre nel cervelo de fantastichi pyetori, a tali è slato perdonato et sono itesi et non guasti. Et in vero miserabil è veder così bella città superba di edificii al costume de la quondam Roma marmo-rizata tutta sacrificala ad Vulcano, et di iuexlima-bile ruina conquassata. El palazo vere regio, et del quale non è degno questo paese, è ileso et salvo cuni quele superbe et alte dorale sale da le quale solea el re Mathias far tremar d’ogni intorno la pannonica rabia : et in esso palazzo o castelo è alogiata la maestà del Re, dove è stata cum tutto lo cxercilo fino a li 9 de Seplembrio 15*27, fra il quàl tempo fu fatto un poco di disordine in ama-zar forsi 500 hongari gregarii in Pesi; cosa se-quìla per rumor nasciuto Ira todeschi et hongari al comprar de la carne, et poi in maledila per incuriosità (sic) de capilanei. Ma opporlunamentesi porlo la Maestà del Re et fé optima provision, castigò el quietò. A li 9 veramente di Setemhrio inlen-dando la maestà del Re che ’I Vayvoda olim pretenso re di Hongaria era relirato a certe sue ca-stele dove radunava exercilo et copie auxiliar, desiderando ultimar la guerra, mandò il conte Nicolò da Salmo capitanio di la cavalaria, el Marco Siech over Silich capitanio di la fanlaria et il Palatino del regno de Hongaria cum arlelaria et ponti et ogni cossa necessaria, et la iunior parte di lo exercito a la volta del fiume de la Tissa de la Transylvana. Quali partili da Buda el sopra litto giorno di 9 Seplembrio pervenerno ad Agria, et quela subito hebbe abandotiala da !500 cavali vayvodescbi. El cussi ditto Vayvoda se retirò apresso la Treissa overo Tissa, fra due acque che si coniungono in ditto fiume, dove si è fatto forte et ingrossato di genie Ira piedi el cavalo, fra po-lachi, valachi, hongari et transylvani circa 15 fino 19 milia. Hor lo exercilo regio, passato Agria, gionse a la rippa del fiume per gelar il ponte, et ivi primo gionse a fronte de inimici con el fiume picolo in mezo; et si acostorno a una lega presso I’ uno a l’altro, d»ve, lemporizando una nocte, circa 1000 cavali vayvodescbi trapassati venirno a la volta de l’artelaria di l'exercito regio, nel quale continuamente la mità di l’exercilo per vicenda faceva le guardie giorno el nocte; de modo che giongendoli essa cavalaria non li trovò sproveduti come pensava, ma li discaricorno (ulta l’arlilaria cossi al buio, pur venendo da presso a le mano. Tandem fumo conslrelti vayvodescbi a fugir tra quele palude, dove il giorno sequente li fumo con l’arlelaria insmaltati in quele fangaresche acque. In questo mezo andorno da forsi 2000 cavali vay-vodeschi in Agria drieto a lo exercito regio, qual era in deditione rimasta senza presidio, et quella ribelorno a la regia Maestà, et li inlercluserno le viclualie do modo che rimase lo exercito con man-chame.ilo de molle cosse necessarie et ne ha patito alquanti giorni. Ma la maestà del Re, hessendo in questo mezo stata avisala che ’I Vayvoda bavia reinforzato lo exercilo, subito mandò il conte di Mansfelt et uno de li signori Schliech cum 1500 cavali et 2000 fanti, li quali apresso de lui bavia retenulo a Buda, in aiuto di l’exercito suo. Li quali gionti ad Agria, ritrovandola rebelata, la presene per forza el sachezorno tutta, et amazorno chiunque vi era sufficiente a portar arme; dove fu fatto grandissima occisione. Deinde, con gran quanlilade de vicluarie vegnirno a lo exercilo regio cum questa viloria et cum la viluaria necessaria. l i questo mezo lo illustrissimo signor Ca-ximiro marchese di Brandiburg, il quale dapò la gionta a Buda sempre era stado amalado da fluxo, morì, et cum lui molli homeni di l'exercilo regio, el di principali. Et a Buda, dove era stalo gran concorso di hongari a la dieta non ancora principiala, parendo le cose regie sopra la bilanza, 283 paulatim se ne andavano, el comenzava a la regia Maestà, quello favor che fino a l’hora bavia avuto, a mancarli, quando oblene a tempo de summa rei dimicalum, fino che fu a li 28 di Scplembre. Essendo già lo exercilo regio rcfrescalo de vitualie et rinforzalo di gente per la venuta dd conte di Mansfelt et altri sopraditti, volendo venir ad asai-