523 MDXXV1II, GENNAIO 524 po, et però meterá indusiar; et prima bisogna veder se’ 1 Papa sarà con la liga. Et ha mandato qui il vescovo Sypontino per dimandar Ravenna et Zervia ; et non se impazassemo in dar li benefìci. Li havè risposto li mandaré uno orator qual tratará questa materia con Soa Santità, et bava electo et si expedirá presto ; pertanto è bori indusiar, con altre parole. Et li rispose sier Lorenzo Loredan procurator, savio del Conseio, qual più non ha parlato in renga in Pregadi, et fé bona renga dicendo non fa per nui tuorse il Papa contrario come al tempo del qu. suo padre fu tolto papa Julio per uno vescoà di Faenza, che fé liga conira de nui et ne tolseno fina Liza Fu-sina ; et bisogna compiacer il Papa ; et che semo 2800 zenlilhomeni, 200 solo atende a benefìci; sichè non bisogna ruinar tanta nobiltà ; è sta vendù li ofllcii etc., con altre parole assà persuadendo il prender il possesso. Andò la parte : .... di no, ... . non sincere, 36 del Mocenigo di l’indusia, 150 di la parie. F,t fu presa. Fu posto, per li Savii, zoè alcuni, che a Pedi-ruoba in trivixana, dove è 7 ruode di acqua, se ne fazi altre 12 qual siano vendute, et del trato si fazi la spexa ; et siano electi per questo Conseio 3 no-beli nostri vadino super loco con spexa di loro di ducati 10 al zorno et di la soa fameia et inzegneri ; et tornati vengino con le sue opinion a questo Conseio, ut in parte. F.t perché volea alcuni contradiría, videlicet mandar prima li electi poi terminar di le ruode, non fo mandata. Fu ledo una suplieation di sier Marco Mudazo fo sopracomito in ponente con sier Alvise d’Armer proveditor da mar, et la sua galia si rompete a..... et ave gran danno ; per tanlo dimanda li sia concesso il capitanti di .... su l’isola di Candia, solito darsi per quel rezimento, et questo per .... rezimenti. 339* Et fu posto, per li Consìeri, che sier Imperiai Conia rini qu. sier Rizardo possi refudar i beni paterni licet sia passà il tempo che dispone le leze, per non baver haulo notitia avanti. Però sia comes-so a li Proveditori sora la revisión di conli, inque-rissi etc. Ave : 145, 6, 6. Fu presa. Et nota. Il ditto sier Imperiai Contarmi è rimasto oficial al dazio del viri. Et havendo inteso del brieve del Papa die portò il Legato zerca il vescoado di Zervia esser dentro alcune parole che diceva li esortano a darli il possesso come a cose nostre, el sopraditto sier Alvise Mocenigo el cavalier Consier, andò in renga et fé lezer ditto brieve, et disse non 1* hav.ia più visto, perché per la gamba soa vien un di si un dì no ; ma inteso queste clausule è di opinion di suspender la dilla parte. Et cussi fé una bona renga, meglio che la prima ; et messe di suspender la dilla deli-beration. Andò le parte et .... li Consieri altri Cai di XL et Savii messeno star sul preso : 4 non sinceri, 8 di no, 85 del Mozenigo, 98 di star sul preso. Et di do balote fu presa. A dì 26, Domenega. Fo la matina in Collegio il Legato del Papa, al qual per il Serenissimo li fo ditto come era slà dà il possesso del vescoado di Zervia ; di che ringratiò molto. Poi esso Legalo monstroe una lettera da Paris del Cardinal Salviati di 6, che scrive come el sperava l’acordo con lo Imperalor seguirìa, etc., ut in ea. Vene dortiino Zuan Andrea da Prato brexan, eleclo Colateral zeneral, vestito di veludo cremexin uno .... fodrà di martori, et una barda di veludo in testa, acompagnato da li oratori di Brexa et nitri zenlilhomeni, tra li quali sier Lorenzo Braga-din fo capilanio a Brexa-suo amicissimo; el qual in Colegio ringratiò di la eleclion sua, prometendo fedeltà. Et li fo dato il iuramento et poi falò cavalier per il Serenissimo, el postoli una cadetta d’oro al collo ; et sier Francesco Donado el cavalier et sier Andrea Trivixan el cavalier li calzò li spironi iusta il solilo; et con le trombe avanti vene zoso a la sua habilation in chà Dandolo in cale di le Rasse, dove fece pranzo a molti. Da Todi, del procurator Pixani, di 20, fo lettere. Nulla da conto ; solum zerca pagamenti et di quele zenle. Et come a Orvieto è grandissima penuria di viver. Et che lui non ha alcun ordine nostro, ha mandato sier Velor Soranzo a Fan et queli lochi a pagar li lanzinech et slratioti sono de li alo-zali, aziò si uniscano con Lutrech venendo avanti. Copia di una lettera di Paulo Luzasco, data in Mortara a li 22 de Zcnaro 1527, scrita al magnifico conte domino Hironimo Sa-vorgnano. Magnifico signor mio honorandiS'imo. lo penso che per una del mio canzelier vostra-signoria debba esser informata de la scaramuza de mo’ quarto di ; però non li scriverò altro se non questo, che li prometto la fede mia che in vita mia non ho mai visto la più bella nè la più slrela certamente. Nui non eramo più de 80 compagni de li