215 MDXXVII, OTTOBRE. 216 nvisi, et che l’armata dèi re Christianissimo sarà a ordine in mar fino zorni 20. Del procurator Pexaro, da Pavia, di 14, hore .... Come il duca di Milan era stato in coloquio con monsignor di Laulrech exortandolo a non passar Po, et andar a l’impresa di Milan, che sarà facile. E1 qual li ha risposo humanamenle che l’ha deliberato di andar, et farà più fruto che andar a Milan. Et se l’achaderà che lanzinech calli polrà tornar subito, dicendo Antonio di Leva mi ha mandato a dir che ’1 voi dar Milan in le mie man, con questo lo tegni per il Re, et non ve lo dagi. Item, come saria passato dotnan, ma a requisition di alcuni capitani di sguizar'r che dava danari a le soe zente è restato ; et conclude omriino si levarà el andarà a Belzoioso. Scrive il partir la mattina del nostro cxercito per Lan-driano ; ma lui havia voluto fosse restà a la Certosa 11 a Pavia. Fo publicà in Rialto la parte presa in Conscio di X, di bandizar li cornabò che più non si spendino. Item, fo publicà iusta il solito, in corte di palazo, una crida per li Provedilori a le biave, che atento vien messo molta imbriaga (loglio) in li for-menti el mandati a molin, che de coelero non si metti sotto pena ut in proclama, et (aia a chi acuserà. In questa malina, fo principià a lezer in Hu-manità sier Antonio Thalesio cosentino, novi ter conduto a lezer a li secretari perii Conseìo di X, con ducali 100 a l’anno. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zouta. Fu preso dar certi danari a sier Lunurdo Emo è sora le artellarie, per comprar salnitri, zoè per mexi 6 ducati......al mexe di danari di le presente occorenlie. Fu intrà sul processo di quelli mandò fave a Ravena, tra li qual sier Marin Pixani qu. sier Antonio, el qual confessò haverle mandate pep esser povero zenlilhomo, et non vi eran leze che devedasse. Et preso il procieder; fu preso che ’I ditto sia bandito per uno anno. 140* Item, sopra sier Zuan Enzo qu. sier Francesco, qual etiam lui mandoe stara . . . . , ma fo a Loreo relenuti, et posto il procieder. Pende ; sì che si expedirà uno altro Conseio. Di sier Domenego Contarmi, da Landria-no, di 15, vene lettere. Come erano li, ma con poco numero di fatili, et non stanno sicuri. Da Ravenna, di sier Alvise Foscari prò- veditor, di 14. Come hozi essendo ritornato da Faenza domino Zuan de Naldo, riporta haver auto dal reverendo domino Bernardino da la Barba, come queste città di Romagna .haveano mandali sui nuncii a li cardinali reduti a Pavia, cum farli intender non voler per alcun modo per presidente qui in Romagna il magnifico domino Francesco Guizardino. Da li quali cardinali haveano liauto in risposta che cussi facessero di non acceptarlo, imo procurasseno di prenderlo, et quando non possino haverlo vivo lo fazino amazar. Item scrive come è slà preso uno mantoan veniva da Roma per li fatili nostri, con salvo conduto del Capitanio zeneral, el qual è di Gatfolo, et havia anelli, arzenti et danari del sacho di Roma. Le qual robe, fatto inventario di tutto, manda di qui aziò quella termini quello li par. A dì 18, fo San Luca. La mattina, fo let- 141 ter e del procurator Pexaro, da Pavia, di 15, hore.....Come di novo era stato con Lutrech exortandolo a voler restar; el qual havia ditto al tutto il seguente voleva partir, et passar Po, ma non saria in Iodio che ben non potesse so-corer et tornar calando lanzinech, et voi andar a socorer il Papa. Da Crema, del Podestà et capitanio, di 16. Come hozi si aspectava lo illustrissimo signor duca di Milan a Lodi, qual ritorna di Pavia. Et lo illustrissimo monsignor di Lutrech in tulio ha deliberato passar Po, et dimane credo farà lo slogamento di Belzoioso, con presuposilo però non passar il parmesano expectando li lanzchenech soi, et combater quelli veoesseno conira la liga, lassando di qua bon ordine. 11 campo nostro penso sii pur a Landriano. Da Milano hanno fallo cride di novo che niun uscisse fora, et ognor vanno fortificandosi. Rumano case assai, et attendeno ad exiger la contributione quanto pono. Da Feltre, di sier Lorenzo Salamon podestà et capitanio... Con avisi di fanti di sopra. Da Vicenza, di sier Zuan Contarmi podestà et vice capitanio. Con avisi ut supra. Di Bàssan, di sier Marco da chà da Pexaro podestà et capitanio. Con avisi ut supra. Di Padoa'di sier Pandolfo Morexini po- m» destà et sier Santo Contarmi capitanio, di heri. Manda una relation di uno...... Di sier Piero Landò capitanio zeneral, da le Merlere a la Villa, di 24 Setembre. Come si partì da Caxopo.