danneggiato questa nuova impresa, che costò non pochi sacrifici fu proprio negli ultimi giorni del 1910. Quando mi recai a visitare il porto per osservare i danni cagionati dalla mareggiata, rimasi preso da un certo qual senso di pietà. Tutta una scarpata sprofondata e inghiottita dall’acqua; il binario a scartamento ridotto, sul quale si soffermano alcuni vagoncini della nuova ferrovia Antivari-Vir Bazar, contorto e di' slocato, sporgente e pendente per buon tratto nel vuoto. 11 porto è racchiuso fra due moli e misura una superficie totale di ettari 1 10 di cui ettari 60 occupati dall’acqua ed ettari 45 dalle calate e spazi per i binari ferroviari. Per lo sviluppo totale delle banchine si sono previsti circa 5000 metri lineari. Si ritiene che tale sviluppo possa essere sufficiente a smaltire tutto il movimento delle merci, oltre il movimento postale e quello dei passeggeri. Saranno poi impiantati dei macchinari per lo scarico e carico delle merci dai piroscafi ai carri ferroviari. La linea per Vir-Bazar parte già dal piazzale presso la base della breve penisola Va-lovica, donde si è stabilito che anche debba partire il futuro raccordo ferroviario verso Scutari di Albania. A nord del porto si costruirà più tardi un quartiere operaio, per il quale fu già assegnato tutto il terreno compreso fra il mare, la strada carrozzabile per Antivari-Vir Bazar e la diramazione per la villa reale di Topolitza. □ 90 □