307 MDXXVII, NOVEMBRE. 308 procurator Savio dii Conseio, dicendo questa guar- | da non imporla, s’il volesse andar via el porave andar. El Capilanio zeneral al tulio poi partirsi dii campo si non ha questa liheration, e non fa pe<‘ nui etc. Da poi parlò sier Daniel Renier el cons'ier, il qual inlroe in l’opinion del Trivixan el Mero; et li rispose sier Francesco Morexini Savio a terra ferma. Andò la parte, e fu presa. Quella dii Collegio ave ... . non sinceri,.... di no, di quella di Savii ... di sier Daniel Renier e altri... El questa fu presa, el fo comandà grandissima credenza. Fu poslo per li Savii d’acordo una lettera a sier Piero da chà da Pexaro procurator, oralor apresso Lulrech, in risposta di soe lettere, come laudemo l’andar verso Roma di monsignor di Lulrech con le zente, maxime hessendo seguito l’acordo col ducila di Ferrara. Tamen si remetemo a Soa Excel-lentia ; pur saria bon sustenir il Pontefice etc. ut in litteris. El il Conseio fé rumor, dicendo si scrive di Ferrara el nui non sapemo alcuna cossa, e tulta la terra non parla di altro. Adeo ave 56 non sinceri ; * fu presa. Et visto questo, la Signoria e il mormoro dii Conseio, con dificultà Zuan lacomo Caroldo andò da li Cai di X e tolse licentia di lezer una lettera di sier Oaspero Contarmi orator, da Ferrara, di là, hore.... qual avisava come, essendo stali in consulto li oratori con il Ducila il dì avanti fin hore 10 di note, el poi la malina fin hore 22, tandem è sii concluso, e il Ducha lo mandò a publichar con trombe in piaza. Scrive si partirà adì 17, el porterà 11 capitoli. Fu poi posto per li Savii del Conseio e lerra ferma eccepto sier Valerio Marzello, che la conduta ha via il signor Iulio Manfrou morto a nostri servi-cii sollo Cremona el poi dala al signor Zuan Paulo suo padre, etiam morto sotto Pavia, qual è di 100 liomeni d’arme, sia data a do fioli dii qu. Iulio Manfron nominati Zuan Paulo el Iulio, qual per esser zovencti, 50 sia governali per Pier Paulo Manfron, et 50 per il conte Brunoro da Porto che era locotenente in campo c zenero di Iulio. Sia dato 50 cavalli lizieri al conte Oddo Fortebrazo fiol dii conte Bernardin, ut in parte. Et sier Valerio Marzello Savio a terra ferma voi sia dala al conte Oddo Brazo, fiol del conte Bernardin, 50 homeni d’arme, perchè deta compagnia, dii 1513 era dii padre, fo dà al conte Carlo suo fiol qual fo morto et poi ai Manfroni. ltem, 50 bomeni d’arme sia dato a Zuan Paulo Manfron da esser governala per Piero Paulo Manfron, et domino Brunoro da Porto, ut in parte. Et primo parloe ditto sier Valerio Marzello in favor di questi brazeschi e di la fede del conte Bernardin, facendo lezer molle lettere di la Signoria in suo favor, e come suo fiol fo morlo solo Mi-lan in bataia da sguizari, el fe’ leger una lettera del Serenissimo, era Proveditor in campo a Meslre, di la promission li mandò a far Lunardo da Dresano s’il se voleva acordar con l’Imperalor, qual la repudiò, e altre lettere, el èslà nostro Governador. E questa condotta era sua, fo lolla per esser vecchio, datoli ducati 1000 di provision, e poi reduto a ducati 600; sichè questa fazion non è da mancar, qual è fidelissima etc. El li rispose sier Gabriel Moro el cavalier savio a terra ferma ; ma il Conseio non el voleva al-dir, adeo convene venir zoso. Da poi il Serenissimo si levò el parlò in favor di la opinion di Savii, dicendo la moier di Iulio Manfron vene in Collegio, fè lachriamar tutti, morlo il marito e il suocero a nostri servicii ha presta ducali 7000, et 500 ha voluti per far li exequii di suo marito a .... Et voi etiam prestar alla Signoria ducati.... milia è in man di Irati di Santa lustina con utile di 12 per 100. Per lanlo lauda questa conduta sia data a dò so fioli, ai qual li fo promessa per questo Senato, e proveder di cavali lizieri el fi