501 MDXXVUI, GENNAIO. 502 323 Copia di una tetterà di 15 Zener 1527, da Forlì. Monsignor illustrissimo, così rechiesto dal Pontefice, ha restituido la cìtadela dì Parma et fatto relassar la rocha de Imola che leniva il Saxadelo, et facto intender al signor Sigismondo Malatesta vogli relassar Rimeno. Et lui ha mandato da Monsignor predillo, et fatolì intendere che li è servitore • et per fare quanto sua signoria gli comanderà, su-plicando sua signoria, ad non voler levar de casa se prima non li fa avere una recompensa. Sua Signoria lì ha dato bone parole. Alti 1G erano per andar a Cesena, et ha fato intender monsignor Lau-trech che fin bora è andato inlertenuto per non saper la voluntà del Ponti fi oe, et che hora che Sua Beatitudine li ha promesso volerlo adiutar in ogni cosa, anderà inanli a più potere. L’armata ha preso per forza Castel genoese in Sardegna, et sachegiato et messo molti de quelli homenì a remo. Sasari si erano renduto et erano intorno ai Anchìarì ; benché sii terra forte, speravano haverla per esser fornita. Sumario di una lettera di rectori di Vicema, data adì 17 Zener 1527. Sono ritornati alcuni mandali per noi a Trento, quali dicono che le biave qual se diceva condurse de lì, sono biave comprale per uno mercante a Ala per condurle a Rovere di Trento per mercantie et non per munìlion. ltem, uno altro che vien di Covra, terra de Grìsonì, qual è passato per Marau et Trento, riporta che l’Archiduca ha messo una ìmposìtion di 5 per 100 de le inlrade de li soi subditi ; et che per questo una banda ditta Risles, con-* finanle con sguizari, li ha rebellato et datosi a svi-zari et hanno fatto uno altro canton. Scriveno ha-ver mandalo fino ad Ala alcuni, quali subito gionti, quanto ri porterà no aviseri. 3061 In questa malina in chiesia dì Frari Menori, hes-sendo slà quella conzata benissimo con tape/arie et altri preparamenti, et sopra il coro puarelii (sic) et li apostoli vestiti con camisì et piviali, fato uno soler grando lì apresso il pergolo, et conzà il coro et parte di la chiexia per la solennità di batizar uno hebreo di anni 17 nominato Vivian Gol di Jacob fiol di Anselmo dal Banco primo zudio di ri- (i| La carta 325* è bianca. clieza di più di 100 milia ducati, el qual studiava et si voleva maridar in una sua cusìua con gran dola, tamen hessendo persuaso da alcuni frati, videlicet maistro Borlolomio da Venelia, ha voluto farsi cbrislian. El il padre et la madre é venuti a persuaderlo stagi in la fede ; lui consunte di voler esser chrislian. Et cussi hozi si dia batizar. Per il che la chiexia fo piena tanto, che dal coro a la porla granda non era alcun loco vacuo; fo stimado più di 10 milia persone. El ditto Zudio vene benìssimo vestido di negro zipon di raso negro, uno sagio dì pano negro, et barda negra in testa, el senlò davanti il pergolo dove era preparalo di balizarlo. Et fo predicato prima per dito maistro fra Borlolomio, qual é dotto. Vi era monsignor episcopo di Baius orator del re Chrislianissimo, el l'orator del marchexe di Mantoa. Et poi, per uno epìscopo aparalo con la mitria in testa, qual è piscopo di Scutàri sufraganeo di Verona, nominato..........fu solennemente baptizato, et fono compari li predilli do oratori et alcuni altri. Ma prima fu zercato la elemosina per chiexia, et lutti dava ; etiam posto a le porte cassele come se fusse iuhileo, dove si bu-(ava danari per lui ; el Irovono in tulio hozi de contadi ducati 00 et non più. Et compito, ditto monsignor di Baius lo messe di sopra et con trombe et pifari per esser venuto a la fede di Chrislo, et lo menò a disnar con lui dove si dice starà. Et acciò babbi qualche intrala, si voi (ar un ruodolo che tulli prometta qualche danar lino ducati 300, et con quelli comprarli qualche inlrada. Quello sarà, Idio lo sa. Si dice, il padre haverli ditto non hesserli per mancar. Sichè questa inulina fu occupala in tal speclaculo. Aduncha il primp di de anno, zoè dì questo mexe, a San Marco si bap-tizò uno altro hebreo dodo el si chiamò Camillo, et a questo li è slà imposto nome Paulo, qual si dice lezando le epistole di San Paulo sì ha incou-vertìdo. Dapoi disnar, per questa causa non fu fato Gran Conscio, et li Savii si reduscno, et non fu lettera alcuna. Se partì hozi lo arziepiscopo Syponlino nonlio del Papa. Va a Pexaro per ritornar a Orvieto dal Papa, non havendo potuto oblenir l’intenti} suo. Vene in Collegio sier Ilironimo da Canal de 35(5* sier Bernardin venuto capitanio del Golfo a disarmar, insieme’con sier Polo Juslinian sopracomito. El era vestito di vìolelo veludo et referite iusta il solilo.