527 MDXXVHI, GENNAIO. 528 scolo, i quali vencno a tante con sier Domenego Contarmi, et rebalotadi, rimase ii Contarmi. Item, feno gratin a sier .... d’Avanzago, di sier Hironimo, rimasto oficial ai levanti, et non l’Iia età di 25 anni ; presta ducali 100 per anni . . . Item, preseno una gratin....... 2 Di sier Tomà Moro proveditor generai, da Cassati, di 25. Come scrisse inimici esser fuori di Milano el andar a la volta di Chiarelo. Essendo ritornato il signor conte di Caiazo da la coraria con 4 presoni spagnoli presi a la volta di Peschiera sotto Milano, de li quali si ha non esser ussito niun de Milano di qua. Ben dicono che vien lanzchenech di la Banda negra in favor nostro, et die li vanno per incontrar, et nui niente sapemo vengano in favor nostro ; pur con molla ¡stantia lo dicono. Item, manda lettere del signor Cosare Fregoso et di domino Paulo Luzasco. Si atende a fortificar Melzo con ogni solicitudine, et se li manderà due bande di cavali legieri, zoè quela del Vicoaro et de missier Hannibal di Lenzo. Hozi s'è fatta la monslra di la compagnia del signor Camillo Ursino, con questa pioza. Da Salò, di sier Hironimo Gradenigo prò-veditor et capitanio di la Riviera di brexana, di 24. Come, havendo mandalo una sua spia a Trento et a Bolzano, riporta come a le bande su-perior fanno grande provisione di biave el farine ; etiam di altre munilione, et dicono voler venir in Italia a la fine di Febraro. Et che Ferandino ha rotto il campo del Vayvoda, et che possiede tutta l’Hongnria pacificamente, et che era andato con il campo a Belgrado et sperava haverlo. Scrive lui starà atenlo ; se altro intenderà darà aviso. • Adì 28. La note et la malina fo grandissima pioza, et non fu alcuna lettera da conio. Da Cassati, di sier Tomà Moro proveditor generai, di 25. Come li inimici, come scrisse, sono venuti a Milano, zoè li lanzchenech el spagnoli ; li italiani sono rimasti in Lomelina con il conte Filipo Tornielo. Si ha per exploratori, come li inimici sono a Milano questa malina sono ussiti con 4 pezi de artelaria et vanno verso uno loco ditto Chiarelo, et si dice sono grossi. Subito hauta questa nocle tal nova, scrive haver facto cavalcar il signor conte di Caiazo et domino Zuan Balista da Castro per intender li andamenti di ditti inimici. Beri seguile uno caso qui in campo, che doi fioli di domino Paulo Longena con uno fameio aspedono uno domino Galeazo da Orti el crudelmente lo feriteno per certa sua inimicitia vechia ; el qual ferito corse da lui Proveditor cridando: «Pietro da Longena mi ha fatto far questo. » Per il che subito fece prender li dilli fidi del Longena fino in chiesia, et li ha dato di la corda et forma processo contraN di loro ; per il che tulio il campo è in grandissimo leror. Scrive si ha certo in Lomelina esser restalo italiani col Tornielo. Se cussi sarà, se revoearà il signor Cesare con il resto di le gente che venga di qua, et si starà vigilanti con bone custodie. Item, per un’altra lettera di bore 6, scrive. Hozi esser lettere del signor Cesare Fregoso, date in Morlara a li 23, che il conte Filipo Tornielo se ritrova in Novara con forsi 800 fanti, in Borgoma-nier cinque insegne, al ponte Pietro Bolicella benissimo fortificato de repari con fanti SCO. 11 resto de li inimici che erano in Lomelina, son ritornali a Milano. Si manda doi canoni per il signor duca di Milano con polvere al ditto signor Cesare, per expu-gnar le ditte terre tenute per inimici in Lomelina. Scrive si seguita a pagar li a Cassan le fantarie, et ogni giorno si fanno pregioni de inimici, non mancando di baler le strade. Et hozi sono venuli fuora di Milano alcuni lanzchenech spontaneamente, et sono venuti al nostro exercilo a pigliar danari ; el si spera che ne venirano de li altri. Da Lodi, di sier Gabriel Venier orator, di ... . Coloquii bauli col signor Duca, qual vo-ria si ingrosassemo di fanti, el lui ne faria 2000 ; et non aspectar a tempo nuovo, et altre particularilà, ut in litteris. Da Udene, di sier Zuan Baxadona cl do-tor, locotenente, di 26. Manda avisi hauti di Vcn-zon zerca le «ose di 1’ Archiduca, come in quele si contien, qual ha da far in Hongaria. Da poi disnar fo Pregadi, et oltra le lettere scritte di sopra : Da Veia, di sier Mar in Poi ani proveditor fo ledo lettere, con uno aviso bauto da Fiume. Et par turchi siano venuti in li borgi di Jayza. Item,% di certe artelarie si dieno cargar per mandarle a Otranto e Brandjzo ; el avisi del Vayvoda qual sia potente con exercilo etc., ut in litteris. Da Feràra, di sier Antonio Surian do tor et cavalier, va orator a Fiorenza, di...... Del suo zonzer lì mandato a incontrar dal signor Duca, qual li fé preparar una stanzia el fatoli le spexe. Poi lui andò a visitarlo, et scrive coloquii hauti insieme. El qual si ha dolesto del Papa che non vuol ratificar l’acordo fatto con Lutrech, et che l’ha mal animo conira de lui, nè etiam voi