<553 I MDXXVin, FEBBRAIO. 654 za li soi beni non siano molestali, con dir erano debitori del publico nel tempo veneno al governo. Quanto a la liberlà loro, par che questo li sia mollo a core clic al tutto quella república restasse in libertà ; et sopra questo ha dillo scriverla al Papa. Zerea il duca di Ferrara, che ditto prothonotario Cambara instò li fosse restituito Hozo et Modena, li mandano a dir Soa Beatitudine per adesso non innovi cosa alcuna, perchè terminata questa impresa presente, per via di accordo o di arme, poi tal differentie fra il Pontífice et il duca di Ferrara se terminerà per iuditio del re Christianissimo el di questa Maestà, ltnn, manda do oratori al Pontefice a congratularsi di la sua liberatione. De qui di tormenti sono venuti navili de Fiandra assai, che se non era si moriva da fame ; et di arcollo mostra sarà bona sazon, per esser venuta aqua in questi di che hanno inondà assai etc. Da Cassati, del provedador Moro, di 27, hore 16. Come le gente mimiche erano in Lumelina, sono "ionie in Milano el hanno lassato in Novara fanli 500 Et per lettere del signor Cesare Fregoso si ha, haver aviso che el conte Filippo Tor-nielo era sta preso a Milan dal signor Antonio da Leva el messo in castello ; et che a Milan si ha el conte Lodovico Belzoioso feva fanti a furia. Per lettere del Caslelan di Mus, de 25, si ha come in Milán hanno deliberalo soeorer Leco et più presto perder Milano che Leco, per es9er quello la chiave per dove sperano soccorso ; et ha localo la impresa a Gaspar Visperger colonello de lanzchcnech qual molto brava (ti andar a simile impresa, et dice che se la !iga non farà el debito suo desegnano essi ini- * mici far tal ruina nel bergamasco, che monsignor di Laiilrech presto Io sentirà nel reame. Siehè bisogna star a l’cria, et dove bisognerà, soccorer ; el bisognando far la giornata. Et più, di le volte inimici bravano andar a uno loco el vano a uno altro. Heri si fu a Melzo con il Governador et quelli capi, et visto, si starà a veder li andamenti de inimici, et a lutto è sta fatto provisione. È sta scritto a Brexa fazino 1000 fanli di le vallale et li tengano apare-chiali per penzerli bisognando sul l>ergamasco, dove è da 700 boni fanli con el conte Hercule Rangone. El signor Cesare venirà di Lumelina a Biagrasso sotto Milano se inimici enseno, per darli zelosia el romper li desegni loro. Item, da esploratori molto fidadi, dai quali si ha sempre il vero, si ha li lanzi-necli in Milano esser mollo eorozadi con el signor Antonio da Leva et voleno danari ; ma queste genie presto se quietano. Copia de uno aviso del Castelan da Mus, hauto da Milano. , Anchora che sia falla la deliberalion de dar soccorso a Leco, pur fino a qui non si mette in oxecti-tione, perchè la provision si è locala al colonello Gaspar, qual mollo brava de venirli con gran ordine; ma perché è forza o portarli le viclualie, overo venir lì sì forti che si guadagnino le trinzee et voi vi levate. Però la cossa ha bisogno de gran delibera -lione et preparamento ; ben sono fatti alcuni arconi de pane, ma bisognando condur lauti impedimenti per quelli lochi : ancora li bisogneria grandissima scorta. El che non pò essere facendo li federali la mila del debito suo, zoè melendo boti presidio in Abiagrasso et in Cassano, che non cessano de turbar questa città et Busto et Monza. Ma se, vedendo tal sicurezza da ogni canto chV li noi potessemo venir a far lo effetto conira voi, noi non se ritiraressemo da la impresa, chè tanta confusione metaressemo nel bergamasco, che la fama sola del fallo, qual vorrebbe a Laulrech, et in Franza, baslarebe a dare grandissimo carico a Venetiani apresso li confederati. Pur non vi lassale mai smarir voi, che non siamo più per pigliar un pularo fin a la gionla del soccorso; se non per vana timidità vostra non lasate viclualie a quel contorno ; et più legeretc nel seguente bolelino de altre cosse, qual do a uno altro per bon respeto. Item, dal conte Claudio Rangone si ha. 0 Per a visi de due spie si ha, esser passalo da Milano a Mariano da 1000 fanti, el giù dui giorni non trovarsi el signor Antonio da Leva ; chi dice per paura di lanzinech esser ascoso, chi per esser In campo. El che dilli lanzinech voleano danari et sachigiono le bolege per lo taglione, qual li genti-Ihomeni non voleno pagar. Copia de avisi hauti da Milano. Come Sabato proximo di nolle partite da Milan cerc-a 1000 fanli fra spagnoli el italiani et andorno a Mariano del monte di Brianza, et dicesi clie vogliono andare a soeorer Leco, et già è falla la preparatoti di la monilion el viclualie in Milano per tal eflelo, et che hanno totalmente deliberalo. Item, • che 'I signor Antonio da Leva sono doi giorni che non si scia dove egli sia ; chi dice che è andato con