341') 525 mei et 60 archibusieri a cavalo con zireà 70 homenl d’arme, et se imbatessemo apresso Novara a tre mia in 200 cavali lizieri et meglio di 100 homeni d’arme con 2000 fanti, quali venivano a imboscar-se apresso de'quì per farne saltar etc. Io lasso considerar a vostra signoria se’1 bisognò havet core < t usar P inzegno, più che ’1 ne bisognava relirar per una........Alora li maiori et minori possono esser teslimonii se io son ocha o pava-ro. Io senza lassar combater niun homo d’arme, nè la mila de li mei compagni per la gratia de Dio senza perder spana de terra contra el mio volere et senza perder niuno de li mei compagni, exeptuando una ferita che bave uno in una cossa, un cavai che fu amazalo et dui feriti, io resto con guadagno di sei di loro ben a cavalo et ben armati. Et lutto questo eh’ io scrivo a vostra signoria sono l’Evanzelio ; se de li è stato altramente hanno grandissimo torto ; questo contento ho in mi ch’è dir il vero pur sta di sopra. Heri, un’ hora inanti zorno, el capitanio Zucaro se partì da Novara et andò a la volta di Milano con li lanzichinech, le zente d’arme et quela artelaria grossa che havevano de qui. Il signor Cesar et mi andasemo insina a le porte de Novara el fessemo dar una grossa alarme a queli che ge son rimasti ; ma non volse venir fora niuno se non un tiro di man lonlan da la porta. In el ritornare svalisasemo dioce o 12 fanti sbandati, el una frota di cari de poveri vilani che andava a la terra. Stomi spedando una patente che die mandar il nostro clarissimo Proveditor al signor Cesar, et io, venendo, me darà causa de servire di bon core. Da poi disnar fo Gran Conseio, el vene il Serenissimo. Fu fato eledion uno al luogo di Procura-tor, et niun passoe. Del Conseio di X rimase sier Nicolò Trivixan fo Cao del Conseio di X qu. sier Gabriel, qual lui si tolse, et 4 XL Zivil. > Da Cassati, di sier Tomà Moro proveditor zeneral, di 23. Come P altro zorno fu a veder Melzo. Herl se li mandò il conte Claudio Hangon con 500 fanti, et il capitanio Andrea da Coregio et il capitanio Bernardo Manara, in tulio numero 700 fanti, et la compagnia del ditto capitanio Claudio. Tutti sono archibusieri excepto zerca 50 fra lanze et alabarde, et dimostrano esser valorosa genie. Hozi esso Proveditor et zerca 60 Ira archibusieri el fanti sono andati a Melz, et visto il loco un’ altra volta, (t) La carta 340' è bianca. 526 et si ha deliberato fortificarlo di rcpari »presso li muri per esser debile. Hozi se li ha mandato lì a Melzo falcondi 3 con bou numero di guastatori. Si solicila mandar guastatori, et si ha scripto per tulio aziò ne vengano in quantità, el per far star nimici sopra di sè perchè Melzo è longi di Cassano verso Milan mia 5 sopra la strada granda va a Mi-lan. Scrive, si dice li inimici hanno lassali a la volla di Lomelina li italiani, et tutta P altra gente ritornarsi a Milano ; et che già parie di dille gente son venute. Del proewator Pexaro, di 23, da Pexaro. Del suo zonzer lì con Lulrech, el partirano el di seguente per Fan. Scrive come li a Pexaro è slà molto honorato et achurezato, per esser terra del duca di Urbin capitanio zeneral nostro. A dì 27. La malina, fo lettere di Fiorenea, 341* di sier Marco Foscari orator, di 19. Manda un aviso haulo di P armada, da Sardegna, come bavìa hauto vitoria contro alcune zente di P ixola che li fono a P incontro, et hauto vicluarie et faclo gran prede.Mancava a prender solum Chayro, ch’è la principal terra. Et che per uno Lanlo venuto a Ze-noa si havia nova, che 12 fuslecon do gaiioni erano a l'ixolc Deve col Viceré che di Spagna vieneno a Napoli ; el qual Lanlo era venuto per avisar P ar-mirag io Andrea Doria vadi a trovarlo et prenderlo. Vene P orator di Franza episcopo di Baius, soli-citando si mandi danari al Pexaro per pagar le zenle, etc. Vene P orator di Franza, et parlò in consonante sicomc ne ha scritto l'Orator nostro da Fiorenza, che si agumenli quel exercilo è de lì, ol loro faranno 5000 fanti. Vene P oralor di Ferara per cose particular, di certo patron di navilio è slà preso, qual era con formcnli. Da Cassan, di sier Tomà Moro proveditor getterai, fo lettere, di 24. Il sumario di le qual scriverò qui avanti. Da poi disnar fo Conscio di X con la Zonta ; et feno do di Zonla in luogo di sier Nicolò Bernardo é fuor* perché si caza con sier Francesco Donado el cavalier Consier, el di sier Domencgo Trivixan el cavalier procurator, si caza con sier Nicolò Trivixan intrado del Conseio di X. Et rimase sier Do-menego Coniarmi el Consier da basso el sier Polo Nani fo Cao del Conseio di X, qu. sier Jacomo ; et cazete sier Lunardo Emo savio del Conseio, sier Valerio Valier, sier Gabriel Moro, sier Andrea Fo» MDXXVIII, GENNAIO. ✓