477 MDXXVllI, GENNAIO. 478 309' Copia di una lettera scripta a la Illustrissima ') Signoria, la guai mandò el Podestà inclusa in una sua, a dì 13 Zener 1528. 310 Da Bussan, di sier Gabriel Barbo podestà et capitario, di ... . con alcuni avisi liauli di Alemagna zercha preparation di lanzinech, ut in eis. Da Udene, di sier Zuan Moro locotenente, di....., con uno àviso haulo da Vcnzon zer- ca re Ferandino, ut in eo. La copia del qual aviso scriverò qui avanti. Da Padoa, di sier Santo Contarini capi-tario, di heri. Manda una lederà haula da li Selle Comuni, zerca lefcose di la Alemagna eie. Da poi disnar fo Pregadi, et miralo in le opinion di risponder a l’arziepiscopo Syponlino nun-lio del Papa zerca Ravenna el Zervia el li episco-pà, qual insta la risposta. Fo adunca posto, per i Savii del Conseio, ex-copto sier Lunardo Emo, sier Piero Morexini et sier Filippo Capello savii di terra ferma, die post verba generalia di la observanlia nostra verso la Beatitudine Pontificia ma prima a la Santa Cliiesia per la qual havemo speso laidi danari et spanto tanto sangue, et spendemo, nè semo per mancar. Quanto a le richieste falene, nui mandaremo a dir l'opinion noslra a Soa Santità per uuo nostro am-basador, dal qual la intenderà il tulio ; con allre parole di questa substanlia. Et è da saper. Prima il Serenissimo si levò et fé la relalion al Conscio di quanto havia dillo esso arziepiscopo Syponlino in Collegio, ltem poi Baius, demani il Datario che vene heri a visitarlo. El sier Lunardo Emo savio del Conseio vuol si rispondi più gaiardamenle, come si mandarà dal Papa il procura lor Pixani......Et si scriva in Franza, in Anglia et a monsignor di Lulrech. Et sier Valerio Marzello et sier Gabriel Moro el cavalier savii a terra ferma, voleno che se li rispondi che nel Senato havemo elecli Ire, uno per ordine, quali parlerà con soa signoria di questa maleria. Pertanto sia preso che sia elecli uno Consier, uno savio del Conseio, et uno Savio di terraferma auditori a questo efTedo. |i) U cart» 309 I bianca. El primo parloe sier Valerio Marzello, dicendo tulli è di opinion non ge dar nè Ravenna nè Zervia, ma andar scorando. Però la so’ parte mele tempo di mezo. Et poi parlò sier Lunardo Emo per la soa opinion. Et poi parlò sier Francesco Bragadin savio del Conseio. Et li rispose sier Gabriel Moro el cavalier per la soa. Et sier Alvise Mocenigo el cavalier, consicr, fè lezer una sua opinion, eh’ è di darli la negativa ; che adesso non è lempo, et di vescoadi, che volemo ben ludo ricognoscer dal Papa. El volen- 3 io* do il dillo sier Alvise Mocenigo parlar andò in renga ; 1’ hora era larda, 3 V», et fo rimessa a doman, comandando di questo grandísima credenza. A dì li. La malina vene in Collegio l’oralor di Manloa. Da Imola, del procurator Pexaro, di 11. Del zonzer li a bore . . . con monsignor illustrissimo Lulrech, eh’ è mia ... . da Bologna, et le zenle soe. Et subito zonlo, la rocha che era in man di Zuan di Saxadello, foce renderla al gu-bernalor del Papa che era in la Ierra di Imola. Et par babbi Soa Excellentia haulo uno brieve del Papa li fazi restituir Rimano (olio a la Chiesia per il signor Sigismondo, el Lulrech voi fargelo haver ancora che prima havesse opinion in conlrario etc. Scrive, come volendo passar alcuni fanli di là del fiume .... montali in una barella, per esser l’acqua molto grossa alcuni si anegorono. Scrive è pessimi lempi et pioze ; et come cessarà l’acqua, si parlirano per Piasenza. Item, se li manda danari. Da poi disnar, fo Pregadi per expedir la maleria principiala. Fo lelo uno reporlo di uno Michid Corvalo stato in Hongaria, la copia del qual scriverò qui avanti. Del Capitario zencral sier Piero Lando, fo lettere, di 29 et 3 di questo, dal Zante. Del suo venir 11 con . . . , galic, per andar in Candia et a Napoli di Romania per visitar quelli luogi. Et ha-vendo inteso esser zonte lellere di la Signoria nostra a Corfù, l’ha mandale a tuor et aspelerà fin le zonzino. Scrive haver per via di Candia, hanno di Alexandria, di 25 Novembrio, come le galie erano carge, chi dice di lin chi di altro. Item, per uno galion partilo da Vollo, ha nova esser venuto comandamento di la Porla che lutti li navili se carga-vano a quelle marine biave, le facesse condur a Coslanlinopoli per far biscoli. ltem, tulli li marau-