365 MDXXYII, DICEMBRE. 30t) elio haría facilmente resolata la cosa cum magior avantagio s’è fata. Mò ogni cosa starà bene cum la liberation del Papa, la quale cum la andata a Orvieto reputo liberalissima. Attenderano a pagar le zente, nè però possono esser tìnite di pagar fino a zorni 15, et prima non ussirano di Roma, lo ho scritto a longo per informarla bene, et forse che barò anche scritto confuso ; pur intenderete in questa quanto è. Scrito fin qui. Questa sera si ha sottoscritta la nova capitulalione, zoè la gionta in la prima. Vi dico che fra doi zorni il Papa partirà ; per tutto dimane consignarano il castello questi cesarei et so li lassarà dentro homo per Nostro Signor assetandolo meglio se possi. Lasserassi in Roma Conservatori et altri oflciali cumsueti et forsi Legalo • ¡1 reverendissimo de Colonna, et le zente non sono per partir de qui fin zorni 15, et forse anche (ulti li danari in quel tempo non potrano esser in ordine et che tarderano più. Noi cardinali che siamo deputati hoslaggi per Napoli, diman o da poi diman saremo consigliati in mano del signor Alarcone, qual dice che per darci comodità ci terà -1 over 5 zorni in casa sua in Roma per poter proveder di le cose necessarie, che certo non si ha cosa alcuna più, et per non si trovar qui cosa che vaglia, non se pigliarà se non quel che sarà più che necessario, et si soliciterà de partirsi più presto si potrà, perchè meglio si starà fora de qui et cum più largeza. Et però mando a vostra magnificentia il presente servitor qual si parte cum chi va a Civilacastellana per consignarla, et porta seco salvocondutlo. Vostra magnifi-centia scia perché va ostaggi ; il Papa sarà a Orvieto. In quello che potrete cum modestia solicitare la nostra liberatione come padre, non sarà male; pur il tempo et la occasione vi consigliarà, et segua ogni cosa, del tutto ne sarò contento. In castcl Santo Amolo, a zorni 3 Dccembrio 1527. Li spagnoli haveano fatto hozi un poco de amu-linamento cum dire esser assassinali da li capitani che liberano il Papa avanti siano efelualmente pagati ; pur non sarà niente. La cosa seguirà et noi doi hostagi che dovemo andar in mano de Larcone non scio ben se dimane andaremo, perché lo Alarcone ha avuto questa notte una gran febre. Da poi dimane el Papa partirà. Li hostagi scampali deveno esser li da voi, et scio che li acarezale. Non altro. Mi racomando. Fiuus Franciscos cardisalis Pisasus. Summario de li capituli fatti tra li signori 2371) potentati de la lega et lo signor marchese di Mantoa, a dì 7 de Decembrio 1527. Primo. Li signori de la lega sono obligati haver in prolelione el signor marchese de Mantua, li figlioli, descendenli el successori suoi nel stalo el tutto il suo dominio el sialo che 'lliene al presente, et che’l lenirà per l’advenir, in qualunque modo, et defenderlo in perpetuo contra qualunque potentato, sia qual se voglia, non exceptuandone alcuno, ancor che fussero de quelli clic sono compresi in la lega che gli volessero far guerra et dar alcuna molestia, tanto clic durará qucsla lega, et anche da poi che la serà finita in perpetuo con arme spirituale et temporale, con le forcio et a spese loro proprie et de cadauno di loro signori de la lega, etiam senza esserne mercato dal prefalo signor Marchese et soi successori. Item, li prefati signori de la lega sono obligati a non far pace et lega o tregua con alcuno senza nominargli dentro et includerli el prefalo signor Marchese con conservatone de tulio el slato el dominio suo, et con remissione de qualunque iniuria, caducità, privalione et pene in che forse el fosse incorso per la presente confederalione, el in che si potesse dire che ’1 fusse incorso per qualunque causa. Item, sono obligati defender al prefato signor Marchese et suoi successori il castello di Solarolo et mantcnirgelo con tutte le possessione, rasone et perlinentie che ’1 tiene et gode al presente, el hanno promesso far che la Sanlilà de Nostro Signore da poi che la serà in loco securo fra il termino de un mese, el li suoi successori nel pontificato, confer-marano el ditto castello al prefalo signor Marchese, cosi che sempre in l’advenire lo polrà goder liberamente come l'ha goduto fin al presente, el gode. Item, hanno promesso far che Nostro Signore tenera il prefalo signor Marchese per suo et de la Sania Chiesiacapitaniogenerale,come é sialo Gnora, con le conventione et capituli contenuti Ira Sua Santità et Sua Excellenlia, et in caso che Sua Ex-cellenlia prefata servisse actualmente a la prefala (i) U carta 136' è bianca.