301 MDXXVII, NOVEMBRE 302 19*2 Copia di una lettera di Roma, di Sigismondo, (da la Torre) di 6 Novembre 1527, al signor marchese di Manioa. Dimani partirono li spagnoli, infantane et li cavalli legiori di Homa, et si inviarono al camino di Viterbo. Doveano medesimamente partire le gente d’arme; ma si sono amulinati, et beri benché si facesse assai por reconciliarli, pur non ci fu ordine ; bozi gli ha da parlare et progare assai et offerirgli per soventione quatro ducati por uno; ma si è in opinione che non lo faranno. La causa perché si sono amulinati è stalo un sdegno che hanno preso, per essergli stato consigliato o promesso de consigliare Nepe per allogiamento, et poi l’ordine è sta revocato, che 1’ hanno dato a la infantaria spagnola ; così da questa occasione se hanno preso a mostrare quel che forse haveano prima in animo, essendosi sempre lamentali de maltralamento. Dicono voler andar ogni modo nel regno. De le cose de Nostro Signore si spora pur bene, nè se aspecla altro che la tornata del secretano Serrone che non può tardare tre giorni al conto che si fa. Si è ditto qui, che’l campo di la lega si è relirato a Foligno, et francesi che già erano passali il Po sono tornati adietro: chi dice por todeschi novi che vengono, chi dice per stren-gere Milano, havendo previsto lo apuntamento di Nostro Signore, et chi dice per la pace, che è come conclusa fra la Cesarea el Christianissima Maiestate. Ma queste cose non le scrivo se non per dirgli quanto si tiene qui, perché già so che là si sanno meglio. 193') A dì 15. La mattina. Se intese beri esser morto uno da peste a San Moisé apresso il caxou, in casa serada, et questa malina fo levato et porta a sepelir in Lazarelo. J)a Cassan, di sier Domenego Contarmi proveditor generai, di 12. Scrive come, zerea agu-mentar le fantarie, per opinion sua et del signor Governator, non volendo per adesso luor altra impresa è danaro butà via, perché con quelli 3000 fanti in zerca eh’ é in campo si potrà ben vardar li stechadi ; ma bisogna pagarli, el desidera il zonzer del datissimo missier Thomà Moro prcrvedilor, suo successor, qual porla danari con lui. Item di Milan ha, Antonio da Leva esser amali) La carta 198* è biacca. lato et non star bene, et in caxa sua si manza pan de meio, et che il dì di San Martin non si bave pan in caxa sua. Et altre particularità, ut in litteris. Da lerrara, di sier Gasparo Contarmi orator, di 13, liore .... Scrive a li Cai di X la conclusion fata col signor duca di Ferrara, et si formava li capitoli et instrumento, qual doman sarà fatto. El cussi fo publicà por la terra tal bona nova ; et come fo ditto, li capitoli è questi : che'1 dillo Duca intra in la Ioga, et dà 10Q lanze et 200 cavalli lizieri el 6000 ducati al mexe per mexi 0 et quello tempo di più che vorà il re Cristianissimo; a lui la lega li promette manlenirlo di Modena, Rezo et Rubiera. Item, darli Novi et Co tignola, il qual Novi lo tien al presente .... et Codignola la tien la Signoria nostra a nome di la lega dove li é proveditor sier Zuan Antonio Justinian, qu. sier Marco, posto per il proveditor di Ravenna. Item, se li dà per moglie al fio! primo genito di esso Duca madama Reniera cugnata di esso re Chrislianissimo. Item, la Signoria nostra li dà la caxa era di esso Duca, qual papa Julio la volse et la donò al Legalo è qui episcopo di Puola, et cussi per la Signoria ge fo data, et lui ha scosso i fitti el l’ha reconzata et sta dentro. Item, il Cardinal Cibo con li altri cardinali promcleno che il Papa ratificherà dillo acordo et li darà la investi* tura etc. Vene l’oralor di Fiorenza, et disse haver da r oralor di la sua republica questo acordo folto a Ferara, però si allegrava con il Serenìssimo. Il qual Serenissimo li disse : « È vero, l'bavemo con nui, etc. ». Noto. Gionse questa matina tre navilii con for-menti, vien di Chiarenza. Item, se intese, quelli 2 navili con tormento capitò a Otranto, li homeni fo relenuli el fatto discargar li tormenti, qual per il nostro Capilanio zeneral fo compradi in Sicilia. El nui sterno cussi senza far nulla conira la Puia. Da poi disnar, fo audientia di la Signoria, pu- 193» blica. È da saper. Se intese che il capitolo di canonici di Zervia, havendo inteso el suo episcopo esser morto in .... , qual era chiamalo domino .... reduti insieme, haveano eleclo per loro episcopo il venerabile domino Christofaro Viluri qu. sier Andrea dolor, canonico di Ravena, et la comunità ha eleclo oratori a la Signoria a pregar sia confirmalo. El sul lardi vene lettere di Parma, di sier Piero da chà da Pexaro procurator, oralor, di 13. Come, essendo una fama Ira quelli signori tran*