557 MDXXV1II, FEBBRAIO. 558 capitanio subilo la monstri» dilla lettera al conte di Caiazo ; el qual Conte la portò a lui Proveditor, et ba deliberato il Conte ohe li risponda el deslìdar tl ditto colonello, allegando non esser conveniente a uno suo paro desfidar le gente d’altri. Per il che esso Proveditor ha promesso la fede a li nostri lan-zinech di lenirli ancora per tre mexi ; el cussi loro hanno iurato fidelmente. Item, di Lomelina.il conte Filippo Tondello è tornato da Milano a Novara, qual era andato per acompagnar il conle Lodovico di Belzoioso, come per lettere del signor Cesare Fregoso si ha. Scrive, lì in campo non si teme li inimici, el si sta con bon animo et bone guardie. A Melzo è sia fallo alcuni cavalieri che mollo importavano, el si fa solicitar ir fortificar de lì. Di Brexa vidi lettere di sier Zuan Ferro capitanio, di 4 Come, per lettere del proveditor di Anfo, sier Daniel Trun, par si fazi mozion di zente, quale è per desender per la via de Gagnan in la vale de Vestin ; et il conle Paulo di Tarlago é andato a Lodron, qual è capitanio nominato. Item, esso Capitanio scrive di uno caso seguilo quella ina-tina, che Troian Averoldo da 7 incogniti è slà asaltato verso Santa Maria di Gratia, et datoli più di 30 feride, et é morto. Vene l’oralor di Milan, et notificò a la Signoria l’orator del Duca qual vien in questa terra a stafela. Vene l’orator del principe Ferdinando, qual sempre è slato in questa lerra senza negotiar, dicendo ......... Da Todi, del procurator Fixani, di.. . Scrive parole del Gipilanio zeneral, che’l voi far et meter ad ordine etc. Item, manda lettere di Roma, che uno corier le portava a Venelia, tra le qual è alcune in lengua spagnola; el qual corier zonlo qui a Todi le lassò a uno altro, et per quella via l’ha baule. Item, manda una lettera copiosa da Orvieto che uno scrive come erano stali dal Papa iì conle Guido Rangon el Paulo Camillo Triulzi per exortar Soa Beatitudine a discoperse per la liga, darli ducali 10 milia el scriver a Cesare voy render li fioli del re Chrislianissimo, et altre richieste falle per nome di monsignor di Lutrech, a le qual il Papa rispose che non bisognava altramente scoprirse per rispetto che cesarei è potenti in Roma ; poi non si poteva acostar a Fiorentini che non si ha portà ben con Soa Santità, imo li aprieno le ledere; con la Signoria che li ha tolto Ravena el Zervia; con Ferrara che li tien Modena, Rezo eie. Tamen che I’ è in la liga et li darà brievi et viluarie et ogni favor, et che’l vada pur avanti; el quanto a non dar danari a spagnoli, che non li poi dar perchè andando potente in reame nìun pageriì per haver beneficil più ; et vadi pur presto, et che’l non ha danari nè li par di darli, ma mandarà in campo di Lutrech el signor Alvixe di Gonzaga con li cavalli lizieri el li pagerà lui; et a scrivfer a Cesare non li par tempo. Conclude chi scrive, che’l Papa dubita che Cesare non chiami un Concilio a sua ruina. Da Reclinati, del procurator Pexaro,di 3G2* 2, liore 0 Come il- conte Guido Rangon et Paulo Camillo Triulzi referì a Lutrech quanto scrisse per le altre. Dapoi zonse monsignor.....mandato a stafela per il re Chrislianissimo acciò vadi dal Papa. Et parlando Lutrech con esso Pexaro, disse è bon non esasperar il Papa, ma trovar qualche sesto Zerca Ravenna et Zervia ; al che lui rispose che Ravenna el Zervia sono terre pertinente a la Signoria nostra, el che’l sesto è trovato a veder il Papa quello fa la Signoria per la liberation de Italia; et che papa Julio ne le tolse per forza et la Signoria protestò et si dolse sempre; et non essendo stà mai principio di guerra non volse luorle sto tempo; adesso l’occasion è venula di luorle, sprndando tanti danari come la fa, el disse : « Vostra Excel-lentia si I’ ha quatcossa lei dal Pupa, dichi, che scriverò a la Signoria ». Lui Lulrech disse non haver nulla. Item, manda lettere di sier Vetor Sora tiro qual è con li lanzinech el li cavalli lizieri con il Zi- vran proveditor a......el Lutrech voi non siano mossi. Item, Ascole et Fermo si tien per la liga. In Aquila ìntrò Sara Colonna con 600 fanti. Scrive si partirà per andar avanti, el manda una scrittura che Lulrech ha pubblicalo da mandar in reame. La copia sarà qui avanti posta. Noto. Per Collegio fo terminà mandar Nicolò di Gabrieli secretano dal Cardinal di Ancona, qual è arcivescovo di Ravenna, a dirli quanto fu preso di risponderli alento il proveditor Pexaro non ave la lettera di far tal officio in tempo ; et si parli hozi. Di Verona di 5, vidi lettere. Scrive di qui si dice che di sopra si fa gran preparamenti, et da Yspruch in qua ; però non se intende de adunalion di zente. Ben è vero die a Trento hanno fatto biscotto et masinato, dove sono do regenli per preparar le monition et artellarie. Tutti li capilani di Riva, Rovere, el altri loci circumvicini sono alla volta di Bolzan et non sono venuti ; dicono che si l’Adexe non fosse agiazalo in quelle bande, si ha ria condutto più numero di biava. Et vanno scurendo a vegnir, dubitando che le viluarie sul milanese li manchi ; ma voleno far testa su qualche loco de!