163 MDXXVn, OTTOBRE. 164 bona operalione, et domati so li darà expeditipne o a un modo, o all’ altro. Noto. In le pubbliche è questo aviso. Hanno buttalo zoso passa 100 di mure, et per l’acqua di le fosse è restale di darli la battala ; ma tien ge la daranno il dì seguente, o la sera. Da TJdene, di sier Zuavi Moro luogotenente, di primo. Manda una lettera del capilanio di Ven-zon, de ultimo Septembrio 1527. Magnifico etc. Heri scrissi che’l Principe era per venir a Vienna. In questa hora è zonto uuo savoyno merca-dante sta in Alemagna et pratica qui in Venzon, qual me ha certificato esser zonto a Vienna dicto re di Boemia. Dimandato la causa, dice non saper, ma che assai nobili vanno a trovarlo a Vienna. Del ditto Capitario, di primo Octubrio. In sta mattina m’è stado referto da uno che vien de Alemagna che va a trovar lo Ersuri se alrova a Ferrara, ha ditto a uno mercadante tedesco che’l 109 Casimiero marchese di Brandiburg si è morto di fluxo, però me ha parso tal cosa scriver a vostra signoria, perchè lo Casimiero era lo primo apresso lo Principe. Postscripta. È zonlo uno nostro cittadino di Alemagna. Dice haver parlalo cum uno frate che vien da Vienna, qual dice che se aspectava lo Principe, et lui afferma haver visto più de 3000 fanli et cavalli li quali andava chi qua, chi là, verso de casa sua. Subìunge etiam, che l’è asselado il Vay-voda cum dillo Principe, et che’l Vayvoda resta governador in Hongaria ; cosa che non se crede, sichè le cose siegue de la venula del Principe è mal segno, quimdo el ritorna. In questa mattina gionse in quesla terra sier Marco Minio vien orator dal Signor turco, è stato fuora mexi 8 et zorni ... ha ducali 200 al mexe, è venuto con la galla soracomilo sier....... Barbarigo di Candia, il qual è stato do mexi a la Cania per dubito di le fusle era sul mar. Da poi disnar fo Conseio di'X con la Zonta in materia di formenli, el del loto, per l’absentarsi Jacomo Alvise......quali ha portato via ducali 8000* poi per far provision al loto dia far Zuan Manenti. Fu posto, atento la richiesta di sier Orio Ve-nier el sier Lunardo Zanlani electi ad andar fuora a far venir qui li formenli di lerra ferma, li sia dà paga per do mexi per uno di danari de la cassa di questo Conseio, che è ducati 160 per uno, et siano subilo expedili. El ballota la parte, non fu presa. Li voleno dar solum per uno mexe. Et posto poi per uno mexe, fu presa con questa condition, che non volendo questi andar, il Collegio habbi libertà intervenendo li capi di questo Conseio di elezer in suo loco come se fosseno elecli per questo Conseio, aziò siano expediti presto, el li sia dà paga per uno mexe. Fu posto dar la trata di formenli al Polesene di Ruigo per semenar stara 5000, da esser trati di dove, voleno excetto Venezia et padoan, con certe clausule ut in parte, videlicet li Cai di X le concedano. Fu preso, alento Jacomo Alvise era al lotto fosse chiamà a li Cai di questo Conseio per rete-nirlo et ave modo di partirsi, che’l ditto io termine di zorni 8 debbi appresentarsi, aliter sia processo contra de lui, et cusi da matina sia proclamalo sopra le scale di Rialto, et che in questo interim li Proveditori di Comun fazino il suo officio conira li piezi del dillo, etc. Del campo sotto Pavia, del procurator Pe- jqq* xaro, di 4, hore 4, et poi del Contarmi prove-ditor generai, etiam di 4, hore 3. Come, havendo quel zorno continuato la battana, monsignor di Lautrech era di parer di darli la battaia, ma quelli altri signori lo disconseiò, dicendo voler continuar la battana. Pur a bore.......li guasconi vol- seno andar sopra li ruinazi et inlrar, el quelli dentro li fono all’incontro el li ribatè con occision di 4 guasconi. Et fo Irato per quelli del campo a uno camin del castello, el qual ruinó et dete adosso essi guasconi, et ne morite da 10, dove Lulrecli si dolse assai. Diman si continuerà l’artellaria, et l’altro zorno se li darà battaia. Scrive tuò il Conta rini, che etiam nostri voleano da la soa banda darli la battaia, pur esso Proveditor et il governador non li lassò darla, et che acadete che parlando il strenuo et valoroso domino Zuan Paulo Manfron conduttier nostro di 100 homeni d’arme et di primi del nostro exercilo col signor Janus governador nostro, vene una balota di arcobuso dalla terra, et . . . ..........sicché dillo Manfron statim morite. Ita volente fato, Julio suo fiol etiam condutlier nostro fu morto sotto Cremona da uno arcobuso, et questo suo padre di anni . . . sotto Pavia da una balota instessa fu morto. Di na-tion è visentin, experto et valoroso condutier, et gaiardo.