Tempo addietro qualche nube si addensò sulla vasta impresa alla quale si vollero accingere non pochi volenterosi che in Montenegro e più specialmente in Antivari, ritennero trovare un campo per le iniziative italiane. Quale il significato di quella nube? Troppa, anzi soverchia temerarietà nella impresa. Ora appunto il tratto di ferrovia che dal mare giunge fino a Vir-Bazar può dare un’idea di quale coraggiosa iniziativa si sia resa promotrice la Compagnia di Antivari. Questo progetto fu elaborato dallo stesso presidente della Compagnia, on. ing. Paganini, fratello di quell’altro ingegnere che non molto tempo fa trovò miseramente la morte in questo lavoro. 11 tracciato del tronco ferroviario, che da Antivari-Porto va su per queste gole e balze sino a Vir-Bazar per far capo al lago di Scutari, fu invero ben ardito. Bisogna considerare che ad 800 metri sul mare è il valico naturale, mentre poi la vera e propria distanza orizzontale fra i punti estremi della linea è appena di 17 o 18 chilometri. Per la esecuzione di questo lavoro si erano stanziati tre milioni di corone. Il primitivo progetto era però quello di una semplice tramvia a vapore che avrebbe dovuto percorrere la fiancheggiante strada carrozzabile. □ 91 □