321 MDXXVII, NOVEMBRE. 322 generai, di 19. Del partir del provedilor Coniarmi quella matina per Lodi, per visitar il signor duca di Miian. Item,.......... Fo in Collegio ballota far salvocondullo personal a li liomeni di la villa de San Marco et li home-di Salvatronda, sotto Axolo hanno habuto tempesta, per anni 5. Et fu preso. In questa matina, fo manda a Lazareto uno gar-’ zon di uno barbier a San Zanepolo in caxa serada, che ’1 patron trete sangue a una amorbada. 205 Da poi disnar, fo Pregadi et ordinà Conseio di X con la Zonta. Fo ledo una lettera del Gapitanio generai, da . . . . , di ... . Come essendo partito da Todi per venir a li piedi di la Signoria nostra per iuslificar il fallo suo, el essendo una zornada lontano, bave le lettere di missier Horatio suo che li diceva quanto il Serenissimo li havla ditto, che era contento che’l venisse; ma il meglio saria che aspe-tasse che Lutrech fosse zonto li in Toscana, qual immediate sarà, et dovendo Soa Excellentia venir in Lombardia, potrà venir di longo prima a Vene-eia. Unde inteso questo, volendo in ogni cosa ube-dir et far cosa grata a questo excellentissimo Dominio, ritorna al campo a Todi. Da Parma, del procurator Pexaro, vene un' altra lettera, di 20, in consonante, come quelle di beri. Da poi, sier Gasparo Contarmi, venuto oralor di Ferrara, qual è di la Zonta, andò in renga el fé la sua relation : dove è sialo zorni 25 fra andar el tornar. Disse la soa eletione fatta nel Conseio di X con la Zonta, et come l’andò, et a Chioza aspelò Zuan Joachin da Pasano signor de Vaux orator del re Christianissimo. El zonti a Ferrara, il signor Duca li vene conira, li fé grande honor, esso Oralor nostro alozò nel suo palazzo, et cussi il Cardinal Cibo Legalo del Papa zeneral. Vene etiam il cavalier Ca-xalio oralor di Anglia el il conte Maximilian Stampa conte di Melz orator del duca di Milan, domino Antonio Francesco di Albizi orator fiorentin. Hor, a la prima, esso Zuan Joachin dimandò al Duca per nome di Lutrech 200 milia ducati a impresiedo. Questo fo ribaludo dal Duca. Da poi il Duca fé li capitoli che ’1 voleva. Et da la Signoria nostra ha voluto Are et la trala di formenti, le qual esso Orator rebalè ¡usta le lettere li fo scrilo per il Conseio di X con la Zonta. Disse come a la fin fo concluso l’acordo a hore .... di ... . qual il Duca su-1 Diarii ii M. Sanuto. — Tom. XLY1. bito lo mandò a publicar in pinza. Item, el Duca ha fato le spexe a tutti li oratori erano 11; el Cardinal et lui alozati in palazo. Do volle el Duca vene fino a la sua camera a parlarli. Era lì a Ferrara Andrea dal Borgo come orator del principe Ferdinando, qual feva il tutto che non seguisse l'acordo. Disse el partir dì oratori, etiam lui. El Duca li fece grande honor; laudò Nicolò dì Gabrieli stato suo secretano ; et come il Duca manda suo tiol primogenito in Pranza a far le noze in madama Reniera, el uno suo orator novo a la Signoria nostra. El Serenissimo, venuto zoso, lo laudoe iusta il solito. Et fono ledi li capitoli, molto longi, la copia sarà qui avanti. Et licentialo Pregadi, restò Conseio di X con la Zonta fin hore 3 di nocle. A dì 23. La note et la malina et lutto il zorno fo grandissimo vento el freddo. Eri pioza, hozi vento, eli’ è un pessimo tempo da garbili. Di sier Thomà Moro provedilor generai> dal campo di Cassati, di 20. Come quelli di Trezo erano usciti fuora et preso do cavalli de nostri sacomani, et poi è ritornati in la terra. Item, alende a far le mostre dragar et rimeter fanti a le compagnie. Scrive de la grandissima carestia è in quelli paesi di vicinane. Di sier Piero Landò capitanio generai da mar, di 2 et 3 Oclubrio, da Corphù. Come era tornato il nunlio suo mandoe al Viceré di la Puia, per causa di recuperar......... Vene P oralor nuovo di Ferara domino Jacomo Alvarolo dolor, insieme con il vechio, el qual tolse licenlia di tornar a Ferrara, dicendo il Legalo episcopo di Puola non vuol asenlir di darli ja caxa iusta li capitoli, dicendo il Papa non poi darli quello li ha donà papa Leon in vila sua. Et tamen P bavera pacientia, perchè el Cardinal Cibo come Legalo a latere zeneral del Papa ha promesso di darla. El Serenissimo li disse che ’I leniva che ’I Legalo se aquietaria etc. Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonln, et prima expedileno alcune cose parlicular con la Zon-ta; et licentialo la Zonta, restò il Conseio di X serri- < plice. Et expedileno sierStephano Viaro qu. sier Zua-ne, qual è in prexon in l’Armamento, che fo Caste-lan et camerlengo a Veia, per haver tolto danari di la Signoria nostra el convértido a sud uso lire 5688 di pizoli. Et fu preso che ’I dillo sia priva in perpetuo di talli i rezimenli et odici che manizano da- 21