□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□□a LA CRUDA E CRUDELE REALTÀ Gennaio 1911. I nemici della civiltà, han compiuto le loro vendette. I sudditi albanesi sono ridotti nello stato più compassionevole di sventure morali, politiche ed economiche. I barbari si sono scatenati, quale funesta bufera devastatrice, sui figli di Scuperia e li hanno calpestati nel fango. L’Europa civile, non ha mai inteso i loro gemiti, e non ha mai dato ascolto alle loro grida di soccorso. E il tesoro di tante gloriose tradizioni, per lunga vicenda di secoli accumulato, la gesta di tanti eroi che diedero all’Albania un sacro retaggio di unità, di patriottismo, di amore al suolo natio, da custodire e difendere, l’aiuto prestato, in altro tempo, anche all’oppressore degli avi, con la promessa della libertà, non hanno potuto opporre un argine all’invasione del barbaro. Tutto è distrutto. Le famiglie piangono la perdita forse irreparabile □ 69 □