517 MDXXVUI, GENNAIO. 518 Da Verona, di redori, di 22. Come hanno Hi sopra farsi preparation di gente, et baver retenuto tutte le carete per eondur vituarie di for-inenti con le zenle caleranno. Itein, li regenti di Yspruch hanno fatto 22 capitani a far fanti. Conclusive, che caleranno al tutto bon numero di lan-zinech et presto. Da Cassan, di sier Toma Moro provedi-top, di 21, hore 7. Come hozi ha fallo la mon-stra a la compagnia del conte Claudio Rango» di fanti 500, molto eleta, con beli hornini et apti a la guera ; sichè è sia belissima inonstra, et dimane se gli daranno danari. La compagnia del conte Hercule Rangon hozi si parte da Modena et viene a lo esercito con 500 altri fanti non meno boni et apti, come se dice de li sopradetli. Terzo giorno inimici preseno uno castelo chiamato Peschiera sopra il lodesano, et quell erano dentro si reseno senza aspectar colpo di artelaria, nè pur di arcobuso. Si tien sia reso voluntariamenle perchè se intendevano con inimici. Zà tazorni per lui Pro-veditor fo scritto di questo al signor Duca che ’1 provedesse, et cussi a Santo Angelo, perché se intendevano con inimici. Esso signor Duca rispose di volerli mutare ; tamen non fece nulla. Etiarn scrive haver aquielà la discordia era fra Paulo Luzasco con il signor Cesare Fregoso andati con le gente in Lomelina ; et questo per la palente havia esso Cesaro come superior a tutti di quelo exercito, et prima ditto Luzasco non lo sapeva, tmde prese sdegno. El qual scrisse a esso Prove-ditor di questo, che subito lo mandasse altrove che per honor suo non voleva restar 11, et che ’I non aspettasse nova alcuna de lui : fin tanto non gli provedesse nè lui nè soe gente cavalcheria conira 336* li inimici. Unde esso Proveditor subito scrisse do lettere, una al signor Cesare et l’altra al Luzasco piene di humanilà et amorevole exortation a voler lassar questa gara per atender tutti ad uno line, a beneficio di la Signoria nostra, et li mandò una persona qualificata et prudente che a bocca ctiam sedasse tal diferentie. Unde, recepute esse lettere, li dilli signori si humiliorno l'uno a l'altro, et deposlo ogni loro rancore disnorono insieme et subilo l’uno et l’altro cavalchorono conira inimici, ita che li stringono mollo. Et manda la eopia di una lettera del signor Cesare, et una in-lercepta del conte Filippo Tomielo. Hora bora è giolito aviso che inimici di Milano vanno hozi con artelarie el fantarie a la expugnatione di Biagrasso, et subito se gli farà provision bona. Copia di una lettera del signor Cesare Fregoso, da Mortara, a li 18, scritta al Pro-veditor cenerai. Clarissimo signor mio sempre observandis- simo. Questa mattina scrissi ad vostra signoria del cavalcare nostro, qual fu il capilanio missier Paulo Luzasco con cavali 100 di la sua compagnia, et io con 50 homini d’ armo a la volta di Novara ; del che in questa hora 22 son ritornato et gli notifico come habbiamo trovato gli inimici luntani da Novara per miglia 3 che veuivano con 500 archibu-sieri et 300 piche et tutta la loro cavalaria per fare una imboscata, et così incontrati, subito loro se cazorno dentro una vila dove erano fossi assai, et 11 se fermorno. Noi spegnessemo a la volta sua scaramuzando; ma li cavali se volseno mai partire nè lontanarsi da soi archihusieri. Finalmente non potero tanto scrimire che pigliamo 8 cavali di loro; ma ne fu morto uno cavalo ad un cavalo legiero del capitanio missier Paulo, et 4 de li altri fumo feriti ; il che vedendo non li poter urlar nè cavarli dal forte, siamo ritornati a lo alogiamento. Ben dico a vostra signoria che da banda alcuna non gli va victualia et le strade piti non correno per il continuo cavalcar di nostri ; el non si mancherà ogni giorno infestar et perturbar li inimici, et impedirli aziò che non gli venga vlctualie, et che consumino quanto hanno fallo monitione, ben- 337 chè puoca la sia. Mando a vostra signoria una lettera del conte Filippo Tornielo intercetta, per la qual quela intenderà quanto in quela si contiene. Quanto veramente succederà et occorrerà, quam primum ne darò aviso a vostra signoria, a la bona gratia di la qual humilmente mi ricomando. Il magnifico missier Paulo basa la man di vostra signoria. A tergo : Al clarissimo signor Proveditor generai Moro. Copia di la lettera intercepta del conte Filippo Tornielo Illustrissimo et excellentissimo signor. Da poi la parlila di missier Giovan Francesco Rusta (?) et altre lettere ad vostra excellentia expe-ditte sum stalo advertito come per certeza li inimici non erano più de 1800 fanti. Ben è vero