188 MDXXVII, OTTOBRE. Sl'LTAN SvLElMANSACH. Dei gralia rcx maximus et Constanlinopolis et Imperator utriusque conlinentis Asiae, e! Europae Pepsarum et Arabum, Syriae, Mechae et Hierosoli-morurn et universac Egypti terrae et totius maril-timae dominus et Imperator etc., ad lllustrissimum DomiuiumVenetiarum.dominum AndreamGritlum Ducem, condignam et convenienlem salutationem. 120* Sappia Vostra Illustrerà, che havete fatto vostro ambassator Marco Minio et lo havete mandalo a la Porta de la mia grandissima Maieslà cum la vostra lettera, el havemo cognosuto la bona pace et amicitia che havete a la nostra grandissima Maestà, et havemo acetado volentieri et a lutto quello ha dimandato a bocca ha assentido la mia grandissima Maestà, el lo havemo spazalo et remandato a la Vostra Illustrerà. Scritta in Constantinopoli, a dì 19 Ma-eo 934. Capitolo di una lettera da Ferrara del conte Vizenzo da Mosto, di 4 Octubrio, a sier Catarin Zen scritta. Come, venendo uno Jam todeseo dii campo cesareo verso Roma con salvocondulo dii Capitanio zeneral di la Signoria el dii Proveditor zeneral, par da le barche longe sia stà preso et toltoli danari, zoie, perle et robe per ducati 3000, et ha haulo do ianduse et è scapolato. Verà a la Signoria per la restilulion. 11 qual habila qui in Ferrara et è maridato et ha Boli. Scrive, el ditto lanzinech partì a di 22 Septembrio da Nnrni dove erano li todeschi allogiali con grandissima carestia, et dice che a dì 20 si fece un consiglio tra loro et deliberalion ; li quali non stimano capitanio, nè lo voleno, di partirsi Limi da mattina a di 23 da lì et andar a Roma a dimandar le su‘e page, o il Papa, se non voleno bru-sareRoma tutta, et inviarsi brusando verso il reame, else troveranno patrone che li voglia pagare lo serviranno fedelmente, et sia chi se voglia. Dice che son stà contadi in I’ ultima resegna et che lui li anumerò 7660 che non ge ne falla uno ; ma che è vero che ogni hora tra loro se amazano per niente, che non vi è ragione alcuna, nè governo, et Ira spagnoli et loro quando i se ne trovano se amazano. Et li spagnoli hanno amazato uno fratello del capi-lanio Esse, qual era locotenenle del capitanio Geor-gio, il primo homo di quel campo; sichè cusi vanno senza regula et ordine alcuno. Scrive, costui è homo da bene ; vederò examinarlo di altro, et avisarò. A dì 9. La mattina, pur in Collegio, si aldite la 121 differenlia di Proveditori sora le camere et di Avo-gadori extraordinari zerca i libri ha mandalo a tuor ditti Avogadori di le camere di fuora, et loro Provedilori, iusta il suo Capitular, voleno andar fuora. Parlò sier Bernardo Loredan proveditor sora le camere. Li rispose sier Marco Antonio Contarini da le Palle avogador, poi parlò sier Ilironimo Contarini qu. sier Tadio eleclo proveditor sora le Camere, ma non mirato per iuridilion di 1’ oficio suo. Hor fo remessi a expedirli in Pregadi. Vene l’oralor di Milan zerca le presenle occo-renlie, et disse Lutrech voria andar verso Roma, che saria la ruina di la impresa, però exortava questo Stalo a far l’andasse a Milan. Il Serenissimo li disse è stà scritto con il Senato, et da nui non manca. N)to. Li fornenti creseno. Beri fo fatto lire 13 soldi 18 veronese, et hozi lire 14. Beri vene zerlo fermento dii Golfo, over Albania, da zerca stara 900 a li casteli, fo comprà a lire 13 il staro. La farina in Fontego la mior lire 16, il resto lire 15, soldi.....sichè è grandissima carestia, et cussi per tutta terra ferma. , Da poi, è da saper, è slà falto comandamento S molli genlilhomeni grossi hanno falto condur qui il suo formenlo, lo mandino a molin et lo metti in Fontego, Ira li qual sier Jacomo Soranzo procura-tor mandi stara 400 et altri ; cosa che mai più fu falla. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta. Di sier Alvise Pixani procurator, vene lettere, di 5, da presso Fuligno. Come hispani erano a Monlerolondo mia 12 apresso Roma, et dovendo andar a Roma convenirano passar il Teve-ron, sicché se il nostro campo fusse in ordine di fantarie, si poiria darli tal basseta. Item, ha aviso di Roma del Cardinal de....., come ha haulo lettere di l’Oralor noslro in-Spagna; ma non le poi mandar segurc per il messo. In questo Conseio di X con.la Zonta, fo expe-dito Nicolò Barbaro capitanio del Lago di Garda, qual è qui, videlicet che lui trovi li contrabandi del Lago, et li reclori di Verona li expedissa haven-do la soa parie. Item, expedileno un processo di quelli man-dono l’anno passato formenlo a Ferrara, et fo condanà sier Bernardo*Contarini qu. s:er Teodosio ducati 600, videlicet 200 a li Avogadori, 200 a