435 MDXXVIl, DICEMBRE. 43(3 a la futura impresa. Nel principio di Augusto se partì lo già preparato exercilo sotto condutla de lo illustrissimo signor Caximiro marchese di Bran-diburgo generale locotenenle, osia capitanio de lo exercilo, et molli altri homeni illustri, zoè il conio Nicolò da Salmo, marchese Sitlig, il conte Ayrdi Mansfelt et altri qual sarebbe longo scriver ; et preseno a la prima dedilione il castello de Prc-spurg, che la città già prima si teneva per Sua Maestà. Da quivi poi gionseno in Altemburg loco ile Hongara, dove aspcclando alcuni subsidii de hongari quali erano siati promessi, essi non comparendo et dubitando ditto Marchese de la perfidia hongarica, si fermò in dillo loco, parendoli senza aiuti hongarici troppo debile a tal impresa, che non haveva più che fanti 8 fin 9000 et cavalli..... todeschi; ma tutta gente veterana et capata, et forsi 1000 boemi tra pede et cavallo. Hor il so-pradilto serenissimo re Ferdinando, intendendo tal sbigolimenlo del Marchexe, subito montò a cavallo con tutta la corte sua in arme et ben in ordine di ogni cossa necessaria al campezar, et..... castris al primo di Augusto gionse personalmente ad Altemburg, et quivi confirmò il costernato animo del Marchexe al passar avanti. Ma la sera giongendoli la nova come la serenissima Regina sua consorte havia hauto uno figliolo maschio Ma-ximiliano nominalo, subilo Soa Maestà deliberò andar personalmente a la imprésa ; et cosi l’altro giorno andorno avanti. Et il castello de Posonio, qual era de là del Danubio, mandò le chiave et si rese. Il simile fcze Giavarino, al qual devene il secondo giorno. Di qui poi procedendo sempre in campagna, il tutto si rese fino a Cornar castello forle et in lo extremo di una insula del Danubio, in modo che al congiongersi de li doi rami del fiume ditto castello da tre canti ha il Danubio et da la minor parte ha la (erra de la insula, et una vita qual questi vaynoschi subito brusorno al gioii-ger del campo regio. La maestà del Re .... re-281* drizò le artelarie dal canto di quà del fiume, dove era il campo, et la nocte cum dui pezi di arlelaria mandò 2000 fanti olirà il fiume, quali potessero per terra venir al castello. Et cosi la mulina se-quenle comenzorno ad bater ultra el fiume, quale .... ditto castello, qual sempre rispose guardo fino a hora di pranso. A la qual bora, sentendo queli del castello esser ancor in la insula inimici • cum arlelaria, subito dedoro segno de rendersi ; et a descrittene presi fumo capelanii et castellani menati prigioni de qua dai fiume al Re, qual li perdonò la vita, et non fu altra iaclura che di liaver rollo cum le batarie cerio sale magne et dorale che sono in esso castello nel palazzo, et quello trapassorno le artelarie regie da un canto a l’altro horibilmente. Reso questo castello, processe il campo sino ad Strigouia, ove il easlelo si lene fino a la battaria di due hore et non più, che subilo viliachamente si rese quantunque fusse il loco alto acanto al fiume, munito da natura et per arte. Cosi procedendo il campo sempre longo al fiume, per la comodità di le victuarie imbarcale, pervene a Varscgrado loco cum palazi bellissimi senza fortezza a la riva del fiume, ma con munitissimo castelo a l’alto sopra il monte. Ivi Soa Maestà la nocte prese doe torre con do braza di muro, et in esse vie coperte, quale dal castelo deseendeno al fiume. Et quela medesima notte vayvodeschi cum un navicete mantovano (?) veneno per fornir il castelo ; ma trovando prese le torre I del fiume et le vie oculte da montar, ritornorono rebus infectis ; unde che la mattina dillo easlelo de Visrgrado, loco nel quale per la forteza é ordinato li conservar la corona regia hora exportala dal Vayvoda, essendo rimasto illeso da turchi, mandò a Sua Maestà, et si renderno. Et così in esso solo castelo fumo lassali hongari in nome di Soa Maestà, che in tutti li altri sono posti todeschi a la guarda. De là Soa Maestà devene ad Buda ne la qual era il Vayvoda, il qual partendo quel giorno da esso loco cum sua gente passò il Danubio et pigliò il camino di Transylvania overo Polonia, et il giorno sequente la maestà del Re intrò in Buda con te exercilo; la entrata del quale volse il Vayvoda con sua presentia descazar, che da l’altro cauto del Dauubio comparse con zerca 800 cavali su la rippa ad veder te exercilo a zio, et dopo il terzo saluto di arlelaria, lassando per testimonio tre cavali el dui homeni morii, so ne andò volando per quella campagna et disparse. Fu il primo et ultimo giorno che ’I campo regio vide inimici, et anche col fiume in mezo. Soa Maestà ha fatto alto in Buda, et ivi convocalo dieta generale qual comenzaria al primo di Odo-bre; a la quale se aduna tutta Hongaria et integralmente tra la Sava et Drava, dove il Svizman havia occupato la più parte in aiuto del re Ferdinando. Il simile Albaregale et tulle le terre, baroni et prelati del regno concorono a la obe-dientia ; et cussi ancor il Vayvoda valacho ha mandato; et ancora Poter novo vayvoda di Transylvania, el qual ha la corona del regno in mano,