257 MDXXvir, nera1, dal campo a Biagrassa, a dì 27, hore 21. Come hessendo zonti li a liore 20, et quelli dentro mostrándose di voler tenersi, il signor Gover-nator (ordinò) fosse Irato certe artellarie; per il che li inimici abandonorno le difese, et si reseno a descri-tione. Nostri introrono dentro et francesi,el la mete-no a saco con occision de quelli soldati erano dentro. Di Zuan Andrea doli, dal ditto campo in li borgi di Biagrasso, a dì 27, ad Agustino Abondio secretario íregosio. In questa hora 21 in zerca siamo cum lo excrcilo zonti qui intorno Biagrasso. Non li siamo stati un’ ora atomo che la si è presa per forza ; la roca ancora et ogni cosa è stata a descriptione, si li soldati come la terra, la qual tuttavia si sacheza, abenchè non li è roba de momento dentro. Per l’altra vi avisero particularmente. Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria et Savi, et fono sopra le fantarie, et ingrossar il campo, et parlalo assai. Alcuni volevano agumenlar li capi è in campo, altri per capi novi ; tandem parlalo assai et nulla fo concluso. Di Zuan Andrea da Prato vicecolateral, dal campo sotto Biagrasso, a dì 27, hore 20, a li rectori di Brexa : Clarissimi domini colendissimi. Questa malina siamo gionli qui a Biagrasso, et quelli che erano dentro se sono voluti lenir aspec-tando socorso dal Leva ; ma subito gionla 1’ artel-laria, lo illustrissimo signor Janus gubernalor senza altri repari fé trazer, el non se lirò 20 bolle che preseno le difese, et li nostri fanti introno dentro subito, de modo che é recuperalo con grandissimo honor de le gente nostre, el taiato a pezi quelli erano dentro; la Ierra a sacho ha peggio si poi. Vostre signorie mi perdoni perchè scrivo in pressa. A dì 31 Octubrio. La malina. L’oralor di Hongaria mandò a dir al Serenissimo per Cherea, haver aviso che’l Vayvoda suo re di Hongaria esser sta vincitor di le zenle di l’Archiduca. Del Procurator Pexaro, da Piasenza, di 28. Come, hessendo amaialo per un gran sfredimenlo preso, monsignor di Lautrech vene a visitarlo insieme con monsignor di Vandemon venuto di Fran-za con li 3000 lanzinech, quali è alozati li sul pia-senlin. El qual li disse non esser ancora zonto il suo nontio vien di Roma, con la verità di l’acordo del Papa fato con spagnoli. Scrive, esso Pexaro non piarii di M. Sasuto. — Tom. XLVI. ottobre. 258 potè parlarli e esortarlo volesse lassar che Pietro Navaro fesse l’impresa di Milan, per non haver tempo di poter esser con Soa Excellcnlia ; ma non mancharà di far il tulio. Vene l’oralor di Manloa, et portò una lederà di la Marchesana, molto savia. Scrive al Serenissimo, dolendosi che sier Domenego Venier suo oralor habbi rollo la fede datoli, per il qual promesse la sua laia, el esser fugilo ; con altre parole. La copia scriverò di sotto. Et poi esso oralor disse pian al Serenissimo : « Il signor Marchexe si aiegra con Vostra Serenità di la liheralion soa ». Vene sier Zuan Dollin avogador exlraordinario, et fé lezer una sua suplicalion, per la qual si duol di una f.ma levata a lui, forsi perchè ha fallo restituir danari hessendo in questo oflilio, elio I’ era slà privà di P oficio et condanà per il Conseio di X et bandito per haver mandà biave eie., suplicando sia dà laia nel Conseio di X per saper l’autor di questo, et lui voi pagar la (aia. Tutto il Collegio disse è ben fatto. Fo contessa la suplica a li Cai di X. Vene li Provedilori sopra le camere, el prac~ cipue sier Marco Antonio Barbarigo qu. sier Gregorio, qu. Serenissimo, dolendosi che per gara et odio conira ogni raxon sier .Marco Antonio Conta-rini qu. sier Andrea, Avogador estraordinario havea fallo una lermination che, alenlo il ditto Proveditor ha posto in vachela et non in libro, che 'I sia privà di P officio eie. El a l’incontro, aldilto esso sier Marco Antonio, tulio il Collegio li fo conira, el qual disse la revocaria, et cussi farà et con eifeclo. Ha torlo, perché il Barbarigo è una copa d’oro. Da poi disnar, fo Conseio di X semplice, et poi con la Zonla feno li soi capi per il mexc di Novcrn-brio. Sier Marin Corner fo Consier, sier Hironimo Loredan fo capilanio a Padoa fo del Serenissimo, sier Hironimo Barbarigo fo Cao di X, qu. sier Andrea fo del Serenissimo. ltem, feno uno secretano ordinario in loco dì Zuan Batista di Vieimi morite, Zuan Balista Novello, fo rebalolà con .... Zambon, el lui rimase. Item, parlino li 200 ducati havea il Vielmi tra li secrelarii. Da Brexa, di sier Zuan lerro capitanio, 166 di 20 Octubrio 1527, a sier Gregorio Piza-mano. Manda una lettera zonla in questa terra a hore prima di nocle, scritta a uno zentilhomo bre-xan dai signori da Lodron, qual scriveno haver haulo una lettera da uno bombardier di P Archi-duca. Et scrive dillo Archiduca haver compartito il suo campo in do parte, ad una parie feze passar el 17