445 mdxxviii, gennaio. 446 riportava l’armala di la liga havia combaluto Caiari di Sardegna ; et essendo venuto per soccorer quel loco 14 barze di Spagna col Viceré di Napoli che venia di Spagna, era sta a le man con la ditta armata, et era quela sta rotta. Tal nova, lai qual l’è la scrive eie. ; la qual ge l’ha ditto uno cavalier venuto ut supra. Scrive, haver provislo di ducati 150 per galia. Item, rimasto che fiorentini li daranno 60 miara de biscotto per dille galie per li nostri danari ; el altre parlicularilà. Vene in Colegio sier Marco Antonio Coniarmi avogador di Comun, per far comandar Pregadi per expedir la relenlion di sier Antonio Marzelo capitatilo di le galie bastarde ; el sier Gasparo Malipiero et compagni Cai di X suspese, dicendo voler hozi Conseio di X con la Zonta, per tratar questa materia importante al Stado. Da poi disnar adunca fo Conseio di X con la Zonta, et tralono si se dia proseguir la materia in Pregadi overo non. Et parloe sier Gasparo Malipiero Cao di X, che non era per alcun modo fino non si intendi quelo haverà fallo Imbraim bassa contra quel capitanio turco, qual voleva al lutto punirlo 289 come ne scrive sier Piero Zen oralor et vicebayio ; però é meglio per il Stado diferir. Et a l’incontro il Serenissimo gaiardamente, che non se dia luor la libertà di Avogidori, el a ponto et a proposilo castigar quel Gipitanio di le bastarde, eh’ è sta causa di tanto eror etc. El fu terminato, che 1’ Avogador potesse exequir al Conseio di Pregadi ; siehè li Cai di.X haveno pacientin. A dì 4. La noie, la malina et tutto il zorno piovete forte ; el redulo il Colegio, fu terminato hozi far Pregadi per la terra et cussi comandarlo, lezer le lettere el poi 1’ Avogador expedirá la materia che pende. Da Todi, di sier Alvise Pixani procurator proveditor zeneral, di ultimo. Come era morto da colica il signor Federico (do) Bozolo in 3 zorni, homo valoroso nel mestier di le arme. Era a soldo col re Christianissimo, havia . . . . ; el qual havia anni.... , et non havia (ioli, ma moglie sì. Item, • come il Pontífice era pur a Orvieto et spagnoli et lanzinech in Roma, quali haveano baulo da Napoli de li cardinali falli ducali 47 milia, et haveano manda a dimandar al Papa ducati 50 milia ; el qual li havia risposto non haver apena da viver, et che li cardinali voleva elezer refutavano il partito per non li dar danari, zoè . . . . Item, spagnoli erano stati per intrar in Velelri; ma queli dentro non li hanno voluti aceptar, adeo haveano manda a Roma a luor do canoni ; per il che il Papa si ha dolesto con lo agente di cesarei è apresso di lui. Et scrive altre parlicularilà, sicomc qui avanti noterò. Da Fiorenza, di sier Marco Foscari ora-tor, di 31. Del zonzer li galioti mandati per metcr su 1’ armada, di brexana, et di 200 sono zonti solimi 130 ; il resto è fatiti et manda la descrilion ; el sono mal in ordine. Scrive, sier Polo Capello sora-comilo è ilo a Pisa per haver biseoli, et è stà provisto che li haveranno. Iteni, scrive coloqui hauti con quell signori, quali volevano elezer uno oralor al Papa, ma hanno consulta è stà meio di aspelar quelo voi mandar il Papa de lì, acciò il Papa non entri in voler far ritornar Medici in Fiorenza eie. Di sier Zuan Moro proveditor di l’ armada, di Fortovechio, di 2 Dccembrio. Scrive, è lì con 10 galie et 6 manca ; dubita sia mal capitate per la fortuna fu. Biasema lo galie bastarde : quelc di domino Andrea Doria è preste, e le nostre con-vien remorchiar quele bastarde. Vene l’oralor di Fiorenza per saper di novo, et maxime di l’andata di Lulrech in quele parte ; et altre cosse disse non da conto, ma voleno li soi Signori star in la liga. Vene 1’ orator di Manloa, per le cose di quel conira bando. Da poi disnar io Pregadi, licet fusse grandissi- 289* ma pioza. Noto. Fo ordinalo a la Boia a sier Stefano Barbarlo bolador, che aziò non si scriva di novo, li Cai di X li comete che non mandino lettere alcuna particular sotto quele di la Signoria ad alcun, né loro scriva nove ad alcun particular, né mandino lettere sotto le sue, privale; et solum fu concesso li soi scrivino ma non fazi mazo ; el fo manda lettere fate far per li Cai di questo, in cxeculion di una leze vechia. Item, che niun più di sotto et di sopra non possi scriver a la Boia. Da Bologna, di sier Piero da chà da Pe-xaro procurator, fo lettere, di 30,31 et primo. Come Lutrech era in consulto di la via era per tener andando avanti, per lettere haute con il Senato, die si laudava andar per la via di Toscana, et soli* citava si mandasse li danari. Item, li lanzinech era zonti al Bonden el li aspedavano a di .... Il a Bologna. Item, che aspedava venisse il signor Federico di Bozolo del campo, da Todi, qual vera in-strillo di la via. Item, solicita li danari et presto, perchè Lutrech lo molesta assai ; et manda lettere di Fraoza et Spagna. Tamen equivoco ; volse dir Anglia,