203 mdxxvii, orroBAE. 204 131') Da poi disnar fo Pregadi per lezer lettere et scriver in Franza, et da poi lete le lettere che fono assai et de Vari lochi, scripte di sopra : f Fu posto, per li Savii, una lettera a sier Seba-stian Justinian el cavalier, orator nostro in Franza, in risposta di soe, iustiGcando la Signoria nostra zerca Alexandria, et altre particularità ut in ea, come dirò di sotto. • Et sier Daniel Renier et sier Alvixe Mocenigo el cavalier, Consieri, voi se indusii a domati. Et primo parloe sier Alvise Mocenigo el cavalier, dicendo che............. Et li risposo sier Francesco Hragadin Savio del Conseio era in settimana. Li rispose sier Daniel Renier el Consier, dicendo è bon indusiar perché Baius disse in Collegio hozi, doman mostreria certe lettere haute di Franza, però meio si potrà deliberar. Et poi parlò per la lettera sier Domenego Tri-vixan el cav. proc. savio del Conseio, dicendo è bon scriver questa et se’l mostrerà alcuna cosa che aeadi a far nova deliberation et'scriver, si farà con questo Conseio, et iterum sier Alvixe Mozenigo el cavalier parloe. Andò la lettera, 63 di scriver, 138 de indusiar a doman, et questa fu presa. Fu posto, per i Consieri sier Antonio Viaro Cao di XL, Savii del Conseio et (erra ferma, che atento sier Antonio di Prioli dal Banco babbi prestà a la Signoria nostra per mandar in campo ducati 3840 . in zerca con promessa fattali dal Serenissimo in Collegio di restituirli in zorni 15 prosimi, tamcn lui si contenta di do mesi per acomodar la Signoria nostra, ancor che sia con gran suo incomodo, et è ancora creditor di ducati 8000 prestò per avanti, che è da Luio in qua, et non è slà ancora integramente satisfatto, però sia preso che passà li do mesi, li sia restituiti li ditti ducati 3840 in zerca di ogni danaro di le presente occorentie, et il camerlengo non possi far partida passati li do mesi, in pena ducati 500, se non li haverà restituiti. Fu presa. Ave : 157, 17, 2. Di sier Alvixe Pixani el procuraior prò-veditor generai vene lettere del campo apresso Fuligno, a dì 9, qual non fo lette. Et manda una lettera hauta di Roma di primo fin 5, del Cardinal Pisani suo fiol. Et il Serenissimo non volse fusse letto alcuna cosa hozi, ma ben le lettere di Spagna. Di Spagna di sier Andrea Navaicr orator, di Vaiadolit, de 27 Luio et 17 Avosto. gerive come Cesare havia espedito il Zeneral di frati di (1) La carta 130* è bianca. San Francesco in Italia, con la commission al Viceré de liberar il Papa havendo tamen da lui bone cauzion, et come l’havia affitta la comendaria de San Jacomo Calatrava et Alcantara per anni 5 a uno spagnol.........et uno zenoese per ducati 500 milia, dei qual ne davano de praesenti ducati 150 milia, di quali si dice ne mandarà in Italia, et loro si fa conto avadagnarano 100 milia 131* ducati. Scrive di le pratiche di lo acordo si tratava con il re Christianissimo, ut in litteris. Scrive come de lì é la peste, adeo attorno si muor, ma Cesare par non 1’ babbi paura. Pur se dice che’l partirà con la corte presto. Di Poma, di Hironimo Anzoleli vice colla-ieral, di 9, vidi lettere. Li inimici sono tutti in Roma, excepto li lizieri loro, che sono a Monterotondo. Se dice hesserli venuto danari dal reame per dar do page a lanzinech. Nui siamo impatro-niti di queste terre che loro lenivano, zoè Narni, Terni et Amelia ; nè altro si ha per ora degno di nolilia, salvo penuria granda di pane et biava. In questa matina partì sier Marco Contarmi el XL Criminal qu. sier Tadio eleto per il Conseio di X a mandar formenti di qui, di padoana, visen-tina et veronese, come ho scritto di sopra. Li formenti lire 12 il staro. In questi zorni fo messo in Fontego per la Signoria farina di orzo assà, a lire 5 il staro per far abondantia a la terra. A dì 15. La matina fo lettere del campo, zoè 132 di Pavia, di procurator Pexaro, di 12, hore 4. Come era stato con Lutrech persuadendolo pur ad voler non perder tanta vittoria, mostrandoli avisi di nostri rectori di adunation di zente si fa di sopra. El qual era stato sopra di sé, et etiam li avisi che Milan era sottosopra et lutti portavano via il bou et mior in castello, et tolte le vittuarie tutte del Monte di Brianza, el messe in castello. Item, come diman si aspettava la venuta del duca di Milan lì a Pavia. Di sier Domenego Contarmi proveditor zeneral, date al campo, di 12, ut supra. Scrive questi avisi di Milan, et che’l campo è disordinalo pel sacco fallo. Di TJdene, di sier Zuan Moro locotenente, di . Con avisi hauti da Gemona, siccome dirò di sotto. Vene il Legato del Papa, el qual monstrò lettere haute di Puia di certo Episcopo (?), di gran copia di sorzi et formige sono de lì, che è segni de gran prodigii. Item, disse haver lettere di Roma zerca la fìa fo del signor di Camarin, qual è...... è bon farla venir qui.