locali, ma è stato detto anche, che colle autorità locali è d’accordo qualcuno dei membri del Governo di Costantinopoli. Tuttavia tutte queste accuse vennero fatte in una forma estremamente vaga, mantenendosi in una sfera generica, senza citar nomi nè fatti precisi, senza portare alcun particolare capace di gettare una vera luce sull’insieme della situazione. Anzi uno dei più battaglieri fra gli articolisti della nuova rubrica ha scritto di non voler entrare in particolari, che egli non riputava necessario. Invece, appunto la mancanza di questi particolari non giustifica la conclusione a cui si giunge in generale, che cioè le opposizioni fatte dalle autorità agli interessi italiani siano giustificate da condizioni di politica speciali. Si supponga, che per una ragione o per l’altra, le persone che rappresentano quegli interessi, abbiano trascurato di circondare la loro opera di certe riserve o di sottoporla a certe limitazioni, o si supponga che, peggio ancora, essi abbiano imprudentemente fatto credere di essere sostenuti dal go_ verno di Roma in una forma o in una misura più larga del normale, ed ecco quanto è bastato perchè le autorità locali abbiano preso ombra, e l’ombra si sia estesa naturalmente fino alle sfere delle autorità centrali. Chi conosce il grado di delicatezza e di prudenza che è indispensabile per condurre simili trattative colle autorità orientali, se ne può convincere. □ 50 □