127 MDXXV, OTTOBRE. Li rispose: « Sia ben, ho ledo la scrittura mi al Signor, si aspetta zonzi Mislan, e poi la iustilia bavera suo loco » et che li purleria poi, et che al presente havia la febre e non podeva parlarli troppo. Et cussi dapoi andò a trovarlo. El qual li disse : a Bailo, poi che ho vi4o la ciera del Signor, sono resanato ». E lui li rispose: « E mi, quando ho visto la vostra, di morto son devenlà vivo », dicendoli facesse al tutto taiar la testa a quel tristo de Mislan rais che voleva impiar sì gran luogo. E che 1’ havia 1’ homo in caxa venuto da Napoli di Romania per saper quel comandava il Signor di le fuste erano li. Disse, zonto il fusse a tulio si provederia, e che bisognava aspettar, e che ’I Signor havia auto apiacer veder che ’I Bailo havia messo la so’ lesta. Lauda mollo esso Bailo le operalion del nostro Pro-veditor di l’armada. Di l’armada si faceva, é sta revoca e si arma solutn 10 galle sotil, quale si unirà con quelle di Rodi conira corsari. Item, scrive hanno nova il corsaro esser p.irlilo di Bocca di stretto el per questo non armano più numero, poi perchè li tempi cominzano a pesar eie. Scrive, beri de qui fo expedito lo ambasador de l’Imperador di tartari, con dirli quello è in Slado regni e quello era prima e fo cazado vengi di qui, et che le zelile dii Signor erano per questo vadino a li alozamenli. In questa mattina, in Rialto, fo comenzà per li Procuratori sier Hironimo Justmian e sier Francesco Corner el cavalier, come comessari dii qu. sier Zacaria Gabriel procuralor, a vender li soi arzenti. Vendeno per zerca ducati 1000; era uno bazil tutto d’oro, non fo venduto. In quesla mallina, sier.... Pisani di sier Silvestro a San Lio in scuola di maistro Slefanin fece una bella oration el dispulazion. Vi fu assà brigala et liomini da conto per honorarlo et si portò ben, è di età di anni .... Da poi disnar fo Pregadi, el prima fu posto per li Consieri che sier Domenego Venier electo orator a Roma, non essendo di questo Consejo, potesse venir non melando ballota tino l’andava a la sua legatone. Ave 1 Iti di si et tre di no, el cussi vene in Pregadi, che molli zorni è slà amalalo, imo mesi. È varilo e sta ben. Fu posto per li Consieri, una (aia a Liesna come apar il caso per lettere di sier Piero Diedo conte e proveditor de li, di 7 Luio, per l’omicidio fatto proditorie di uno liol di Damian Lupo da tre, ut in litteris. Dar facullà proclamarli, bandirli di terre e lochi soìum con laia di lire 500 vivi el 30U morti, ut in parte. Ave 166, 3, 7. Fu posto per li dilli, prestar a sier Marco Mali-piero qu. sier Perazo alcune cose di l’Arsenal per conzar la sua nave, videìicet taze 8 el tornali 3, lassando un pegno, overo dando una partida di banco, di pagar etc., ut in parte. 144, 12, 2. Da poi fo letto le sopradille lettere dii Bailo di Constantinopoli, di che tutto il Pregadi fo di bona voia che da quella banda le cose andavano bene, et fo laudà mollo esso Bailo. Da poi vene il Collegio fora, et letto per il Can-zelier granilo la profondissima credenza di le materie importantissime che si dia aprir al Consejo per deliberalion falla in dillo Excellentissimo Consejo di X con la Zonla, e dato sacramento a tulli sopra il in essai, e tolti cadaun in nota, si principiono a lezer eie. ut in similibus far si suol, sicome il tutto noterò qui avanti, fin qualche zorno. Di Milan, vene lettere di V Orator, di 22, 80 ' hore 20. Come il signor marchese di Pescara, per quanto dicono quelli che vieneno de li, è ancora a Belrcguardo. Le genie ispane dicono venir tulle a Salilo Anzulo, excetlo quelli quali sono messi in qualche terre di questo signor a nome di la Cesarea Maestà. El per quanto se intende, dicesi che voleno distribuire dille gente in tulio el Stalo, et a Cremona mandano fanti 1500, a Pizigalon 500, et altre terre. Di Leco eri fu tolto il possesso da li spagnoli a nome de l’Imperador con volutili di questo Illustrissimo signor Duca; il qual Duca slà meio et vas-sene miorando ogni bora più, et è lutto disposto alla volutila di questi signori cesarei. Item, scrive come era venula nova scripta, che 150 homeni d’arme spagnoli erano zonli a Marligliano. Di Verona, dii proveditor generai Pexaro, di 23, hore 1 di notte. Scrive di una relation di uno suo zerca li successi di le zelile spagnole, qual parlile eri di Pavia, et che il marchese del Guaslo era zonto a Belreguardo, dove era il marchexe di Pescara, el che dille zenle dieno venir in Geradada, et che voleno dar Milan al duca di Barbon di ordine di Cesare. Item, ha uno aviso che ’1 marchexe di Saluzo era intrato in Saluzo, la qual terra si leniva per spagnoli, el che a Verzelli era seguilo certo ru* mor in la terra, per il che spagnoli li hanno mandali alcuni fanti in ditta città. Item, esso Proveditor manda lettere di rettori di Brexa con avisi di Valcamonica. Item, lettere di Camillo Orsini et di Crema dii conte Alberto Scoto, con molti avisi. E-tiam hanno lettere di redori di Bergamo, che non poi aver danari da quella camera. Scrive aver auto lettere dii Grangis de 18, date a ...., come 6000