595 MDXXVf, GENNAIO. 596 Fu poi letla per Lorenzo Roca la risposta a la ditta lettera, composta per lui, latina et vulgar, qual etiam è qui avanti posta. Fu posto per li Consieri, Cai di XL, Savii dii Conscio e Savii di terra ferma, di donar al sopra-ditto magnifico Fernando Ilizio per la lettera por-tada di la Cesarea Maestà corone dal sol 200, aziò vadi ben satisfatto via, e il Conseio volevano li desse ducali veneliani, che vai lire 7 soldi 4 1’ uno, overo più corone, llor andò la parte, ave 5 non sincere, 40 di no, 158 di si. Fu presa. Fu posto, per li ditti, che la lansa ultima ad impresiedo, tulli quelli restano a pagar essendo falle le marelle sia scosa per lullo il presente mese a li Governadori senza don, e pasalo si scuodi con pena di 10 per 100. Ave 3, 2*2, 183. Fu posto, per i Savii dii Conseio e terra ferma, di elezer tre Savii di Zonla al Collegio per tulio Marzo proximo, posendo esser electi cadaun etiam fusseno in contumatia, el si cazaseno per parentà, el siano electi con pena eie. latrino immediate. La qual parte si babbi a metter nel nostro Mazor Conseio. Ave 2, 32, 159. Fu presa. Fu posto per li ditti, vacando la lettura greca nel Sludio di Padoa, clic sia posto a la ditta lettura a beneplacito di la Signoria nostra (lumino Bernardin Donalo, con salario di fiorini cenlo a 1’ anno ut in parte. Fu presa 159, 12, 7. Qual è a Verona, è homo dolio. Fu posto, per li Savii ditti e li Savii ai ordini, havendosi a far elcction nel nostro Mazor Conseio di 10 Sopraromiti, sia preso, che possino esser elecli de ogni officio e rezimeulo; la qual parie sia posta in Gran Conseio. Et li Consieri fe trovar la parie in contrario, che non si poteva metter,e andò a monte. Noto. Fu posta a requisilion di sier Jactimo d’Armer di sier Alvise, è rimasto ala doana di mar, et è stalo vicesoracomilo, et vuria esser eleclo; ma non potrà. Fu posto, per li Savii ai ordini, che ’1 sia dato per li soi danari uno alboro di l’arsenal per la nave di sier Gasparo Contarini qu. sier Alvise el fradelli è in Cipro senza alboro, aziò possi vegnir in questa terra. Fu presa 175, 6, 4. Fu letto una supplica di le monache di San Do-menego di Verona, haveano il suo monastero di fuora la terra, et è slà ruinà, si hanno ridule den-337* Irò, voriano certa confirmation iusla la terminatimi l'alta per sier Polo Nani podestà e sier Marco Gabriel capilanio di Verona. El leto la risposta di sier Zuan Badoer dollor et cavalier, capilanio et vice po- destà di Verona, che conseia farli tal gratia. El volendo mettersi la parte, fo impedita e andò a monte. Fo It ilo una supplica di Carlo di Strozzi, qual nara cerli enormi delicli facli in la villa di Villabona sul veronese per alcuni, ut \n ea, di notte tempo in la soa caxa, ut in ea, e voi sia dà laia contra li delinquenti e bandirli eie. E visto la risposta di sier Zuan Badoer dollor et cavalier, capilanio el vice podestà di Verona, che nara il caso come è stalo, fu posto per li Consieri comeller a li reclori di Verona che possino metter in bando di terre e lochi uno Zuan chiamato di Slrozi è a stipendii dii conte Guido Rangon da Modena, et alcuni altri nominali in la parie, quali sono venuti a Villabona armali et hanno fatto molti mali, con taia di lire 500 vivi per cadauno, et morii 300. Et fu presa, ave 150, 3, 7. Fu letto una supplicalion di sier Francesco e Zuan Ballista Moro qu. sier Fantfn, debitori di la Signoria noslra, di suspender li soi debili eie. Et posto per il Collegio di susptndarli per do anni, exceplo le do ultime decime e le (anse, ut in parte, e balolà do volle non ave il numero perchè la brigala erano in piedi, et ave la prima volta 125, 24, 2, la seconda volta 128, 11, 2. Fu posto per tulio il Collegio, exceplo Savii ai ordini, havendo richiesto la comunità di Vicenza la serviamo di una corda di passa 100 di l’Arsenal per tirar suso una campana nova di libre 5000, però sia servila dando fideiussion di pagarla, et rifar il danno, zoè restituirla. Fu presa 167, 6, 0. Fu fallo scurtinio con bollelini di do Savii sora le acque, uno che manca el 1’ altro in luogo di sier Nicolò Doltin ha refudado, el si ha excusado pur haver possession sul Piovà. Et fo letto per il Canzellier grando, che non po-leno esser tulli alcun che babbi caxe, possession o molini sul Piovà, sul mestrui, su quel di Mirai) eie. iusla la parte presa nel Conseio di X con il Collegio di le aque, et fono tolti numero 54, Ire non si pro-vono, restò 51 a baJlolar, el riinaseno: sier Beueto Valier fo di Pregadi qu. sier Antonio, e sier Francesco Marcello fo di la Zonla qu. sier Andrea, il scurtinio sarà qui avanti posto. Et si vene zoso a bore 3 V2. Exmplum Serenissimo Domino Imperatori Accepto nunlio auspicatissimi coniugii quod ili-ter Csesaream Maieslatem Vestram et Serenissi-