887 MDXXVI, FEBBRAIO. 888 giorno che gli lo rcchiederà ; et di più promette ancho accomodare Sua Maestà Cesarea per la ditla passata in Italia di 12 galee armate, et tutte le navi armale che esso re Christianissimo haverà in l’armata sua marítima per tempo di 4 mexi, che habbino a corninziare dal giorno che Sua Maestà se imbarcherà ; et ha obbligo il He darli essa armata in ordine di Spagna fra dui mexi di poi la richiesta. 7. Item, promettono le parte far liberare fra li 15 di Febraro lutti i pregionieri subditi loro et de sua partialilà cosi in mare come in Ierra, et resta tra li altri libero il principe di Orangé con la resti-tutione di tutti suoi beni, et anche la persona di Pietro Navaro, con obligo però di non poter servir ad altri eh’ a 1’Imperador. 8. Item, promette il prefato He far restituire tulli li beni tolti per soi subditi et capilanei a ge-noesi et al signor de Monaco, et a subdili di Sua Maestà Cesarea durante la treugua et sotto fede de salvi condutti. 9. Item, è convenuto tra ditti principi, che tulli foraussili dii Stato di Milano che hanno seguito le parte francese possino repatriare liberamente dum-modo non siano persone scandolose, nè che abbino comesso altri delitti ; e quanto a loro beni patrimoniali rosta messo ad arbitrio di lo Imperatore et del He ad accomodarli in fra termine de sei mexi secondo che ad ambi loro parerà ; et cosi por quanto aspella a la restitutione di beni dii signor Federico da Bozolo et marchexato di Saluzo. 10. Item, promette el Re che subito sarà gionto in Baiona o in altro primo loco di Francia, ratificará aprovarà, et giurarà li medemi capitoli in forma, et che poi fra 4 mexi li 12 stati di Francia ratificheranno et aproveranno anche tulio el capitolalo, et parimente farà il parlamento di Parigi, el qual per sua solenne sententia così lo giudicherà. 11. La regina vedua di Portogaio, sorela magio-re di l’Imperatore, resta sposala per verba deprae-senti con il prefato re Christianissimo; ma non hanno da consumare il matrimonio per fin a tanto che el Re habbi fallo et fato fare la restitutione, reinle-gradoni, ratificatione el aprobationi prodicte ; et per dotte di essa Regina dà lo Imperatore al prefalo Re li contadi di Macone et de Anxerra (sic) et la signoria de Barsobresayna (sic) che possiede pur Francia, con condilione che succedino in esse terre li figlioli di la preata Regina ; et mancando essi habbino a prevenire ne l’imperatore liberi et exempti, come di sopra renunlia essa Regina a l’altra dote sua. 12. Item, si promete matrimonio fra il Delfino el la figliola di madama Leonora regina di Portogallo, cum tulli vinculi che se li sono potuti metere. 13. ltem, son nominati per confederali de ambi le parli el Papa et ludi li re christiani et lo Archi-duca et madama Margarita ; et fra 6 mexi hanno tempo ad intrare in la pace Ingilterra, Yenetia, Svi-zeri, Fiorenza, Manlua, Siena, Luca. 14. ltem, per observanza de le cose capitolate, el prefato Re ha a dare per obstaggi il Delfino et il suo secondogenito, overo esso Delfino solo con 12 personagi francesi nominati distinlanienle qua sotto, quali obslagi si debino consigliare ne le confine fra Fonterabia et Baiona a li 10 de Marzo, dove ha da essere conduto il prefalo Re et nel medemo tempo esser liberato, et fallo le predille reslitutioni, ratilì-catione, et aprobalione, hanno da liberare dilli oslagii. 15. ltem, si ha da publicare dita pace in ogni parte a li quindece di Febraro. 16. ltem, lo dillo He promette lasciare effectual-mente la proleclione de li svizari, el de lo duca di Goldria, del duca di Vertimberg, et de monsignor Roberto de la Marchia. Li nomi et dignità ¿de li ostagli. Et Delfino. El signor duca di Vandomo. El conte di San Polo suo fratello. Monsignor di Gisa fratello dii duca di Lorena. El duca de Albania. El marescalcho de Memoransì. El gran senescalco de Normandia capilanio de li 591* gentilhomeni. Monsignor de Lautrech. Monsignor de la Tremoglia. Monsignor de Obegnì capitanio de li scozesi. Monsignor de Brione. 11 marchese di Saluzo. Stridata et publicata a dì de Sabato, a dì 24 592 del mese di Febraro 1526. Essendo piaciuto a la Maestà Divina per sua cle-montia mettere fine hormai a le grandissime Irava-glie et incomparabile ruine, le quale sono reusite a li anni passati per le continue guere quale sono state precipuamente tra la sacralissima Maestà Cesarea et lo Christianissimo re de Francia, et inclinare la prefata Maestà Cesarea a fare pace et confederatione et afiiiilà col prefalo Clirisfianissimo re; et essendo cosa per la quale meritamente se ha ad sperare