441 MDXXV, DICEMBRE. 442 tulli poi pagar con il don di 10 per cenlo, tulli quelli vorranno pagarla persa a ducali 40 per 100 possi pagarla con don di 5 per 100, e passado il termine predillo di "20 dii mese, tulli quelli non ha-vcranno pagada sia exequilo in loro come in l’altra parte si coutien. Et non fo parlalo. Andò le parte. Ave due di no, 43 dii Bembo, 136 dii Serenissimo e altri. E fu presa. Et si vene zoso a bore 3 di noie. Noto. In questa sera fo manda a Verona ducati 5000. A dì 8, fo la Madona, goè la Concrption, il qual zorno da pochi anni in qua si fa fesla solenne. Non fo alcuna lettera da conto. Vene il Legalo in Colegio a dir, come havia auto a Roma ledere di Hongaria, quelli turchi fo presi a Segna erano slà liberali, per il che lauto la Signoria havia scritto lettere a Roma e in Hongaria. Il Serenissimo disse li piaceva molto forte. Da poi vespero Colegio si reduse, el vene tardi lettere di le poste. * Di Crema, di 6, hore 2 di notle. Come hozi è vernilo Rozino homo d’arme dii signor Julio Manfron da Milano, parlilo beri a hore 15, riporla che do bandiere de lanzinech pariileno per andar a Pavia. Et da alcuni spagnoli sni amici ha inteso, che anche lor dieno partir per non tenersi sicuri a Milano. Dice etiam, che li guastadori hanno cessato de lavorar atomo el caslelo. Domino Ileclor Phisi-raga me ha referto haver per bona via, che do volle in Milano il marchexe dii Vasto et il signor Antonio da Leva et l’abate di Nazara con alcuni allri capitani spagnoli hanno fallo conseglio, el deliberalo clic li spagnoli vadano a Pavia et li lanzinech la mila in Lodi el l’altra mila in Alexandria, et che se debano fortificar il borgo, llem, dice che li Soli dii Moron, che erano in Mirabela, che sono il conte Anlonio e il fradelo, hanno condotto via tulio quello hanno possulo a Pavia, el il resto hanno bru-salo, el dicesi che la moier dii Moron etiam lei anderà a star in Pavia. Item, scrive, in Lodi se lavora con diligenlia a fortificar li bastioni, et hanno principiato uno ba-stioii di fuora comenzando da *>an Bassan el va fina il castelo. El conte Alexandro Donado hozi à parlato con uno napolitano suo amico, eli’ è banderaro in Son- 295 zino, il qual li ha dillo, come lutti li spagnoli stanno con grande timidità, et dubitano esser taiati a pezzi da li paesani, et hanno duplicato leguanle, et posto tra loro ordene de far segni de fochi fina a do bore de notte, el. passate le do hore quelli che forano fuo» gi siano soccorsi da li altri. Et per lettere particular dii ditto conte Alexandro Donado, pur di 6. Scrive come ozi, scompagnando il signor Malatesla, Irovoe un? qual è gubernator di la compagnia dii colile di Polentia, qual me disse che da poi la morie del Pescara hanno hauto ordine di star ben avertili, et la notte a hore 2 di notte far segni con fochi, e questo fanno per lenir (in) sospetto li populi, li quali li sono ini» micissimi. Item, per un’altra sua lettera, pur di 6, particular, a Zuan Morello suo canzelier, scrive come per un fradelo di uno de li soi soldati, venuto de Pia-monle, dice li foraussili hanno svalizalo due compagnie de spagnoli de cavalli lizieri, et come el marchexe de Saluzo si è con 200 homini d’armi et 3000 fanli in dillo loco. Et come li fanti italiani che sono con spagnoli sono tanto inimigali con loro, che dove i se alrovano i se amazano. 1525. Die 7 Decembris. In Eogatis. Serenissimus Trinceps, Consiliarii, Capita de Quadraginta, Sapientes Consilii, Sapientes terrae firmae. Le presente occorra]lie sono de sorte che el bisogna proveder per ogni Via possibile de recuperar quella mazor stimma de danari che sia possibile, per poter supplir a li pagamenti, quali continue bisogna farsi per lo exercilo noslro, come per de-sarmar et armar de le galle nostre, et per altre spese, le quale per zornala necessariamente occorralo far. Et pertanto ritrovandosi molli debitori de la (ansa ultimamente posta ad restituire, è ben conveniente provedere, et imperò : L’anderà parie, che tulli li debitori di essa lansa habino termine di pagarla cum el don ancora per lutto 20 del presente mese ; qual termine passato, siano subito lirade le marele sullo, el non si possi più darli alcuno don. El acciò che el se intendi queli li qual [laveranno pagato, ex nunc sia etiam preso et deliberato, che (ulti quelli quali sono de questo Conseglio, el siano de qual qualità et conditone essere si voglia, et se per conto de officio etiam continuo, come de cadauna (1) La carta 295" è bianca.