83 MDXXV, OTTOBRE. 84 ser ussite dii Slrelo galle 20, qual vien a Rodi per andar drio corsiri. Dii ditto Proveditor di l’armada, date a Corfù a dì 3 Octiibrio. Come ozi ha auto lettere dii Bailo nostro di Conslanlinopoli di 4 Sellembrio, et manda la copia. Et scrive di gran lamenti falli al Signor di danni fatti ai subditi soi, per il che li bassa li hanno ditto el Signor voi aver rotto la pace con la Signoria. Et che quel Synan ruis havia mandalo uuo homo li a la Porta a dolersi di le sue fuste e querelar contra di esso Proveditor, qual ha menale per acqua le bandiere dii Signor. Et scrive questo mai si troverà et esser falsissimo ; et si aspetta il bassà Embrain, qual a di 8 saria lì, e a di primo partirono li bassà con la Porla per andarli conira, aziò entri in Constanlinopoli con mazor pompa eie. sicome ha per una nave venula di boca di Stretto è zorni 7 parli di castelli, qual riporla questo aviso. Da Constantinopoli, dii Bailo nostro, di 4 Settembrio, scritte al Provedador di l’armada, li avisa li gran rechiami fatti al Signor e a li bassà, per il che dubita non siegua qualche pericolo, unde el Signor arma 15 galìe, capitano lo..... Et scrive prima di rechiami di la nave fo presa dal corsaro, et dimandano '24 milia ducali, perchè il soracomilo Grimani li tolseno ducati 200, et fece asaper al corsaro poi per la galìydi Embrain veniva di Alexandria con salnitri el iauizari dii Signor suso numero.....qual fu presa a Limisso da uno corsaro, di qual iauizari smontati in terra dal capitanio e slralioti li fo tolto da chi 100, da chi 200 scudi, spoiali e mallrallati. Poi vene l’aviso di quel Mislau rays di le fuste et dii tirar le bandiere per acqua e menarle a Napoli, le qual cose ha inversià l’animo di questi, el che corsari con 14 navilii, zoè do nave, galìe 6, il resto fuste erano venule lino a boca di Slreto et preso 27 navili di turchi, et di lai fusle non ha auto soe lettere. Unde li bassà li hanno dito aver rotto la pace. Ma scrive aspetta il zonzer di Embrain, che sarà fin zorni......., et vederà di acquietar le cose. Par poi babbi auto soe lettere con l’aviso di le fusle. Scrive questo Mistan è amico di Aias bassà,ma non è ancora zonto, et spiera, zonlo Embrain, farli taiar la testa. Vede è apizà gran fuoco de li, e vien credulo più le busie che la verità. Scrive a dì primo li bassà è andati contra Embrain, el qual sarà a dì 8 li, et vegnirà con pompa etc., ut in litteris Di Candia, di sier Nicolò Zorni duca, sier Donado Martello capitanio e Consieri, date a dì 29 Settembrio. Mandano una lettera del Con- solo nostro a Rodi di_____ qual etiam scrive a la Signoria et lien sia di un medemo tenor. Item, scriveno alcune nove di corsari el barze in l’Arzi-pielago, ut in litteris, et dicono dii zonzer lì do galìe di le 3 armorono P anno passalo, mancha là terza, qual è venule con aver dato de li coriedi a le altre galìe restate in armada, che è mala cosa questo, unde hanno terminato far inventario dii lutto aziò se intendi questo. Et cussi quel arseual vien svudato eie. Da JRodi, di 4 Settembrio, del Consolo nostro, ricevute a dì 12 in Candia. Come a dì primo zonse de lì do olachi con do comandamenti del Signor, che si publicò per la terra. Era che ’1 Signor havia rollo la pace con la Signoria e voleva mandar armala a tuor Cipri e Candia, e uno bassà veniria con zente per terra, el però scriveva el comandava a questo governador mandasse 300 spachi su la Natòlia ; le qual nove fo divulgate per piazza et poi vesporo quel governador mandò per lui dicendogli 51* li senlasse apresso, e li dimandò quello si diceva, el qual li disse come è scripto di sopra, e lui li disse non è vero niente, ma ben el Signor voi casligar i corsari et arma 20 galìe el uno galion, e capitanio di le galie è .... ruis e del galion Curlogoli. Scrive, dillo Consolo dubitava prima non fosse vero le nove fo ditto con parole inolio pietose, poi scrive è venuto de 11 ad abitar da Salonichii 3500 caxe. Item, 150 di zudei, e il governador ha fallo intender, li sorgoni, se voleno star slagino, el volendo andar vadino. Scrive che senza foco non vien fumo eie. Item, di dicti rectori. Avisano per certo gri- po dii Coresi, venuto di Salalia, et capitalo a..... mandano la deposilion di uno Mi cali marangon ve-nelian Inibita in Salalia e lì è mandalo, come era sopra una fusla di turchi di banchi 26, sopra la quale erano turchi 163, e trovato in mar verso Salalia una nostra nave carca di specie da cha’ Contarmi, di la qual era patron uno bastardi di ca’ Contarmi con homini 20, e dila lusta la prese, et sopra la Finiea vene do galie nostre, el la fusla, credendo di vada-gnar, andò per trovare la prima, la qual erano di le do galìe andavano in Cipro, zoè sier Domenego Zorzi e sier Andrea Coniarmi, e la prima io a le man e ne fo morti assà turchi etiam di quelli di la galìa e poi sopravene l’altra galìa, qual Irata una avellana a la fusla, a la fin la preseno e taìono li turchi a pezi exceplo alcuni pochi che si bulono a l’aqua, tra li qual lui Micali e scapolono in terra. Et dimandalo dove sia slà mena la fusla, disse non saper, et questo seguite .... ut in dejposilione.