293 mdxxv, na, de dove scrisseno di qui, e visitò monsignor di Brion venuto a incontrar Barbon, qual aspettavano di zorno in zorno;poi auto il saivoconduto da madama la Rezenle veneno in Avignon, dove era Legato il reverendissimo Cardinal Aus francese, qual li fece optima riera; poi veneno a Lion. Li vene conira il signor Todaro Triulzi con molli fora ussiti dii Stado di Milan, e li accompagnono lino a la hostaria, et hessendo lì monsignor di Praia orator di Cesare stato in Anglia, et venuto a star qui a Lion, man-dono il suo secretorio a visitar sua signoria e dirli che, essendoli grato, fariano riverentia a madama la Rezen te ; el qual disse che i fossetio i benvenuti 194 et la visitasene al lutto. El cusì andati per visitarla, Soa Excelentia. overo Maestà, perchè cusì li danno, fece dirli era impedita e tornasseno il zorno sequente; qual andati li monstrò optima riera, era inlerpetre esso signor Teodoro. A la qual (titoli le parole zeneral, lei ben corrispose, dicendo li vedeva volentieri per amor de la Illustrissima Signoria soa amica, aliata e confederala. Poi introe su ' far la liga de Italia, et che havia fatto paxe col re d’Ingalterra; la qual paxe la inleseno in Avignon e veleno la publicalion a stampa, e disse non si accorderia con Cesare, qual "vuol troppe cose, et che madama di Lanson era andata, ma torne-ria ; con altre parole eie. Et disse che avanti si partisseno li parleria un’altra volta; et cussi reslo-rono li per due zorni di più, e andati a tuor li-cantia, Sua Maestà usò ut supra, exorlando la Signoria a non perder tempo, et manderia a monsignor di Baius ogni instruzion eie. El venuti poi a passar li monti a . . . scontrono missier Francesco di Antelmi orator dii duca di Ferrara, andava a Lion per aver la resolutione del passo per andar in Spagna, e li disse dii prender del Moron; poi venuti a %m Zuane di la Moriana, dove era lo illustrissimo signor duca di Ferrara, qual li vene conira, ponendoli di sora, facendoli gran careze, ma è homo molto circumspetto. Al qual li dirnan-dono di novo. Monstrò non saper nulla e che ’1 desiderava andar in Spagna, perchè il Papa ha-vendo messo la cosa di Rezo e Rubiera in man di Cesare, lui voleva in persona andar a dire le raxon sue; et pareva madama la Rezente non li voleva dar il transito. Hor parliti, veneno a Turiti. Quella Duchessa, la qual........ Poi veneno per acqua a Caxal di Monferrà, dove quella Marchesana, fo sorela di monsignor di Lanson, li fece gran ciera et houor dicendo è servi- NOVEMBHE. 294 torà di questa Illustrissima Signoria e voria suo fiol è di anni .... fusse a soldo di quella, come è slà li soi passali. Poi veneno in Milano alozati da qui i magnifico orator sier Marco Antonio Ve-nier, dotor, el qual lo riccomanda, slà con gran spexa, non poi viver el spende assà del suo. An-dono per visitar el signor marchese di Pescara, el qual era andato di caxa a veder le zente; et aspe- 194* tato il suo ritorno lì in caxa dove l’era alozalo, venuto, li monstroe grata ciera, e intrali in camera, esso Oralor lo ringralioe del zentilhomo mandato contra a farli compagnia per segurtà loro. El qual disse P havia fatto volerit¡era per amor di la Illustrissima Signoria e di le persone nostre, laudando etc-, dicendo voria che queste cose con la Signoria fossetto accordate, eie. El qual Marchese eramolto fiaco, monstrava debile el parlar con affanno, si scusò non poteva più, unde tolseno licenlia. El poi parlili di Milan, veneno a Bergamo arivali in caxa di quel magnifico capilanio sier Nicolò Mi-chiel el dollor, e laudò essi rectori e il signor Camillo Orsini,*qual attende a far repari. Disse dii caso miracoloso dii Capilanio di la terra, dii schio-pelto eie. Partili, sono venuti in questa terra, Et nota. Ho lassalo di sopra alcune particula-rilà, che qui voglio far nota. Prima, di la Germania, di 7 declori, di qual do erano francesi, zoè l’Arzivescovo di . . . . , el il marchese di Brande- burg, et che l’Arzivescovo di.....è fradelo di dillo Marchese. Item, eh’è sempre queste tre caxe e declori: Baviera, zoè conte Paladin, Saxonìa e Brandiburg; il settimo di’ è ’I re di Bohemia, non ha voce, ni.si in casu discordiae. Lo episcopo di Salzpurch Cardinal Curzense ha fiorini 80 wilia di inlrada. L’arziepiscopo di Cologna voria il dominio lemporal di Cologna,.e quelli non voleno, è molto odiato da essi popoli. Il duca di Saxonia Federico, che morite, etiam questo suo ... . favorisse Lutero, et sono 94 terre franche, di le qual 8 principili, a le qual le altre se aderiscono, ma ben mandano soi in le diete che fanno; le qual sono Augusta, Olmo,......e de l’Imperio Cesare non ha a l’anno inlrada ducati 12 milia. Disse etiam, che Cesilre, dii regno di Napoli, qual dà inlrada ducati 600 milia e ha gran spesa in quello, sichè si poi dir non habbi altro che il titolo, perochè dii sorabondanle una exlremita di creditori rimele a pagarli a la Reai di Napoli, e stentano aver li danari, poi l’inlrada dii regno di Napoli è mollo sminuita, sì per quello donò Fe-rando quando l’acquislò, come per quello vendè et