123* 193 MDXXV, renissimo, et ordinato mettesse in scrittura iusta la forma di la leze. In questa matina, in do Quarantie ci vii et criminal, da poi auto ... Consegli, prima letto il processo conira sier Marco Zen fo retor a Schyros qu. sier Bacalano el cavalier, fato per sier Zuan Vilturi pro-vedador di l’armada et esso sier Marco Zen, di ordine di sier Domenego Trivixan cavalier, procura-tor, capilanio zeneral, essendo con l’armada in Can-dia, fo levato dii suo rezimento et posto in suo loco sier Nicolò Querini fo di sier Andrea predillo Zeneral, et fatto venir in questa terra et comesso all’A-vogaria,e preso in Pregadi che li Avogadori vengi al Gonsejo, et poi ultimate fu preso in Pregadi comet-ter a do Quarantie; hor locò a sier Lorenzo Ve-nier el dolor olim Avogador a menarlo, qual tolse il so’costituto et cussi lo menoe et parloe do matine; poi do altre maline parlò sier Alvise Badoer avocalo, et iustificò il caso, erano opposilion mollo picole; posto di procieder per l’Avogador, ave 6 non sincere, lb di la parte, 56 di no ; et cussi fu assolto con suo grandissimo onor. Da poi disnar fo Pregadi, et a nona vene lettere di Roma, di l’ Orator nostro, di 29 et 31, et primo di l’instante. Il sumano di le qual lettere scriverò di sollo. Jtem, di le poste vene do man di lettere, lezen-dosi le lettere in Pregadi. Da Milan, di l’Orator, di primo, hore 19. Come il signor Marchese, alcuni dicono che è a Pavia, et alcuni dicono che l’è a Binasco, el questa mattina sono zonli qui li soi foreri per far aparechiar lo alzamento, el tiensi più presto habbi a vegnir doman che ozi. Dii magnifico Moron si ha, come Branca-monte ha ditto al suo secretano liobio che ’1 Moron ha dillo assà cose, et incolpalo mollo la Excellerilia di questo signor Duca, et par sia reduto in gran libertà, et ha più servitori di quello havea prima, e ha scritto di qui a li soi lettere, che spera di bene. Dii ditto, di 2, hore 17. Come il signor marchese di Pescara heri sera a hore 22 zonse a Binasco, con ordine, quando se parlile da Pavia, che 4000 lanzinechi, 2000 spagnoli, 300 lanze e 500 cavalli lizieri dovesseno seguitarlo per sua guardia insieme con alcuni pezi di artellaria; quale zente di-cese seguitar esso signor Marchese, et heri sera esser alozati in lochi vicini a Binasco. Et hozi si especta de qui esso Marchexe, qual si dice intrarà in la lerra insieme con li soi zentilhomeni, e le zente alozerano in li borgi ; che sarà lo alozamenlo suo a porta Romana in el palazo dove lui alozava, fo dii I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XL. 194 signor Zuan Jacomo Triulzi. Qui si dice, dillo Marchexe vien qui per torre la obedientia di la terra, et alcuni dicono per veder di aver qualche dinari et poi tornarà a la volta di Geradada, dove ancora tulle le altre zente da guerra se reduseno. Li borgi, dove hanno ad alozar dille zente se fanno dilicili in volerli alozar, el dicono: « se havemo perso la roba, volemo ancor perder la vila ». Heri vene qui a Milan (l’abate di Nazara) per procurar li aloza-menli, a li qual questi zentilomeni provedeno al meglio poleno. El qual abaie eri fo in castello del signor Duca a dirli la venuta dii Marchese in Milan è a suo beneficio. Il Duca è in castello, e quelli dii castello escono e quanti cavalli e viluarie trovano le conducono in castello. Item, par come uno capilanio Vilana spagnol sia zà intralo con pezi 6 arlellarie. Da Bergamo, di rectori, di primo, hore 24. Manda alcuni reporti zerca li andamenti di spagnoli, et che li foraussili dii Stato di Milano coreno per lutto. Item, hanno, in Alemagna si fa fanti eie. Scrive dii danno fatto per spagnoli su quel di Roman, e havendo mandato a dolersi al marchese dii Guasto di questo, disse faria provisione, et ha fatto far proclame niun fazi danno sopra li lochi di la Signoria. Item, scriveno esser zonli 1700 fanti nostri, quali li hanno alozati di fuora di la lerra per non haver danari da pagarli. Da Crema, dii Podestà et capitanio, di 2, 124 hore 18. Come, per diversi avisi, ha auto che il marchese del Guasto era levalo questa mattina da Fontanelle con 100 cavalli et una bandiera, et questo per esserli venuto uno a slafela, et subito si levò; et per uno cavallo liziero dii conte Alexandro Donato che è qui in Crema mandalo ad intender nove, riporla, come spagnoli sono levati da Covo, Anlignano et altri lochi circumvicini per passar Ada, per andar a la volta di Milano. Riporla etiam uno altro cavai liziero dii dillo Conte partito heri da Pavia, che il marchese di Pescara non era li, nè si sapeva dove fusse andato, et che a Binasco era Fartellaria grossa et aspectavano 4000 lanzinech per levarse per andare a Milano, et che heri sera in Milano quelli dii borgo di porla Comasina et porla Ticinese se reducevano denlro di Milano, et che ’1 Duca faceva con-dur dentro del casielo viluarie; el questa notte intese in Lodi da uno suo amico che le genie haveano passato de qua, ritornavano indriedo. Item, Bossino homo d’arme dii signor Julio Manfrone, riporta come il signor duca di Milano si ha contentato a mandar obslasi al marchese di Pescara, aziò sua signoria li. vadi a parlar in castello. Et dice haverlo 13 NOVEMBRE.